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I tre bonus edilizi 2025 da usare per ristrutturare il sottotetto per i diversi lavori da fare

di Marianna Quatraro pubblicato il
bonus edilizi sottotetto

Quali sono i bonus edilizi che si possono usare per effettuare lavori nel sottotetto, cosa prevedono e per quali lavori. I chiarimenti

Quali sono i bonus edilizi 2025 che si possono usare per ristrutturare il sottotetto per i diversi lavori da fare? Quando si decide di effettuare dei lavori di ristrutturazioni del sottotetto, a cominciare dal renderlo abitabile, è possibile usufruire principalmente di tre bonus edilizi che sono, nel dettaglio il bonus ristrutturazioni, il bonus mobili e l'ecobonus, nel caso di lavori di efficientamento energetico. 

Precisiamo che, come spiegato dall'Agenzia delle Entrate, i tre bonus non sono cumulabili fra di loro. Se gli interventi da realizzare rientrano sia nelle agevolazioni per il risparmio energetico sia in quelle per le ristrutturazioni edilizie, il contribuente deve scegliere solo un beneficio. Vediamo quando si usano le diverse agevolazioni in base ai lavori da fare.

  • Il bonus ristrutturazioni per rifare il sottotetto
  • Il bonus mobili
  • E c’è anche l’ecobonus 

Il bonus ristrutturazioni per rifare il sottotetto

Partendo dal bonus ristrutturazioni, quest’anno prevede una detrazione Irpef del 50% o del 36%, rispettivamente sulla prima o sulla seconda casa, delle spese per gli interventi di ristrutturazione di edifici residenziali effettuati entro il 31 dicembre 2025.

Il limite massimo di spesa possibile è di 96.000 euro e la detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di uguale importo.

Per esempio, se per ristrutturare il sottotetto dell’abitazione principale si spendono 50 mila euro, la detrazione sarà di 25 mila euro da dividere in rate di 2.500 euro per 10 anni.

Il bonus ristrutturazioni si può usare quando si ha intenzione di recuperare i sottotetti a fini abitativi, quando si tratta di lavori da eseguire di restauro e risanamento conservativo e/o ristrutturazione.

Precisiamo che per rendere abitabile un sottotetto esistente è necessario un atto notarile dove si deve dichiarare la pertinenza dell’unità immobiliare principale e anche il costo per la redazione dell’atto rientra nella detrazione poiché determina l’importo del contributo detraibile.

Tra le altre spese ammesse vi sono quelle per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse, per l’acquisto dei materiali, per perizie e sopralluoghi, per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti, per l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunzie di inizio lavori, per gli oneri di urbanizzazione e per altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi.

Non rientrano, invece, nel bonus le spese di trasloco e custodia dei mobili per il periodo necessario all’effettuazione degli interventi di recupero edilizio.

Precisiamo che poter fruire del bonus bisogna effettuare i pagamenti di qualsiasi intervento con bonifico bancario o postale parlante da cui devono risultare sempre la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che paga e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

Il bonus mobili

Insieme al bonus ristrutturazioni, è possibile usufruire anche del bonus mobili: anche in questo caso lo sconto Irpef è del 50% per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici in classe A+ (classe A solo per i forni) per arredare lo spazio interessato dai lavori.

La detrazione del 50% deve essere calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per il 2024 e per il 2025 e si calcola per l’acquisto di ogni genere di nuovo mobile, come cucine, tavoli, sedie, poltrone, letti, materassi, armadi, comodini, ecc; o di apparecchi di illuminazione; o di grandi elettrodomestici come frigoriferi, asciugatrici, lavatrici, lavastoviglie, ecc.

Ricordiamo che comunque gli elettrodomestici devono essere di classe energetica non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le asciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, come rilevabile dall’etichetta energetica.

Anche per usufruire del bonus mobili bisogna sempre pagare con strumenti tracciabili e conservare tutti i documenti che attestino l’avvenuto pagamento, come ricevuta del bonifico, o di avvenuta transazione, o di addebito sul conto corrente, o le fatture. Inoltre, bisogna effettuare apposita comunicazione di conclusione dei lavori all’Enea.

E c’è anche l’ecobonus

Se i lavori che si effettuano nel sottotetto sono prettamente di risparmio energetico, allora tra i diversi bonus edilizi disponibili si può richiedere anche l’ecobonus, che prevede sempre una detrazione al 50% se gli interventi sono realizzati sull’abitazione principale e al 36% sulle seconde.

Rientrano tra i lavori che permettono di avere l’agevolazione l’acquisto e la posa in opera di: 

  • schermature solari;
  • dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento;
  • produzione di acqua calda o climatizzazione delle unità abitative fino a strutture opache verticali (pareti isolanti o cappotti) e strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti); 
  • finestre comprensive di infissi.
Per usufruire delle detrazioni bisogna indicare le spese sostenute in dichiarazione dei redditi ed è anche necessario che un tecnico abilitato asseveri la rispondenza dell’intervento ai requisiti richiesti e che venga rilasciato l’attestato di prestazione energetica (tranne per la sostituzione di impianti termici con caldaie a condensazione, pompe di calore o impianti geotermici, per l’installazione di pannelli solari e la sostituzione delle finestre).

Inoltre, deve essere compilata la scheda informativa relativa ai lavori realizzati. Entro 90 giorni dalla fine dei lavori, bisogna poi trasmettere in via telematica all’Enea la copia dell’attestato di certificazione e la scheda informativa degli interventi realizzati.