Quali sono i tempi di pagamento degli arretrati previsti per gli statali delle Funzioni Centrali dopo il rinnovo ufficiale del Ccnl
Quando saranno pagati gli arretrati agli statali dopo il rinnovo del CCNL della P.A.? Dopo l’approvazione del rinnovo contrattuale degli Statali delle Funzioni Centrali, si attende ora l’entrata in vigore ufficiale delle misure definite, degli aumenti nonché il pagamento dei dovuti arretrati. Chiariamo di seguito le tempistiche previste.
Ciò significa che gli arretrati, insieme agli aumenti retributivi fissati, non saranno pagati in busta paga a gennaio ma bensì il prossimo mese di febbraio.
Il pagamento interessa circa 193mila dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici.
Contestualmente al pagamento di aumenti e arretrati, sempre a febbraio entreranno in vigore tutte le altre novità stabilite dal rinnovo contrattuale, dalla sperimentazione della settimana corta, all’estensione delle smart working e non solo.
Gli arretrati saranno di circa 850 euro, ma ridotti. C’è chi avrà, per esempio, 500 euro, chi 300, chi 700 euro, per pagamenti già avvenuti nei precedenti anni.
Una parte degli arretrati relativi al periodo 2022-2023 è già stata, infatti, anticipata con il pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale maggiorata erogata alla fine del 2023, per cui per queste annualità non ci sarà alcun arretrato.
Gli importi saranno, dunque, calcolati solo per il 2024 al netto dell’indennità di vacanza contrattuale (erogata automaticamente dopo tre mesi dalla scadenza del contratto per mancato raggiungimento di un accordo di rinnovo) già percepita e dell’acconto del contratto già pagato a dicembre 2023.