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Ecommerce e aziende in Italia, dati e statistiche degli ultimi 10 anni da InfoCamere-Unioncamere

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Ecommerce e aziende in Italia

Negli ultimi dieci anni l’eCommerce italiano ha vissuto una crescita senza precedenti. L’evoluzione delle aziende digitali, le specificitŕ regionali, il profilo delle imprese e le prospettive future.

L’analisi dei trend sull’evoluzione digitale del commercio italiano negli ultimi dieci anni mostra una trasformazione profonda e strutturale, ben evidenziata dagli ultimi risultati di InfoCamere e Unioncamere attraverso i dati Movimprese.

Dal 2014 al 2024, il comparto e-commerce ha segnato un incremento costante, triplicando il numero delle imprese dedicate alle vendite online, elemento che riflette una notevole mutazione delle preferenze di consumo e dell’offerta imprenditoriale. La diffusione capillare delle piattaforme digitali, integrata a una crescita della domanda di servizi online, ha avuto un impatto tangibile sull’intero tessuto produttivo nazionale, ridefinendo sia le opportunità per le aziende che la mappa economica delle regioni.

L’evoluzione delle imprese di eCommerce: dati e tendenze 2014-2024

I dati Movimprese documentano che alla fine del 2024 si contavano 43.379 imprese di commercio elettronico registrate, una crescita netta di 30.058 unità rispetto al 2014 (+225,6%). Questo sviluppo è stato sostenuto sia dalla digitalizzazione progressiva delle pratiche commerciali sia dall’aumento della fiducia dei consumatori nelle transazioni online.

L’incremento più marcato è stato osservato durante il periodo pandemico, che ha accelerato l’adozione di strategie omnicanale da parte di micro, piccole e medie imprese.
Elementi distintivi della tendenza decennale:

  • Crescita annuale a doppia cifra delle nuove iscrizioni di aziende dedicate all’e-commerce.
  • Espansione trasversale su tutti i territori, non più limitata alle metropoli o alle regioni più sviluppate.
  • Consolidamento della presenza di operatori nel settore “commercio al dettaglio via internet”.
Anno

Imprese eCommerce

2014

13.321

2024

43.379

Incremento

+30.058

Distribuzione regionale e provinciale delle aziende eCommerce italiane

La segmentazione geografica delle imprese operanti nel commercio elettronico mostra forti concentrazioni nelle regioni Lombardia, Campania e Lazio, rispettivamente con 8.545, 6.484 e 5.088 realtà imprenditoriali attive nel settore. Tali dati sottolineano una presenza significativa sia nelle aree settentrionali che in quelle meridionali, a dimostrazione dell’ampliarsi del fenomeno e-commerce:

  • Lombardia: 19,7% delle imprese e-commerce
  • Campania: 14,9%
  • Lazio: 11,7%
Se si considera la crescita percentuale nel decennio, emerge la Campania come l’area più dinamica, seguita da Calabria e Molise: tutte regioni caratterizzate da una accelerazione significativa verso il digitale.
Nel dettaglio provinciale, la città di Napoli registra il primato nazionale con 4.120 imprese attive (9,5% del totale italiano), superando anche realtà storicamente più digitalizzate.

Focus su Napoli, Campania e le regioni a più alto tasso di crescita

L’analisi dettagliata dei trend nella provincia partenopea rivela una leadership nazionale sia in termini assoluti che percentuali: Napoli ha visto un ampliamento del +486,9% delle proprie aziende digitali, consolidando il ruolo della Campania come esempio di successo locale nella trasformazione digitale.

Tale progresso segnala un processo di democratizzazione delle opportunità imprenditoriali legate all’innovazione, con forti potenzialità anche nelle aree tradizionalmente meno propense all’adozione tecnologica.

  • Napoli: +3.418 imprese in 10 anni, fino a raggiungere 4.120 attività (>9% nazionale)
  • Campania: incremento di +393,5%
  • Regioni in ascesa: Calabria (+294,2%) e Molise (+251,1%)
Questo scenario evidenzia la trasversalità e il radicamento diffuso dell’e-commerce in Italia, oltre i confini delle sole aree economicamente avanzate.

Profilo delle imprese e-commerce: dimensioni, settori, innovazione digitale

La composizione del settore è prevalentemente costituita da micro e piccole imprese, pur riscontrandosi anche realtà più strutturate con impatto nazionale. L’età media delle aziende del comparto digitale si è alzata, segno di maturità e stabilizzazione nel tempo. Le principali aree produttive coinvolte includono:

  • Commercio: 47,5% delle realtà di settore
  • Servizi: 24%
  • Industrie alimentari, bevande e prodotti chimici tra i microsettori più rappresentati
Innovazione tecnologica e digitalizzazione sono leve strategiche, con l’82,7% delle imprese che utilizza almeno un social network come strumento di promozione e comunicazione (Facebook e Instagram i canali più diffusi, seguiti da YouTube, Linkedin e X). La presenza digitale è interpretata come un asset competitivo, capace di generare valore sia in ottica di visibilità sia di fidelizzazione della clientela.

L’aumento delle attività e-commerce ha portato a una ridefinizione degli assetti produttivi tradizionali. L’adozione di piattaforme digitali ha favorito:

  • L’ingresso di nuove categorie di imprenditori e l’emersione di competenze legate alla trasformazione digitale
  • La riqualificazione dei modelli distributivi locali
  • Un impatto positivo sulla diversità territoriale del Paese
  • L’apertura verso mercati esteri, tramite strumenti di export digitale
Il risultato è una maggiore resilienza dell’economia locale e nazionale e l’inclusione di aree periferiche nel circuito produttivo innovativo, grazie a modelli organizzativi più agili. Il consolidamento delle imprese digitali rappresenta anche una risposta alle nuove dinamiche del lavoro e della produzione, accompagnando il sistema Paese verso la transizione digitale (riferimenti normativi possono essere consultati sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy).