I truffatori creano siti web che imitano quelli legittimi, offrendo prodotti a prezzi estremamente vantaggiosi per attirare gli acquirenti.
Il periodo natalizio porta con sé una frenesia di acquisti online che offre terreno fertile per i truffatori digitali. Con tecniche sempre più raffinate, i malintenzionati sfruttano l’aumento delle transazioni digitali e l’urgenza di trovare regali per ingannare gli utenti. Per proteggersi bisogna conoscere gli schemi di frode e adottare strategie mirate. Le truffe più comuni sono falsi siti di e-commerce, phishing e offerte ingannevoli sui social media, ognuna delle quali sfrutta specifiche vulnerabilità degli acquirenti:
Le campagne di phishing, un altro stratagemma diffuso, si presentano tramite email, SMS o messaggi che simulano comunicazioni di corrieri, banche o negozi online. Questi messaggi segnalano presunti problemi con una consegna, invitano l’utente a cliccare su un link per risolvere il problema o offrono sconti esclusivi. Spesso, il clic sul link reindirizza a un sito fraudolento che raccoglie dati personali o installa malware sul dispositivo dell’utente.
Tra le truffe emergenti ci sono quelle relative al QR Code che possono essere distribuiti sotto forma di adesivi, volantini, e-mail o persino sovrapposti a codici legittimi. Infine, i social media sono un canale sempre più utilizzato per le truffe. Gli utenti vengono attratti da annunci pubblicitari che promuovono prodotti popolari a prezzi incredibilmente bassi. Cliccando, si accede a siti fraudolenti progettati per sottrarre informazioni sensibili o indurre pagamenti senza consegnare alcun prodotto.
Riconoscere una truffa richiede attenzione ai dettagli. Le offerte troppo vantaggiose sono il primo segnale d’allarme: un prodotto proposto a un prezzo notevolmente inferiore rispetto alla media di mercato potrebbe nascondere una frode. Anche gli url sospetti sono un indizio. I siti fraudolenti spesso utilizzano indirizzi web che, pur simili agli originali, contengono errori ortografici o domini insoliti, come ".biz" o ".xyz", invece dei più comuni ".com" o ".it".
Un altro indicatore è la richiesta di dati sensibili. Nessun venditore affidabile chiede password, PIN o numeri completi di carte di credito via email o SMS. Messaggi che sollecitano informazioni personali, spesso con un tono di urgenza, dovrebbero essere considerati sospetti. Ed è consigliabile verificare sempre la presenza del protocollo di sicurezza "https://" nell’URL e del simbolo del lucchetto accanto all’indirizzo del sito, che indica una connessione sicura.
La prevenzione è il modo migliore per difendersi dalle truffe online. Utilizzare metodi di pagamento sicuri, come carte di credito con protezione contro le frodi o piattaforme di pagamento come PayPal, offre una maggiore tutela in caso di transazioni non autorizzate. Prima di effettuare un acquisto, verificare l’affidabilità del sito web, consultando recensioni e feedback di altri utenti. Se il sito è poco conosciuto, meglio evitarlo.
Mantenere aggiornati i dispositivi elettronici è un altro passo da fare. Le nuove versioni dei sistemi operativi e dei software antivirus contengono spesso patch di sicurezza che proteggono dalle minacce emergenti. Anche l’educazione digitale gioca un ruolo chiave. Informare amici e familiari, in particolare le persone meno abituate agli acquisti online, può aiutare a prevenire le frodi. Condividere conoscenze sulle tecniche di phishing e sui segnali di siti fraudolenti è un atto di protezione collettiva.