Come si calcola e di quanto pu essere limporto della pensione finale per le casalinghe: i chiarimenti e gli esempi
L’opportunità di ottenere una pensione attraverso il Fondo Casalinghe rappresenta una soluzione previdenziale riservata a chi si dedica in modo non retribuito alla cura della casa e della famiglia. La normativa vigente consente anche a persone prive di attività lavorativa continuativa di costruire un trattamento pensionistico, grazie a una serie di condizioni flessibili e agevolazioni fiscali appositamente previste dal sistema previdenziale italiano. Di seguito vengono approfondite le tipologie di pensione accessibili, i requisiti stabiliti dalla legge, le modalità di calcolo dell’importo e le principali novità normative e tecniche per l'anno in corso, con esempi pratici per facilitare una corretta pianificazione futura.
Chi svolge attività di cura familiare non retribuita può aderire al Fondo di previdenza INPS dedicato alle casalinghe, accessibile sia alle donne sia agli uomini tra i 16 e i 65 anni che non abbiano contribuzione sufficiente presso altre gestioni previdenziali. Le pensioni riconosciute nell’ambito di questo Fondo sono di due principali tipologie:
L’importo della pensione si determina secondo il modello contributivo, in linea con quanto stabilito dalla Legge 335/1995. I contributi versati vengono rivalutati ogni anno sulla base del tasso di capitalizzazione collegato alla crescita quinquennale del PIL. Del totale versato, il 98% viene usato per la formazione della pensione, mentre il 2% serve a coprire i costi amministrativi del Fondo.
Nel 2025 è stato aggiornato il coefficiente di trasformazione, parametro che converte il montante contributivo in pensione annua secondo l’età del pensionato, determinando quindi l’importo finale. Ad esempio, con versamenti annui minimi (309,84 euro per 12 mesi, equivalenti a 25,82 euro al mese), dopo 5 anni si otterrebbe un assegno simbolico di circa 7 euro al mese a partire dai 65 anni. Per accedere a una pensione mensile di circa 500 euro è invece necessario versare contributi sostanzialmente più elevati (circa 300 euro al mese) per almeno 30 anni.
Nel dettaglio, la pensione si calcola così:
L’entità della pensione dipende esclusivamente dall’importo cumulativamente versato e dall’età di accesso al pensionamento. La tabella sottostante mostra simulazioni indicative sulla base dei dati aggiornati:
Importo contributo mensile | Anni di contribuzione | Pensione mensile stimata (età 65, coefficiente aggiornato 2025) |
25,82 € | 5 | Circa 7 € |
310 € | 35 | Circa 49 € |
300 € | 30 | Oltre 500 € |
La variabilità dell’importo pensionistico è determinata dal montante contributivo e dal coefficiente di trasformazione in vigore al raggiungimento dei requisiti.
Nel caso in cui la casalinga o il casalingo non abbiano mai maturato contributi, resta comunque possibile accedere all’assegno sociale INPS alle seguenti condizioni:
La disciplina del Fondo Casalinghe prevede importanti limitazioni rispetto ad altre gestioni pensionistiche:
Per chi desidera una maggiore sicurezza economica durante la vecchiaia, è possibile affiancare la contribuzione del Fondo Casalinghe a quella di un fondo pensione integrativo, beneficiando della deducibilità fiscale prevista fino a 5.164,57 euro all’anno (da verificare periodicamente presso l’Agenzia delle Entrate). Alcune condizioni di particolare difficoltà (es. numerosi figli a carico, situazione di comprovata indigenza) possono consentire esenzioni o riduzioni temporanee dei contributi; tali agevolazioni sono soggette a valutazione caso per caso dall’INPS.