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Forze dell'ordine e Manovra Finanziaria, le richieste di modifiche tramite gli emendamenti. La delusione è forte

di Marcello Tansini pubblicato il
Forze ordine Manovra Finanziaria richies

Non c'è nessuna misura particolare si sostegno e tutela per il comparto delle Forze dell'Ordine in Manovra Finanziaria 2026: le richieste di modifica dei sindacati

L'iter della Manovra Finanziaria 2026 sta generando intensi dibattiti, soprattutto in riferimento alle misure previste per il comparto sicurezza. In particolare, Forze di polizia e militari attendono gli esiti delle discussioni degli emendamenti presentati in Parlamento dopo la pubblicazione del testo base. L’aumento dell’età pensionabile e l’assenza di nuovi piani d’assunzione rappresentano solo alcune delle questioni che hanno suscitato un certo malcontento tra le organizzazioni sindacali e gli addetti del settore. 

Misure per le forze dell’ordine nella Manovra 2026: cosa prevede il testo attuale

L’attuale testo della manovra propone un quadro di interventi che interessa vigili del fuoco, poliziotti, carabinieri, militari e personale della sicurezza. Tra le principali disposizioni spicca l’innalzamento progressivo dell’età pensionabile: si prevede l’aumento di tre mesi nel 2026 e di ulteriori quattro mesi nel 2027, per un totale di sette mesi in più rispetto alle regole attuali. Tale cambiamento è giustificato dal governo con la necessità di adeguare l’età d’uscita all’allungamento della vita media e di esigenze di bilancio stringenti.

Inoltre, il provvedimento attuale non contempla finanziamenti specifici per nuove assunzioni nel comparto sicurezza, una scelta legata sia ai limiti delle risorse complessive fissate dalla legge di bilancio sia al cosiddetto "tesoretto" riservato agli emendamenti, pari a circa 100 milioni di euro annui per tutte le modifiche. Ciò che emerge è dunque:

  • Mancanza di un piano straordinario di immissioni in ruolo, nonostante un insufficiente organico che i sindacati valutano in oltre 10.000 unità mancanti;
  • Nessun incremento delle somme destinate agli straordinari, ai premi e alle indennità salariali di settore;
  • Assenza di una revisione della specificità lavorativa che riconosca ufficialmente il logoramento psicofisico del personale in divisa.

Perché le disposizioni su pensioni e assunzioni deludono poliziotti e militari

Le reazioni degli operatori sono state di decisa delusione. Le principali sigle sindacali, tra cui SAP, COISP, FSP Polizia e SILP CGIL, hanno espresso disagio in relazione all’adeguamento dell’età pensionabile, definendolo un provvedimento "contraddittorio e sproporzionato rispetto al tipo di attività" svolta ogni giorno. Viene, infatti, sottolineato come il lavoro delle forze dell’ordine sia soggetto a particolari forme di usura psicofisica, che giustificherebbero una maggiore tutela rispetto ai normali dipendenti pubblici.

Anche l’assenza di nuove assunzioni è percepita come un elemento penalizzante, aggravato da organici ormai in sofferenza nei diversi corpi, con carichi di lavoro crescenti e reperibilità costante sul territorio. Le risorse destinate rimangono troppo limitate per coprire le necessità sia delle forze di polizia che delle amministrazioni militari e dei vigili del fuoco.

Il sentimento di diffusa delusione deriva quindi da:

  • Incremento dell’età pensionabile considerato "ingiusto e non proporzionato" alla natura dei compiti istituzionali;
  • Carenze strutturali negli organici, che minano la qualità e l’efficienza del servizio reso ai cittadini;
  • Mancanza di strategie per il ricambio generazionale e l’adeguamento delle retribuzioni, soprattutto nelle aree di maggior disagio e rischio.

Le richieste di modifica dei sindacati di polizia: più risorse, assunzioni e tutele

I sindacati di polizia hanno presentato una serie di richieste precise da inserire come emendamenti alla manovra 2026. Le priorità riguardano principalmente tre assi d’intervento, che possono essere riassunti così:
  • Maggiori risorse finanziarie: aumenti nei fondi destinati alle indennità operative, agli straordinari e alle specificità salariali connesse ai rischi del lavoro;
  • Piano straordinario di assunzioni: richiesta di avviare un percorso immediato di immissione di nuovi agenti e militari, per colmare le gravi lacune di organico;
  • Tutele previdenziali rafforzate: mantenimento dell’attuale età pensionabile, con il riconoscimento della natura usurante della professione e l’esclusione del comparto sicurezza dalle generali norme di aumento dell’età per l’accesso al trattamento pensionistico.
Le altre richieste comprendono:
  • Defiscalizzazione integrale dei premi di risultato e delle ore di straordinario per tutto il comparto;
  • Adeguamento dei contratti di lavoro al costo della vita reale, soprattutto per i servizi operativi svolti nei territori ad alta incidenza criminale;
  • Riconoscimento giuridico delle tutele psicologiche e della previdenza complementare per il personale coinvolto in emergenze e situazioni ad alto rischio.
Le proposte sindacali sono state depositate in Commissione Bilancio e rappresentano una parte significativa delle oltre 1.000 proposte di modifica giunte per l’esame parlamentare della manovra.

Gli emendamenti proposti: quali cambiamenti sono attesi dal comparto sicurezza

In risposta alle istanze emerse, alcuni gruppi parlamentari hanno predisposto emendamenti che puntano a modificare le attuali misure sulla previdenza e sulle risorse per il comparto, come:

  • Previsione di un piano di assunzioni straordinario, in linea con la richiesta di colmare almeno parzialmente il divario di personale segnalato dai sindacati;
  • Ridefinizione dell’innalzamento dell’età pensionabile, con introduzione di una deroga selettiva o una maggiore gradualità nell’applicazione delle nuove soglie;
  • Incremento di circa un miliardo delle risorse annuali per il comparto sicurezza, da destinare sia alle nuove assunzioni che agli adeguamenti contrattuali e di indennità.
Nello specifico, le principali aree d’intervento emendativo possono essere sintetizzate nella seguente tabella:
Area Emendamento proposto
Assunzioni Piano straordinario per coprire almeno 10.000 posti mancanti
Età pensionabile Deroghe settoriali o graduali per evitare la penalizzazione del comparto
Risorse economiche Aumento degli stanziamenti per salari, straordinari e rinnovo contrattuale

Tali modifiche sono sostenute sia da esponenti della maggioranza che delle opposizioni, oltre che dal ministro della Difesa, che ha ricordato come l’impegno del governo sarà valutato nei prossimi due mesi di lavori parlamentari.

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