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Di quanto pu essere l'importo della pensione per le casalinghe? Calcolo ed esempi nel 2025

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
importo pensione casalinghe

Come si calcola e di quanto pu essere limporto della pensione finale per le casalinghe: i chiarimenti e gli esempi

L’opportunità di ottenere una pensione attraverso il Fondo Casalinghe rappresenta una soluzione previdenziale riservata a chi si dedica in modo non retribuito alla cura della casa e della famiglia. La normativa vigente consente anche a persone prive di attività lavorativa continuativa di costruire un trattamento pensionistico, grazie a una serie di condizioni flessibili e agevolazioni fiscali appositamente previste dal sistema previdenziale italiano. Di seguito vengono approfondite le tipologie di pensione accessibili, i requisiti stabiliti dalla legge, le modalità di calcolo dell’importo e le principali novità normative e tecniche per l'anno in corso, con esempi pratici per facilitare una corretta pianificazione futura.

Le tipologie di pensione per casalinghe e casalinghi: caratteristiche e requisiti

Chi svolge attività di cura familiare non retribuita può aderire al Fondo di previdenza INPS dedicato alle casalinghe, accessibile sia alle donne sia agli uomini tra i 16 e i 65 anni che non abbiano contribuzione sufficiente presso altre gestioni previdenziali. Le pensioni riconosciute nell’ambito di questo Fondo sono di due principali tipologie:

  • Pensione di vecchiaia, spettante al raggiungimento del 57° anno d’età con almeno 5 anni di contributi: la prestazione viene liquidata solo se l’importo maturato è almeno pari a 1,2 volte l'assegno sociale (646,40 euro per il 2025). In alternativa, al raggiungimento dei 65 anni, si ha diritto alla pensione indipendentemente dall’importo maturato;
  • Pensione di inabilità, concessa in presenza di una accertata permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa, purché siano stati versati 5 anni di contributi.
Non è prevista la reversibilità della prestazione ai superstiti e non esiste la possibilità di effettuare cumulo, ricongiunzione o totalizzazione dei periodi assicurativi con quelli di altre gestioni previdenziali. È fondamentale sottolineare che il Fondo non consente la restituzione o rimborso dei contributi se non si maturano i requisiti per la prestazione.

Calcolo della pensione per le casalinghe, sistemi contributivi e coefficienti 

L’importo della pensione si determina secondo il modello contributivo, in linea con quanto stabilito dalla Legge 335/1995. I contributi versati vengono rivalutati ogni anno sulla base del tasso di capitalizzazione collegato alla crescita quinquennale del PIL. Del totale versato, il 98% viene usato per la formazione della pensione, mentre il 2% serve a coprire i costi amministrativi del Fondo.

Nel 2025 è stato aggiornato il coefficiente di trasformazione, parametro che converte il montante contributivo in pensione annua secondo l’età del pensionato, determinando quindi l’importo finale. Ad esempio, con versamenti annui minimi (309,84 euro per 12 mesi, equivalenti a 25,82 euro al mese), dopo 5 anni si otterrebbe un assegno simbolico di circa 7 euro al mese a partire dai 65 anni. Per accedere a una pensione mensile di circa 500 euro è invece necessario versare contributi sostanzialmente più elevati (circa 300 euro al mese) per almeno 30 anni.

Nel dettaglio, la pensione si calcola così:

  • Somma dei contributi versati x tasso di rivalutazione
  • Risultato moltiplicato per il coefficiente di trasformazione (aggiornato biennalmente dal Ministero del Lavoro; per il 2025, i nuovi coefficienti comportano mediamente una riduzione del 2% rispetto al biennio precedente)
Va ricordato che la pensione erogata dal Fondo non è integrabile al trattamento minimo e non è soggetta a perequazione automatica.

Ammontare delle pensioni e simulazioni di calcolo

L’entità della pensione dipende esclusivamente dall’importo cumulativamente versato e dall’età di accesso al pensionamento. La tabella sottostante mostra simulazioni indicative sulla base dei dati aggiornati:

Importo contributo mensile Anni di contribuzione Pensione mensile stimata (età 65, coefficiente aggiornato 2025)
25,82 € 5 Circa 7 €
310 € 35 Circa 49 €
300 € 30 Oltre 500 €

La variabilità dell’importo pensionistico è determinata dal montante contributivo e dal coefficiente di trasformazione in vigore al raggiungimento dei requisiti.

Pensione sociale, alternativa senza contribuzione

Nel caso in cui la casalinga o il casalingo non abbiano mai maturato contributi, resta comunque possibile accedere all’assegno sociale INPS alle seguenti condizioni:

  • età minima di 67 anni;
  • residenza continuativa in Italia da almeno 10 anni;
  • cittadinanza italiana, di altro Paese UE (con iscrizione all’anagrafe del Comune) o extracomunitaria con permesso di soggiorno di lungo periodo;
  • reddito personale e familiare al di sotto delle soglie fissate annualmente dalla normativa.
Per il 2025, l’importo mensile è di 538,68 euro su 13 mensilità; per chi ha oltre 70 anni, l’assegno può arrivare a 739,83 euro mensili. Attenzione: la permanenza all’estero superiore a 29 giorni può determinare la sospensione o la revoca della prestazione.

Limitazioni, alternative e cumulabilità: criteri normativi ed effetti pratici

La disciplina del Fondo Casalinghe prevede importanti limitazioni rispetto ad altre gestioni pensionistiche:

  • impossibilità di cumulo, totalizzazione o ricongiunzione con periodi assicurativi presso altre casse;
  • assenza di reversibilità della pensione ai superstiti;
  • incompatibilità con contributi insufficienti: i versamenti che non raggiungono il monte minimo di 5 anni restano silenti.
Tuttavia, la pensione derivante dal Fondo può essere percepita in aggiunta a prestazioni assistenziali quali l’assegno sociale, purché si rispettino i limiti di reddito stabiliti dalla normativa vigente.

Per chi desidera una maggiore sicurezza economica durante la vecchiaia, è possibile affiancare la contribuzione del Fondo Casalinghe a quella di un fondo pensione integrativo, beneficiando della deducibilità fiscale prevista fino a 5.164,57 euro all’anno (da verificare periodicamente presso l’Agenzia delle Entrate). Alcune condizioni di particolare difficoltà (es. numerosi figli a carico, situazione di comprovata indigenza) possono consentire esenzioni o riduzioni temporanee dei contributi; tali agevolazioni sono soggette a valutazione caso per caso dall’INPS.