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E' difficile l'esame di Stato commercialisti? Le opinioni e i commenti di chi lo ha affrontato

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Esame di Stato commercialisti

L'esame di Stato per commercialisti rappresenta una sfida fatta di normative, prove selettive, testimonianze ed esigenze pratiche.

L’abilitazione professionale per commercialisti in Italia rappresenta una tappa imprescindibile per chi desidera esercitare la professione. Affrontare le prove d’esame pone numerosi interrogativi su difficoltà, requisiti, procedure e commenti di chi ha già concluso il percorso. Nel tempo, le procedure hanno subito adeguamenti, ma permangono elementi che generano confronto nella comunità di aspiranti e professionisti già abilitati.

Struttura e modalità dell’esame di abilitazione: cosa aspettarsi dalle prove

L’attuale normativa, in particolare il D.Lgs 139/2005, disciplina l’accesso all’albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili. L’esame si compone di tre prove scritte e una prova orale, tutte svolte in presenza, ad eccezione di recenti deroghe introdotte per l’emergenza epidemiologica.

  • Prima prova scritta: esercizi e quesiti su ragioneria, revisione, tecnica industriale e bancaria.
  • Seconda prova scritta: materie giuridiche come diritto privato, commerciale, tributario e lavoro.
  • Terza prova scritta: stesura di atti relativi al contenzioso tributario o esercitazioni pratiche.
  • Prova orale: colloquio su tutte le materie, inclusi informatica, deontologia e aspetti trasversali.
Le prove sono finalizzate a valutare il livello di padronanza delle competenze teoriche e pratiche.

Difficoltà dell’esame: esperienze reali tra commissioni e sedi diverse

La difficoltà dell’esame di Stato per commercialisti è percepita in modo diverso a seconda delle esperienze personali e delle sedi scelte. Le testimonianze indicano un’ampia variabilità nel tasso di successo: ci sono commissioni presso cui il 90% dei candidati supera l’esame, mentre in altre la percentuale di bocciatura raggiunge i due terzi.

Questa discrepanza favorisce una migrazione di candidati verso sedi considerate più accessibili. Un esempio è l’Università di Trento, dove nel 2024 si sono registrati numeri minimi di partecipanti e un elevato tasso di insuccesso. Tali differenze nelle opinioni sono rafforzate da commenti su forum e piattaforme di recensioni, alimentando l’idea che il superamento dell’esame dipenda anche da fattori esterni rispetto alla sola preparazione individuale.

Aspetti obsoleti e criticità segnalate dai candidati

Diversi candidati lamentano pratiche considerate ormai sorpassate, come la prova scritta a mano, poco aderente alle attuali esigenze tecnologiche della professione. Viene spesso evidenziato il mancato allineamento rispetto alle procedure internazionali: in paesi come Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Australia, si adottano modalità più moderne e oggettive, come domande a risposta multipla o task-based simulations.

La prova scritta italiana è percepita come poco rappresentativa delle competenze digitali oggi richieste e troppo distante dal contesto operativo reale.

I commenti mettono inoltre in luce la mancanza di standardizzazione nazionale nelle domande e nei criteri di valutazione, suggerendo la necessità di una riforma in chiave di equità e attualità.

La preparazione all’esame: consigli, materiali e risorse frequenti nei commenti

La preparazione rappresenta una delle fasi più delicate del percorso, come emerge dalle opinioni raccolte.
Fra i materiali più citati nei commenti e nelle recensioni online compaiono:

  • Manuali ufficiali sulle discipline giuridiche ed economiche
  • Raccolte di temi svolti e casi pratici aggiornati alle ultime sessioni
  • Piattaforme online e simulatori di domande d’esame
  • Corsi di formazione specializzati, anche a distanza, che includono tutoraggio da parte di professionisti e incontri di esercitazione
Numerose opinioni sottolineano l’importanza di alternare lo studio teorico agli esercizi pratici. Gli strumenti digitali, come le piattaforme e-learning, sono valutati positivamente, specie da coloro che devono conciliare lavoro e studio.

Opinioni positive: strategie vincenti e testimonianze sul superamento della prova

Dai commenti soddisfatti emergono varie strategie di successo. Tra queste:

  • Utilizzo di materiale aggiornato e strutturato in modo chiaro.
  • Simulazione costante delle prove, con particolare attenzione alle domande tipiche delle ultime sessioni.
  • Adozione di percorsi personalizzati (es. confronto con tutor esperti, lezioni individuali).
Apprezzamenti emergono nei confronti di corsisti e formatori che spiegano in modo semplice e pratico anche le materie più complesse. Gli utenti che hanno superato la prova attribuiscono il proprio successo alla costanza, ai feedback ricevuti nei test intermedi e alla chiarezza delle risorse adottate.

Frequenti sono i ringraziamenti alle Accademie e ai docenti in grado di trasmettere cultura professionale e passione, oltre che competenze tecniche.

Le principali difficoltà riscontrate: tra esigenze di riforma e motivazione dei candidati

Numerose recensioni e commenti mettono in risalto ostacoli di tipo strutturale. In particolare:

  • Disparità di severità tra commissioni e sedi, che incentiva una selezione dei luoghi di esame più "facili" o con criteri di valutazione meno rigidi.
  • Demotivazione tra chi non trova un adeguato riscontro tra le domande d'esame e le attività realmente svolte in studio durante il tirocinio.
  • Scarso utilizzo della tecnologia e mancato adeguamento al lavoro effettivo del commercialista, che utilizza quotidianamente strumenti digitali.
  • Lentezza nell'attivare una riforma unitaria nazionale, nonostante la crescente richiesta di innovazione.