I fagioli di Bud Spencer, diventati icona grazie ai film cult, guidano oggi un fenomeno di mercato senza precedenti. L'azienda di famiglia rinnova la tradizione con birra e pizzone, portando il mito oltre i confini italiani.
Quando il carisma di una vera leggenda del cinema incontra l’unicità dei sapori autentici italiani, nasce un caso imprenditoriale destinato a fare storia. Le imprese alimentari guidate dalla famiglia Pedersoli hanno saputo trasformare una celebre gag cinematografica in una delle sorprese del mercato food degli ultimi anni. Oggi, il fenomeno "Fagioli di Bud Spencer" dimostra che nostalgia, qualità e innovazione possono convivere, generando un boom di vendite e una community di appassionati senza confini. Un percorso partito dal set, approdato sugli scaffali della grande distribuzione e pronto a conquistare nuovi mercati.
L’immagine di padellate fumanti di borlotti, protagonista delle commedie all’italiana che hanno reso indimenticabili Bud Spencer e Terence Hill, è divenuta negli anni simbolo di convivialità e semplicità. Da “Lo chiamavano Trinità” fino a classici iconici, la spaghettata di fagioli si è fissata nell’immaginario collettivo grazie alla forza comica e bonaria dell’attore napoletano. Tuttavia, dietro la sequenza comica c’era anche un’esigenza molto reale: gli attori sul set erano spesso costretti a ripetere la scena fino a 15 volte con legumi poco appetitosi.
Bud Spencer, amante della cucina, decise allora di intervenire personalmente nella ricetta, segnando così l’inizio di una piccola rivoluzione culinaria. Il fascino di questa storia è stato raccolto dalla famiglia dell’attore che, nel 2022, ha fondato la Bud Power Srl. In pochi mesi, l’iconico barattolo con il volto sorridente dell’attore si è affermato tra i prodotti più richiesti nei maggiori supermercati italiani. Il riscontro commerciale è stato sorprendente: dai 56mila euro del 2022, il fatturato è cresciuto a 624mila euro nel 2023, con una previsione di ben 10 milioni di euro entro il 2025.
Ad oggi, i fagioli rappresentano il 70% delle vendite dell’azienda e hanno conquistato il 30% del mercato nazionale dei contorni in scatola, superando anche marchi storici e internazionali come Heinz. Questi dati riflettono non solo la forza del brand, ma anche la capacità di un prodotto di rispondere alle esigenze di un pubblico trasversale che ricerca gusto, autenticità e memoria. Il prezzo accessibile, pari a 3,39 euro per una lattina da 400 grammi, e il richiamo alla genuinità degli ingredienti - borlotti piemontesi, pomodoro, cipolla, pancetta affumicata, spezie - completano il quadro di un successo commerciale senza paragoni recenti nel settore alimentare italiano.
La crescita dell’impresa, guidata da Giuseppe Pedersoli con i figli Alessandro e Carlo Eduardo e il nipote Nicolò Denaro, è il risultato di una visione che mette al centro la commistione tra memoria familiare e volontà di sperimentare. Bud Power Srl, iscritta tra le startup innovative, ha scelto di reinvestire gli utili nello sviluppo di nuove linee di prodotto, mostrando una struttura gestionale agile e aperta alle sfide del mercato.
La produzione è affidata a realtà Made in Italy, come Dega Food di Rovereto, mentre la visione strategica della holding Ikigai garantisce coerenza agli indirizzi di crescita. Senza trascurare il legame con la comunità di appassionati e la valorizzazione delle materie prime italiane, il gruppo ha mantenuto saldo il controllo all’interno della famiglia, pur aprendosi a nuovi soci e capitali per sostenere l’espansione. Questo assetto consente di rispettare i valori originari portando avanti la legacy di Bud Spencer tramite prodotti innovativi e sostenibili.
La trasformazione del volto di Bud Spencer in logo alimentare rappresenta una delle più riuscite operazioni di marketing legate al cinema in Italia. Il richiamo visivo, veicolato da un packaging vintage, si affianca a una narrazione autentica e alla ricostruzione della ricetta originale. Gli appunti tratti dalla biografia dell’attore sono stati la base per la versione industriale dei fagioli, mentre la scelta di borlotti piemontesi e pancetta affumicata rimanda ai gusti personali dello stesso Bud.
Questa autenticità si riflette anche nel rapporto diretto con una community ampia e partecipe: festival dedicati in Germania e Ungheria, eventi social e gare gastronomiche omaggiano regolarmente i “miti” di Bud e Terence Hill tra schiaffi cinematografici e grandi abbuffate. Il brand, quindi, non si limita alla mera vendita ma alimenta costantemente un senso di appartenenza. Riassumendo le aree di successo:
L’espansione verso mercati esteri rappresenta la nuova frontiera della strategia commercializzata dalla holding Ikigai. Accordi recenti hanno già portato l’iconico barattolo sugli scaffali di Svizzera, Austria, Germania, Ungheria e Grecia. Il successo dei prodotti Bud Spencer è sostenuto da una crescente richiesta di autenticità e prodotti italiani all’estero, complice anche la forza del mito esportato tramite i film. Il periodo 2024-2025 sarà caratterizzato dall’ingresso progressivo nelle principali catene della grande distribuzione straniera, una politica di assunzioni mirata a nuovi mercati e l’analisi di proposte di partnership. Di seguito una tabella che fotografa l’evoluzione del fatturato (in migliaia di euro):
| 
			 Anno  | 
			
			 Fatturato  | 
		
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			 2022  | 
			
			 56  | 
		
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			 2023  | 
			
			 624  | 
		
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			 2024  | 
			
			 2.500  | 
		
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			 2025 (p)  | 
			
			 10.000  | 
		
Come sottolineato dagli stessi responsabili aziendali, sono allo studio ulteriori collaborazioni e innovazioni per consolidare la posizione come uno dei marchi alimentari più riconoscibili e trasversali generazionalmente.