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Eli Lilly, la sua storia tra presente e futuro: farmaci contro l'obesità e diabete, medicine del futuro e profitti record

di Marcello Tansini pubblicato il
Eli Lilly storia e futuro

Eli Lilly domina la scena farmaceutica mondiale tra farmaci innovativi contro obesità, rivalità con Novo Nordisk, strategie di accesso ai mercati, storia ricca di scoperte e ambiziosi progetti futuri di crescita globale.

L’ascesa dell’azienda americana nel settore healthcare ha segnato uno spartiacque nella storia del comparto farmaceutico. Negli ultimi anni, la società ha raggiunto vette fino a poco tempo fa considerate difficilmente accessibili per una compagnia del settore. Con il superamento della soglia dei mille miliardi di dollari di capitalizzazione in Borsa, la società si è inserita di diritto nell’élite delle multinazionali con valutazioni su scala globale, tradizionalmente dominata dalle più grandi realtà tecnologiche. Il traino di questa crescita impressionante risiede soprattutto nella domanda senza precedenti di trattamenti avanzati contro l’obesità e il diabete, che ne hanno potenziato il valore agli occhi degli investitori e aperto le porte a nuove opportunità internazionali.

Le tappe storiche di Eli Lilly: dall’invenzione dell’insulina alle Olimpiadi di Milano-Cortina

La storia dell’azienda statunitense origina nel 1876, quando un imprenditore visionario avviò una piccola farmacia a Indianapolis. In quasi 150 anni di attività, il gruppo ha segnato tappe fondamentali nella storia della farmaceutica moderna. Tra gli eventi più significativi:

  • Prima produzione industriale di insulina nel 1923, rivoluzionando l’approccio terapeutico al diabete a livello mondiale.
  • Espansione internazionale dagli anni Sessanta, consolidando una presenza stabile anche nei principali mercati europei e asiatici.
  • Particolare attenzione all’etica e alla ricerca di qualità nei trattamenti, pur attraversando fasi critiche legate a controversie sul prezzo dell’insulina negli Stati Uniti e a conseguenti rinegoziazioni con autorità governative.
Un momento di rinnovato slancio è coinciso con la recente acquisizione del ruolo di sponsor principale alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina, un’iniziativa che ha garantito una maggiore visibilità del marchio in un contesto internazionale, con ricadute positive sull’immagine aziendale presso il grande pubblico. La presenza istituzionale alle Olimpiadi è funzionale ai progetti di espansione nel mercato europeo, dove la società punta ad ampliare la gamma di farmaci innovativi disponibili e rafforzare il proprio posizionamento in vista dei prossimi lanci.

Dai farmaci per l’obesità alle nuove frontiere: i pilastri del successo commerciale di Eli Lilly

Il recente successo è indissolubilmente legato ai risultati ottenuti con terapie innovative per la salute metabolica. La società ha puntato sulla nuova generazione di agonisti recettoriali del GLP-1, un approccio che ha rivoluzionato la gestione di condizioni croniche come obesità e diabete di tipo 2. Mounjaro e Zepbound, due farmaci divenuti veri best seller, hanno segnato il sorpasso su molti competitor per efficacia clinica e popolarità, guadagnando posizioni di rilievo tra i farmaci più prescritti negli Stati Uniti.

Non è solo il volume delle vendite ad aver determinato questa crescita, ma un insieme di fattori strategici:

  • Forte investimento in ricerca e sviluppo: l’azienda dedica ogni anno una porzione significativa dei ricavi all’innovazione terapeutica, permettendo di mantenere una pipeline competitiva e differenziata.
  • Ampliamento della capacità produttiva: per rispondere alla domanda globale, sono stati annunciati e implementati nuovi stabilimenti negli Stati Uniti, riducendo drasticamente le tempistiche di attesa per i pazienti.
  • Strategie di accesso e distribuzione: la creazione di canali diretti come LillyDirect ha semplificato la distribuzione dei trattamenti e fidelizzato una base crescente di pazienti.
Un’importante leva competitiva è rappresentata anche dall’accordo commerciale che consente ai pazienti negli USA di accedere più facilmente ai trattamenti innovativi, grazie a piani di acquisto periodici e politiche di prezzo mirate. Queste iniziative si sono tradotte in ricavi in costante aumento: solo nell’ultimo trimestre, il portafoglio orientato verso la salute metabolica ha rappresentato oltre la metà del fatturato totale, spingendo le guidance annuali ai massimi storici.

La fiducia degli analisti rispecchia non soltanto la performance attuale, ma anche il potenziale a lungo termine della piattaforma di ricerca. L’attesa per la pillola orale orforglipron e per ulteriori sviluppi nei trattamenti dimagranti accentua ulteriormente il posizionamento di questa big pharma tra i protagonisti dell’innovazione.

La rivalità tra Eli Lilly e Novo Nordisk: innovazione, investimenti e capacità produttiva

Si è sviluppata una delle più intense competizioni nella storia recente della farmaceutica tra la compagnia americana e Novo Nordisk, colosso danese noto per i suoi prodotti Ozempic e Wegovy. Se inizialmente Novo Nordisk aveva conquistato il mercato aprendo la strada nel segmento delle terapie GLP-1, la risposta statunitense ha rapidamente colmato il divario con soluzioni che hanno convinto medici e pazienti per sicurezza d’uso ed efficacia.

Due strategie a confronto:

  • Investimenti in innovazione: la pipeline statunitense è oggi considerata tra le più promettenti. L’investimento annuale in ricerca ha superato i 14 miliardi di dollari, un dato che rafforza la fiducia degli azionisti.
  • Produzione e distribuzione: la capacità di rispondere efficacemente a una domanda globale in crescita è stata assicurata con l’espansione degli impianti produttivi sul territorio americano. Novo, per contro, ha dovuto affrontare difficoltà logistiche, con colli di bottiglia che hanno rallentato la consegna dei lotti ai pazienti.
  • Reattività al mercato: grazie alle politiche di prezzo flessibili e agli accordi con il Governo USA, i farmaci statunitensi sono riusciti a raggiungere anche segmenti della popolazione tradizionalmente meno coperti.
Un aspetto distintivo della leadership attuale consiste nell’efficacia commerciale dell’offerta: il farmaco Mounjaro ha, di recente, superato Ozempic come volume di prescrizioni negli Stati Uniti. Le azioni strategiche intraprese, come la promozione tramite canali digitali dedicati e l’offerta di programmi di acquisto agevolato, hanno consolidato la posizione nel segmento anti-obesità, sostenendo un rally azionario che ha permesso di distanziare la realtà danese sia in capitalizzazione che in crescita annua. Resta però una sfida serrata con la rivale, soprattutto nella corsa per la prossima generazione di terapie orali.

Prospettive future: la pipeline di nuove terapie e l’evoluzione del mercato globlale

Lo sguardo proiettato al futuro si fonda su una pipeline ampia e variegata di trattamenti in via di sviluppo o in attesa di autorizzazione dalle grandi autorità regolatorie. Tra le principali innovazioni attese:

  • Orforglipron: nuova formulazione orale per la gestione dell’obesità, destinata a semplificare la somministrazione quotidiana e favorire una maggiore aderenza terapeutica. La procedura di approvazione accelerata ne garantirà la disponibilità già nella primavera del prossimo anno negli USA.
  • Nuove molecole anti-obesità: sono in fase avanzata i lavori su principi attivi capaci di risultati ancora più incisivi nella perdita di peso rispetto a quanto visto con gli attuali prodotti iniettabili, in risposta alla crescente incidenza di patologie metaboliche su scala mondiale.
  • Espansione nelle terapie specialistiche: l’azienda ha annunciato l’intenzione di diversificare ulteriormente l’offerta includendo soluzioni innovative per aree come oncologia, immunologia e neuroscienze.
I ricavi stimati per il settore dei trattamenti per la perdita di peso dovrebbero raggiungere i 150 miliardi di dollari a livello globale entro il 2030, con la società americana e Novo Nordisk destinate a controllare quote di mercato rilevanti. L’attenzione verso la ricerca di terapie avanzate è confermata anche dai massicci investimenti previsti in impianti produttivi, nonché dall’acquisizione e dallo sviluppo di partnership strategiche con biotech e start-up innovative.

Le nuove sfide e opportunità che attendono Eli Lilly

L’attuale posizione di leadership, se da un lato assicura all’azienda statunitense vantaggi nel breve e medio termine, presenta una serie di sfide strutturali e nuove opportunità di crescita. Tra gli elementi che domineranno lo scenario dei prossimi anni si devono considerare:

  • Pressioni sui prezzi: l’accordo con il governo USA per la riduzione dei costi potrebbe ridimensionare i margini, imponendo una revisione delle strategie di internalizzazione dei profitti e di gestione della supply chain.
  • Concorrenza e scadenza dei brevetti: il mercato è destinato a diventare sempre più popolato di biosimilari e generici, richiedendo un costante rinnovo dell’offerta e rapidità nell’innovazione.
  • Navigare tra regolamentazioni stringenti: le recenti leggi sui prezzi dei farmaci e sugli accordi di rimborso pubblico pongono nuove sfide, ma al contempo offrono una cornice uniforme per l’ampliamento della platea di pazienti.
  • Espansione internazionale e responsabilità sociale: la crescente attenzione dei governi verso l’impatto sociale dei farmaci innovativi impone un impegno continuo in politiche di sostenibilità, trasparenza e accessibilità.
L’orizzonte per il gruppo americano appare ricco di opportunità, soprattutto grazie alla solidità finanziaria, alla capacità di investire in ricerca e a un management riconosciuto per la propria autorevolezza anche in ambito istituzionale. La missione di «portare terapie innovative e accessibili a milioni di pazienti» continuerà a rappresentare la bussola per affrontare la nuova fase di crescita, cercando soluzioni sempre più efficaci per le principali sfide sanitarie a livello planetario.