I riferimenti normativi fondamentali per l'accesso ai finanziamenti destinati alle realtà non profit sono rappresentati dal D.Lgs. 117/2017, noto come Codice del Terzo Settore.
L'anno 2025 segna un nuovo ciclo di opportunità per gli enti non profit, grazie al bando annuale riservato a organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni attive sul territorio italiano. Vengono messi a disposizione fondi rilevanti per sostenere progetti con impatto sociale rilevante, rafforzando il tessuto della solidarietà e promuovendo azioni su larga scala.
Questa iniziativa si caratterizza non solo per il sostegno finanziario ma anche per l'enfasi sulle tematiche di inclusione, capacity building delle reti associative, cultura del volontariato, e azioni in linea con l'Agenda ONU 2030. I criteri di accesso sono stringenti, con particolare attenzione alla trasparenza amministrativa e all'efficacia delle proposte, assicurando così che il bando risponda ai principi di competenza, autorevolezza, affidabilità ed esperienza, in piena coerenza con le linee guida EEAT e le migliori pratiche riconosciute a livello europeo.
I riferimenti normativi fondamentali per l'accesso ai finanziamenti destinati alle realtà non profit sono rappresentati dal D.Lgs. 117/2017, noto come Codice del Terzo Settore, e dagli atti di indirizzo annuali emanati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il bando 2025 trova applicazione in conformità all'articolo 72, che disciplina la promozione ed il finanziamento di iniziative e progetti di interesse generale su base nazionale e locale, attraverso criteri di selezione trasparenti e una rigorosa rendicontazione.
L'obiettivo dei bandi risiede nel sostenere e potenziare il ruolo degli enti non profit come attori di coesione sociale, favorendo la realizzazione di attività statutarie di pubblica utilità. Le finalità prioritarie sono chiaramente orientate allo sviluppo di sinergie tra pubblico e privato sociale, all'innovazione degli interventi, alla promozione della partecipazione civica, alla prevenzione delle fragilità e all'inclusione dei soggetti vulnerabili. Il tutto inserito in un quadro di policy in sintonia con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile sanciti dall'Agenda 2030, per una società più equa e inclusiva.
I bandi annuali, pubblicati a seguito degli atti ministeriali, delineano le tematiche prioritarie e ne guidano la ripartizione delle risorse anche in base a criteri di rilevanza territoriale e di innovazione, stabilendo i requisiti di partecipazione, il perimetro delle attività finanziabili e le metodologie di valutazione dei progetti candidati. Sono previste modalità di controllo e monitoraggio, in linea con le direttive nazionali sulla trasparenza e la responsabilità amministrativa del settore.
L'accesso ai bandi per i finanziamenti del terzo settore è riservato a una molteplicità di soggetti giuridici, purché rispettino specifici criteri di ammissibilità:
I requisiti comprendono la realizzazione di attività di interesse generale, come definite dall'art. 5 del Codice del Terzo Settore, in almeno dieci regioni su territorio nazionale, con durata progettuale tra 12 e 18 mesi. Il finanziamento richiedibile deve essere compreso tra 250.000 e 500.000 euro. Careful attenzione è posta alla sostenibilità finanziaria: il costo totale del progetto non può superare le entrate dell'ultimo bilancio consuntivo disponibile (o la somma dei partner in caso di associazioni temporanee).
Per le fondazioni iscritte all'anagrafe delle Onlus non ancora migrate al RUNTS, l'ammissione è condizionata alla presentazione di documentazione aggiuntiva, come statuto e bilancio più recente.
I temi al centro dei bandi riflettono le priorità nazionali e internazionali in tema di benessere sociale e sviluppo sostenibile. Le iniziative premiate sono quelle capaci di generare cambiamento su larga scala e rispondere in modo innovativo ai bisogni emergenti della collettività. Le aree prioritarie di intervento includono:
La quota complessiva a disposizione per il 2025 ammonta a 13.537.043,39 euro, suddivisa su più annualità. All'atto dell'approvazione, viene erogato un anticipo per il primo anno (pari all'80% del contributo assegnato), seguito dal saldo erogato nel 2027 (pari al 20%). Tutte le risorse sono assegnate secondo graduatoria, fino a esaurimento dei fondi.
I contributi ministeriali sono concessi fino a una quota massima diversa in base alla natura del richiedente:
La candidatura avviene in modalità digitale tramite la piattaforma telematica predisposta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, accessibile con SPID previa registrazione. Domande inviate con altre modalità sono respinte per inammissibilità formale.
La documentazione richiesta comprende:
Le domande vengono selezionate da una commissione ministeriale multidisciplinare, secondo criteri sia qualitativi che quantitativi. Aspetti centrali nella valutazione sono:
I termini per la presentazione delle candidature sono tassativi e coincidono con i periodi definiti nell'Avviso ministeriale. Una volta conclusa la fase di selezione, gli enti beneficiari sono tenuti al rispetto di precisi adempimenti amministrativi e operativi: