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Finanziamenti a fondo perduto e voucher per la creazione di nuove imprese e autoimprenditorialità nel Dl 1 maggio 2024

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Misure per l'autoimprenditorialità giova

Il nuovo decreto 1 maggio Meloni prevede l'introduzione di stimolanti incentivi per l'autoimprenditorialità in Italia.

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al nuovo decreto 1 maggio volto a stimolare l'occupazione in alcuni segmenti della popolazione e aree geografiche. Il ministro Raffaele Fitto ha esposto i principali punti del decreto che mira a rafforzare le opportunità lavorative per giovani, donne e nelle regioni del Mezzogiorno.

Tra le novità più rilevanti si annovera il rifinanziamento del programma Resto al Sud, arricchito di nuovi dettagli e miglioramenti, volti a ottimizzare l'efficacia dell'iniziativa. Il decreto del governo Meloni introduce incentivi per l'autoimpiego e varie forme di bonus dedicati a giovani e donne, oltre a misure specifiche per le Zone economiche speciali, aree del Mezzogiorno con particolari agevolazioni fiscali e procedurali per stimolare investimenti e sviluppo economico.

Questo pacchetto di misure rappresenta un tassello strategico per rivitalizzare l'occupazione nelle aree più vulnerabili e supportare gruppi spesso marginalizzati nel mercato del lavoro, con l'obiettivo di promuovere una crescita più inclusiva e distribuita capillarmente sul territorio nazionale. Vediamo da vicino:

  • Come funzionano i nuovi finanziamenti a fondo perduto e voucher
  • Approvate anche misure per l'autoimprenditorialità giovanile

Come funzionano i nuovi finanziamenti a fondo perduto e voucher

Il nuovo decreto 1 maggio Meloni prevede l'introduzione di incentivi per l'autoimprenditorialità in Italia, con l'obiettivo di incentivare la nascita di nuove imprese sia al Centro-Nord che nelle regioni meridionali, nonché nelle zone del Centro colpite da eventi sismici. Al Centro-Nord, il decreto propone:
  • voucher fino a 30.000 euro destinati all'acquisto di beni strumentali necessari per l'avvio di nuove attività imprenditoriali. L'importo può essere incrementato fino a 40.000 euro qualora gli investimenti riguardino beni digitali o tecnologie volte al risparmio energetico;
  • contributi a fondo perduto che possono arrivare a coprire fino al 65% delle spese per investimenti fino a 120.000 euro, e fino al 60% per investimenti fino a 200.000 euro.
Nel Sud Italia e nelle aree centro-italiane colpite dal terremoto, con l'operazione Resto al Sud 2.0, le condizioni sono più vantaggiose:
  • voucher che si elevano fino a 40.000 euro per l'acquisto di beni strumentali, incrementabili fino a 50.000 euro per acquisti in ambito digitale o che favoriscono il risparmio energetico;
  • contributi a fondo perduto che possono arrivare a coprire fino al 75% delle spese per investimenti non superiori a 120.000 euro e fino al 70% per investimenti fino a 200.000 euro.
Queste misure sono pensate per stimolare la crescita economica attraverso l'autoimprenditorialità, offrendo sostegni finanziari significativi a chi decide di investire in innovazione e sostenibilità.

Approvate anche misure per l'autoimprenditorialità giovanile

La nuova iniziativa governativa mira a stimolare l'autoimprenditorialità giovanile, concentrandosi sui settori chiave come le nuove tecnologie e la transizione ecologica e digitale. In particolare, si introduce un significativo incentivo contributivo destinato ai giovani imprenditori sotto i 35 anni.

Questa misura prevede l'esonero completo dei contributi previdenziali per i primi tre anni di attività. L'esonero, che riguarda sia i contributi personali dell'imprenditore sia quelli relativi ai dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato, può arrivare fino a un massimo di 800 euro.

Questo sostegno è concepito per alleviare i carichi fiscali delle start-up e supportare l'occupazione stabile nei settori innovativi, fondamentali per l'avanzamento tecnologico e la sostenibilità ambientale del paese.

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