Il cuore del Fiat Tris è un motore elettrico da 9 kW alimentato da una batteria da 6,9 kWh, una combinazione che garantisce un'autonomia dichiarata di circa 90 chilometri.
Fiat rilancia il mito dell'Ape con una proposta che guarda avanti ma non dimentica il passato. Il nuovo Fiat Tris è l'evoluzione elettrica di un concetto già radicato nella cultura popolare: la mobilità agile. A metà strada tra nostalgia e innovazione, il Tris si propone come soluzione sostenibile per chi lavora in città, ma anche come simbolo di un nuovo approccio alla logistica urbana, più attento all'ambiente e all'efficienza. Non è un caso che sia stato presentato come il primo veicolo a tre ruote elettrico del marchio, capace di unire tradizione e tecnologia in un'epoca in cui la micromobilità non è più una tendenza, ma una necessità.
Sviluppato dal Centro Stile Fiat e realizzato negli impianti marocchini di Stellantis a Kenitra, il Tris nasce per essere piccolo fuori ma grande nelle possibilità. Il design risponde alle esigenze delle consegne urbane e del lavoro itinerante. Le sue dimensioni ridotte, con 3,17 metri di lunghezza e un raggio di sterzata inferiore a 3,10 metri, lo rendono ideale per attraversare i centri storici o le aree pedonali congestionate. Approfondiamo allora:
Fiat Tris è disponibile in tre versioni: chassis-cabina, cassone piano e pick-up. Nella variante con cassone, ad esempio, la superficie utile è sufficiente per un pallet europeo, con una portata complessiva fino a 540 kg. Ma il vantaggio è nella gestione degli spazi: ogni centimetro è pensato per essere funzionale. L'abitacolo, anche se spartano, comprende display digitale da 5,7 pollici, prese USB-C e un segnalatore acustico per la retromarcia, strumenti utili per un uso pratico e quotidiano. Non ci sono portiere, per facilitare ingressi e uscite continue, come spesso accade nel lavoro di consegna a domicilio.
Fiat Tris è destinato ai mercati del Medio Oriente e dell'Africa, ma il suo potenziale europeo è già chiaro nei piani della casa madre. Conforme agli standard europei e progettato con una logica di costi contenuti, il veicolo si propone come un'opportunità per quelle realtà imprenditoriali che cercano una soluzione per le sfide dell'ultimo miglio.
Il prezzo non è stato ancora reso ufficiale, ma si stima che sarà inferiore a quello di un furgone elettrico tradizionale, con la possibilità di leasing agevolato e formule di noleggio a riscatto. Il Tris non vuole competere con i veicoli da trasporto di fascia media, ma creare un segmento intermedio, una sorta di soluzione ponte tra la cargo bike e il van elettrico. In questa nicchia, Fiat prova a tornare a essere protagonista, come lo è stata per decenni con Panda, 500 e appunto la Campagnola, a cui molti paragonano il Tris per spirito e semplicità.