La manovra 2024-2025 punta a sostenere le imprese con una combinazione di incentivi fiscali, supporto agli investimenti e misure per migliorare gestione e assunzione di personale.
La manovra finanziaria 2024-2025 prevede un ampio pacchetto di aiuti alle imprese, con un focus sul sostegno all'occupazione, alla gestione dei dipendenti e agli investimenti per l'innovazione tecnologica.
L’obiettivo è incentivare la ripresa economica, soprattutto in settori chiave come il manifatturiero, l'industria e il turismo, garantendo al contempo una maggiore competitività e sostenibilità per le aziende italiane.
La manovra dedica attenzione alle imprese del Sud Italia, con il rifinanziamento di misure già esistenti e l’introduzione di nuovi incentivi. Tra questi c'è il Bonus Macchinari Sud, che finanzia l'acquisto di beni strumentali per gli stabilimenti produttivi situati nelle regioni meridionali. Sono stanziati 190 milioni di euro per il 2024 e 210 milioni per il 2025 per i contratti di sviluppo, mirati a sostenere programmi di sviluppo industriale nelle aree del Mezzogiorno.
Un altro intervento è il rifinanziamento della Nuova Sabatini, con 100 milioni di euro stanziati per il 2024. Questo strumento sostiene le micro, piccole e medie imprese nell'acquisto di macchinari, attrezzature e software, attraverso prestiti agevolati e contributi a fondo perduto. La Nuova Sabatini mira a incentivare la digitalizzazione e l'automazione dei processi produttivi, permettendo alle imprese di essere più competitive sul mercato e di innovare i propri modelli di business.
Per favorire il benessere dei lavoratori e migliorare la gestione dei dipendenti, la manovra estende i fringe benefit ovvero i benefici accessori che le aziende possono offrire ai propri dipendenti. Si tratta di agevolazioni per il pagamento di bollette, istruzione per i figli o polizze assicurative. Questi strumenti permettono alle aziende di fidelizzare il personale e di migliorare l'ambiente lavorativo, con un effetto positivo sulla produttività. In aggiunta, la manovra prevede la detassazione dei premi di risultato, favorendo così la distribuzione di incentivi economici legati alla performance.
La manovra finanziaria introduce anche misure per favorire le assunzioni, soprattutto nel Mezzogiorno, dove la decontribuzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato sarà prorogata fino al 2025. Le aziende che assumono nuovi dipendenti in queste aree possono beneficiare di una riduzione dei contributi previdenziali da versare per un periodo definito, rendendo più conveniente l’espansione della forza lavoro.
Per le aziende che affrontano crisi o ristrutturazioni, la manovra prevede la proroga della Cassa Integrazione Straordinaria. Questa misura si applica alle imprese che cessano l’attività produttiva o che operano in aree di crisi industriale complessa. Vengono destinati fondi per garantire la continuità del reddito ai lavoratori dipendenti da aziende in crisi, incluse quelle del gruppo Ilva.
Una particolare attenzione viene riservata al settore turistico e ricettivo, che ha subito forti contraccolpi a causa della pandemia. Dal primo gennaio al 30 giugno 2024, ai lavoratori del comparto sarà riconosciuta una serie di agevolazioni, tra cui la decontribuzione parziale per le nuove assunzioni e incentivi per garantire la continuità occupazionale.
La manovra affronta anche il tema del mismatch tra domanda e offerta di lavoro, rilevante in settori ad alta specializzazione come la meccanica, l’information technology e i servizi avanzati. Per incentivare il ricollocamento dei lavoratori in aree con maggiore offerta di lavoro, sono previste detrazioni fiscali per chi deve trasferirsi per motivi lavorativi. Questo intervento mira a facilitare l’accesso a nuove opportunità lavorative in città dove la domanda di lavoro è alta, ma i costi abitativi sono proibitivi.
La manovra punta a rafforzare la transizione digitale delle imprese attraverso il piano Transizione 5.0, che introduce incentivi per l’adozione di tecnologie innovative e sostenibili. Le imprese che investono in ricerca e sviluppo o in soluzioni digitali potranno beneficiare di ulteriori agevolazioni, con l’obiettivo di aumentare la competitività delle aziende italiane nel contesto globale.