Quali sono i casi in cui è possibile recuperare i sottotetti secondo le norme del Salva Casa, le condizioni da rispettare e le singole discipline regionali
Quando e come si può ricorrere realmente al Salva Casa per il recupero dei sottotetti? Il Decreto Salva Casa ha semplificato la sanatoria delle piccole difformità edilizie e delle variazioni essenziali, stabilendo che, relativamente ai sottotetti, spetta alle Regioni definire i limiti di altezza e le caratteristiche che un sottotetto deve possedere per poter essere utilizzato come abitazione.
In sostanza, è stata rafforzata la possibilità di recuperare i sottotetti, ma comunque in base alle disposizioni regionali vigenti. Vediamo con chiarezza quali sono i casi in cui è possibile usare la sanatoria agevolata.
Devono, però, essere rispettare specifiche condizioni, come i limiti di distanza vigenti all’epoca della realizzazione dell’edificio; l’altezza massima dell’edificio riportata dal titolo che ha previsto la costruzione del medesimo e non apportare modifiche, nella forma e nella superficie, all’area del sottotetto come delimitata dalle pareti perimetrali.
E' stato, però, specificato che la norma vale esclusivamente nelle Regioni che hanno definito e approvato delle proprie disposizioni per regolare gli interventi di recupero dei sottotetti.
Ciò significa che tale intervento è consentito solo se esiste una norma regionale che definisce specificatamente le condizioni per il recupero.
La sanatoria semplificata del Salva Casa non rappresenta, dunque, una via più semplice per regolarizzare determinate situazioni edilizie, ma un provvedimento che riporta condizioni minime necessarie per considerare ammissibili gli interventi di recupero dei sottotetti, anche quando non si rispettano le distanze minime tra gli edifici e dai confini e con leggi regionali più favorevoli.
Precisiamo che per avviare la sanatoria, è necessario presentarne l’apposita domanda, pagando i relativi costi previsti.
Sono numerose le Regioni che hanno adottato disposizioni sul recupero dei sottotetti a scopo abitativo.
Vi figurano, per esempio, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Liguria, Umbria, Lazio, Puglia, Calabria, Campania, Basilicata, Abruzzo, Marche, Molise, Sicilia, Sardegna.
Con particolare riferimento al Piemonte, per esempio, la legge approvata permette di recuperare i sottotetti per limitare il consumo di suolo, a condizione che sia già esistente e legittimo alla data del 31 dicembre 2023, pur in assenza del via libera del piano regolatore vigente nel Comune di appartenenza.
Per i sottotetti realizzati dal primo gennaio 2024, invece, l’operazione può avvenire solo in base alle indicazioni previste dal piano regolatore generale.