Per quale motivo i docenti precari possono ottenere fino a decine di migliaia di euro di arretrati: la situazione e i casi
A chi spettano gli arretrati fino a 74mila euro per i docenti precari? I docenti precari iniziano ad ottenere le loro prime rivincite, dopo lo svolgimento continuato di rapporti di lavoro privi di certezze e stabilità.
La dimostrazione è la storia di un professore di religione di Torino che, denunciando, è riuscito a ottenere un risarcimento di ben 74mila euro circa, a titolo di arretrati. Vediamo cosa è accaduto nel dettaglio.
Precisamente si tratta dell'importo di 73.711,44 euro riconosciuti per aver lavorato sempre nell'incertezza, firmando continuamente rinnovi di contratti da precario, una pratica che si pone in netto contrasto con le normative europee e i principi della Costituzione italiana.
Poi ha deciso di rivolgersi al sindacato Anief, che ha avviato una battaglia legale contro il Ministero dell’Istruzione, denunciando come lo stesso abbia rinnovato contratti a termine violando la Direttiva Ue 70/Ce del 1999, che impone di stabilizzare i lavoratori dopo 36 mesi di precariato, e diverse norme nazionali.
Per il docente torinese, i rinnovi contrattuali hanno determinato ben 25 anni di precariato. Per questo motivo, il Tribunale di Torino ha condannato il Ministero dell'Istruzione al pagamento del massimo della sanzione, pari a 24 mensilità.
Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, tutti i docenti per cui sono stati abusati i contratti a termine possono avere diritto agli arretrati.
Del resto, come riportano le ultime notizie, il caso del docente torinese non è l’unico. Lo scorso ottobre, infatti, un’altra insegnante di Ivrea ha ricevuto un risarcimento di 30mila euro dopo ben 22 anni consecutivi di contratti a termine.
I rapporti di lavoro a tempo determinato, fatti e rifatti, rappresentano un problema molto diffuso nel nostro Paese, tanto che l’Italia è stata deferita alla Corte di Giustizia Europea per la gestione inadeguata del personale scolastico.