Quali sono le due novità per le tasse sulle case pronte ad entrare in vigore il prossimo anno, sia per appartamenti in condominio che per villette singole
Quali sono le due novità al via nel 2025 per le tasse sulle case di proprietà in condominio e singole private? Si preparano ad entrare in vigore il prossimo anno diverse novità per il pagamento delle tasse sia sugli appartamenti in condominio e che sulle villette singole private. Vediamo nel dettaglio cosa cambia.
La revisione delle rendite catastali deve essere effettuata in specifici casi previsti dalla legge, e non solo per coloro che hanno fatto lavori usufruendo del superbonus. E aggiornando le rendite catastali, per cui aumentano generalmente i valori, salgono anche i costi per il pagamento di Imu e Tari sui rifiuti.
Precisiamo che gli aggiornamenti al catasto devono essere comunicati al termine di tutte le ristrutturazioni, entro di 30 giorni dalla fine dei lavori, nei casi in cui cambia, aumentando, il numero dei vani o la volumetria della casa.
Se la rendita catastale cambia quando si effettuano lavori che comportano una variazione della pianta dell'immobile, aumenta se, per esempio, in casa:
L’obiettivo è quello di semplificare la gestione dell’imposta, ma soprattutto gli oneri burocratici di amministrazioni e contribuenti.
Le 128 categorie di immobili sono state suddivise in base alla destinazione d’uso e comprendono:
Il termine l’approvazione dei bilanci preventivi e la delibera sulle aliquote dei tributi locali è fissato al 31 dicembre.
La riforma dell'Imu non avrà effetti sui costi da pagare per la revisione delle categorie catastali, ma per la possibilità che i Comuni avranno di aumentare l'imposta anche fino al massimo. E si tratta di una possibilità molto plausibile e che verosimilmente diventerà realtà, considerando i tagli per i Comuni e le Regioni previsti dalla nuova Manovra.
Per recuperare le risorse necessarie, allora le realtà locali potranno aumentare l’Imu, che peserà di più, dunque, nelle tasche degli italiani.
Alcune però, come le regioni di Veneto e Piemonte, hanno deciso di non aumentare l’imposta sugli immobili ma l'Irap.
Si tratta di un aumento che, comunque, inciderà sui costi generali dei cittadini, considerando che aumentando tale imposta, ci saranno certamente conseguenze sui prezzi della spesa dei cittadini.