Quali sono e cosa prevedono gli errori più comuni sull’Isee 2024 e come fare per evitare di incorrere in sanzioni: chiarimenti e spiegazioni
Quali sono gli errori più comuni sull'Isee 2024 dopo le novità introdotte e come correggerli per evitare gravi problemi? Può capitare, e non in pochi casi, di sbagliare la compilazione dell’Isee, Indicatore della situazione economica equivalente che definisce le condizioni economiche delle famiglie italiane necessario per accedere a bonus, aiuti e agevolazioni. E si tratta di sbagli che si possono commettere anche senza saperlo e senza rendersene conto. Vediamo allora di seguito quali sono i più comuni e cosa fare per correggerli.
Altro errore comune riguarda l’Isee minorenni: in moltissimi casi di coppie di genitori non sposati e non conviventi, si indica come componente del nucleo familiare esclusivamente il genitore residente con il minore per cui si chiede una specifica prestazione, come l’assegno unico per figli. In realtà, però, bisognerebbe riportare i dati anche dell’altro genitore.
Quando i genitori non sono conviventi e non sono neppure sposati per cui non fanno parte dello stesso nucleo familiare bisogna comunque riportare dati e informazioni di entrambi nella Dsu da compilare ai fini del calcolo Isee 2024.
Per il calcolo Isee, infatti, il genitore non convivente viene considerato come componente aggregato al nucleo e, in relazione al figlio in comune con l’altro genitore, si devono considerare i suoi redditi e il suo patrimonio.
Gli unici casi in cui il genitore non convivente non viene considerato componente aggregato del nucleo familiare sono se risultano sposati con una persona diversa dall’altro genitore e hanno figli con una persona diversa dall’altro genitore, se sono stati esclusi dalla potestà sui figli o è stato allontanato dalla residenza familiare, o, infine, se devono obbligatoriamente versare, con provvedimento dell’autorità giudiziaria, assegni periodici per il mantenimento dei figli.
Altro errore che può risultare molto comune per la compilazione dell'Isee 2024 è quello relativo ai dati sui figli maggiorenni. Stando alle novità approvate, infatti è venuto meno il requisito anagrafico (dei 26 anni) per considerare un figlio nel nucleo familiare di origine. Nel 2024, infatti, anche superata l'età dei 26 anni un figlio rientra nel nucleo familiare dei genitori, pur se residenza in altra abitazione, se non ha reddito personale sufficiente per essere considerato a carico dei genitori (che deve essere in particolare di 4.000 euro se di età inferiore a 24 anni, 2.840,51 euro successivamente).
Per evitare di incorrere in gravi problemi, considerando che per legge, qualsiasi sia motivazione e giustificazione addotta per errori commessi nell’Isee 2024, le sanzioni per Isee sbagliato sono molto severe, specialmente per chi usa l’Isee per beneficiare e accedere a prestazioni agevolate, misure di sostegno al reddito e altri aiuti, come l’assegno di inclusione o l’assegno unico per figli, bisogna presentare immediatamente una nuova Dsu, riportando i dati corretti in base a composizione del nucleo familiare.
Basta rivolgersi al Caf a cui sono stati consegnati i documenti per la Dsu e spiegare l’eventuale errore commesso in modo da permettere al Caf stesso di risolvere il problema direttamente con l’Inps.