L'Agenzia Italiana del Farmaco ha emesso un'allerta sui medicinali contenenti metamizolo, un principio attivo utilizzato come antipiretico e analgesico.
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha emesso un’allerta riguardante l’uso di farmaci contenenti metamizolo, un principio attivo comunemente utilizzato come antipiretico e analgesico. Nonostante la sua diffusione per il trattamento di dolori intensi e stati febbrili resistenti, l’assunzione di metamizolo è stata associata a un rischio raro ma grave: l’agranulocitosi. Questa condizione, che comporta una drastica riduzione dei globuli bianchi, può avere conseguenze per la salute, per cui è indispensabile un monitoraggio attento e una consapevolezza diffusa tra i pazienti e gli operatori sanitari. Capiamo meglio:
Il metamizolo è soggetto a restrizioni o addirittura vietato in diversi Paesi, come gli Stati Uniti e il Regno Unito, a causa del suo potenziale rischio di effetti collaterali gravi. In Italia, il farmaco è disponibile solo su prescrizione medica, ma la sua ampia diffusione richiede una maggiore consapevolezza sui rischi associati al suo utilizzo.
L’agranulocitosi è l’effetto collaterale più preoccupante associato al metamizolo. Questa condizione si manifesta con una drastica riduzione dei granulociti, un tipo di globuli bianchi fondamentale per combattere infezioni. La riduzione dei granulociti aumenta il rischio di infezioni gravi e potenzialmente fatali. L’agranulocitosi non è dose-dipendente e può verificarsi in qualsiasi momento durante il trattamento, anche in pazienti che hanno assunto il farmaco senza problemi in passato.
I sintomi iniziali sono febbre alta, brividi, mal di gola e piaghe dolorose nelle mucose, specialmente in bocca e gola. La condizione può essere difficile da diagnosticare nei pazienti in trattamento con antibiotici, che potrebbero mascherarne i segnali. Una diagnosi precoce è importante per prevenire complicazioni e salvaguardare la salute del paziente. In presenza di sintomi sospetti, è indispensabile interrompere immediatamente l’assunzione del farmaco e consultare un medico per effettuare un emocromo completo.
In risposta ai rischi segnalati, l’AIFA, in collaborazione con le autorità europee, ha emesso linee guida dettagliate per un utilizzo più sicuro del metamizolo. Sono la sensibilizzazione dei pazienti sui potenziali effetti collaterali e l’importanza di riconoscere precocemente i sintomi di agranulocitosi. L’agenzia raccomanda ai medici di informare chiaramente i pazienti sui rischi e di monitorare attentamente eventuali segni di reazioni avverse durante il trattamento.
L’AIFA ha quindi sottolineato che l’uso di metamizolo dovrebbe essere limitato a situazioni in cui altri farmaci si sono dimostrati inefficaci o controindicati. I pazienti con anamnesi di reazioni allergiche ai derivati del pirazolone o con un sistema immunitario compromesso devono prestare particolare attenzione e, in alcuni casi, evitare del tutto il farmaco.
Il metamizolo è un farmaco efficace, ma il suo utilizzo richiede cautela e consapevolezza dei rischi. La combinazione di una corretta informazione, un attento monitoraggio e una prescrizione responsabile può aiutare a garantire un utilizzo sicuro di questi farmaci, preservandone l’efficacia senza comprometterne la sicurezza.