Sono in programma il 22 e 23 e il 30 e 31 ottobre i prossimi incontri 4 incontri per il rinnovo del Ccnl Metalmeccanici. L'obiettivo è raggiungere un accordo entro la fine dell’autunno
L’industria metalmeccanica italiana si trova in un momento decisivo, alle prese con il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL). Dopo oltre un anno e mezzo di negoziati, le trattative tra Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e le associazioni datoriali Federmeccanica e Assistal sono entrate in una fase di accelerazione. Gli incontri recenti hanno evidenziato la volontà condivisa di arrivare in tempi brevi alla definizione di un nuovo accordo che regolamenti i rapporti di lavoro, gli aspetti economici e i diritti dei lavoratori del settore.
I prossimi quattro incontri per il rinnovo del contratto della categoria si svolgeranno nelle seguenti date: 22 e 23 ottobre, seguiti da 30 e 31 ottobre. Le sessioni avranno luogo a Roma, nelle sedi delle organizzazioni nazionali dei sindacati e delle associazioni imprenditoriali coinvolte. Questi incontri vedranno la partecipazione delle delegazioni complete di Fim, Fiom, Uilm, Federmeccanica e Assistal, fattore che favorisce un confronto diretto e costruttivo su tutti gli aspetti irrisolti della piattaforma contrattuale.
Il calendario rappresenta una scelta precisa di intensificare il dialogo, dopo la lunga fase di incontri tecnici e plenari che hanno caratterizzato gli ultimi mesi. Nei precedenti appuntamenti, le delegazioni si erano confrontate in modalità ristretta per cercare sintesi su alcuni nodi critici e, nonostante rimangano divergenze rilevanti, la vicinanza tra i nuovi incontri suggerisce un’accelerazione verso una possibile intesa.
Entrambe le parti riconoscono come il contratto di settore rappresenti un elemento prioritario sia per la definizione degli aspetti economici che normativi. L’obiettivo dichiarato è la chiusura in tempi brevi, rispondendo anche alle attese crescenti tra i lavoratori e le aziende, alle prese con costi crescenti e una fase di forte evoluzione tecnologica. Ogni incontro si concentrerà su specifici capitoli, con la possibilità di affrontare in modo incrociato temi trasversali, tra cui la struttura salariale, la formazione, la sicurezza sul lavoro e la qualità della vita aziendale.
Le trattative ruotano attorno a due macro-temi: le retribuzioni e il miglioramento delle condizioni di impiego. Sul fronte salariale, i sindacati richiedono aumenti medi a regime pari a 280 euro mensili, rivendicando la necessità di recuperare il potere d’acquisto perso durante il periodo di vacanza contrattuale e di andare oltre i limiti dell’indice IPCA. Le richieste considerano anche l’esempio stabilito con il contratto delle Cooperative Metalmeccaniche, recentemente rinnovato con un incremento di 200 euro per il livello C3, distribuito su quattro anni.
Sul piano delle condizioni di lavoro, il dibattito coinvolge la sicurezza, la riduzione dell’orario, la valorizzazione della formazione professionale, il rafforzamento del welfare contrattuale e l’estensione di tutele per conciliare i tempi fra lavoro e vita privata.
Sul versante delle associazioni datoriali, l’attenzione si concentra sull’equilibrio tra sostenibilità economica degli aumenti e competitività delle imprese, specie per le realtà di piccole e medie dimensioni che compongono una parte consistente del comparto metalmeccanico. Dunque, per riassumere, al centro dei prossimi incontri ci saranno:
Oltre al salario, le sigle puntano su riforme che investano in sicurezza, formazione e welfare, sottolineando il bisogno di risorse aggiuntive per tutelare i lavoratori in un’epoca di grandi trasformazioni.
Dal lato datoriale, Federmeccanica e Assistal sottolineano la necessità di conciliare le richieste sindacali con la sostenibilità economica delle misure proposte. In particolare, emergono:
Tra le possibili novità, si discute anche di: