Quali sono i bonus edilizi che si possono usare per effettuare lavori nel sottotetto, cosa prevedono e per quali lavori. I chiarimenti
Quali sono i bonus edilizi 2025 che si possono usare per ristrutturare il sottotetto per i diversi lavori da fare? Quando si decide di effettuare dei lavori di ristrutturazioni del sottotetto, a cominciare dal renderlo abitabile, è possibile usufruire principalmente di tre bonus edilizi che sono, nel dettaglio il bonus ristrutturazioni, il bonus mobili e l'ecobonus, nel caso di lavori di efficientamento energetico.
Precisiamo che, come spiegato dall'Agenzia delle Entrate, i tre bonus non sono cumulabili fra di loro. Se gli interventi da realizzare rientrano sia nelle agevolazioni per il risparmio energetico sia in quelle per le ristrutturazioni edilizie, il contribuente deve scegliere solo un beneficio. Vediamo quando si usano le diverse agevolazioni in base ai lavori da fare.
Il limite massimo di spesa possibile è di 96.000 euro e la detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di uguale importo.
Per esempio, se per ristrutturare il sottotetto dell’abitazione principale si spendono 50 mila euro, la detrazione sarà di 25 mila euro da dividere in rate di 2.500 euro per 10 anni.
Il bonus ristrutturazioni si può usare quando si ha intenzione di recuperare i sottotetti a fini abitativi, quando si tratta di lavori da eseguire di restauro e risanamento conservativo e/o ristrutturazione.
Precisiamo che per rendere abitabile un sottotetto esistente è necessario un atto notarile dove si deve dichiarare la pertinenza dell’unità immobiliare principale e anche il costo per la redazione dell’atto rientra nella detrazione poiché determina l’importo del contributo detraibile.
Tra le altre spese ammesse vi sono quelle per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse, per l’acquisto dei materiali, per perizie e sopralluoghi, per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti, per l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunzie di inizio lavori, per gli oneri di urbanizzazione e per altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi.
Non rientrano, invece, nel bonus le spese di trasloco e custodia dei mobili per il periodo necessario all’effettuazione degli interventi di recupero edilizio.
Precisiamo che poter fruire del bonus bisogna effettuare i pagamenti di qualsiasi intervento con bonifico bancario o postale parlante da cui devono risultare sempre la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che paga e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Insieme al bonus ristrutturazioni, è possibile usufruire anche del bonus mobili: anche in questo caso lo sconto Irpef è del 50% per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici in classe A+ (classe A solo per i forni) per arredare lo spazio interessato dai lavori.
La detrazione del 50% deve essere calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per il 2024 e per il 2025 e si calcola per l’acquisto di ogni genere di nuovo mobile, come cucine, tavoli, sedie, poltrone, letti, materassi, armadi, comodini, ecc; o di apparecchi di illuminazione; o di grandi elettrodomestici come frigoriferi, asciugatrici, lavatrici, lavastoviglie, ecc.
Ricordiamo che comunque gli elettrodomestici devono essere di classe energetica non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le asciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, come rilevabile dall’etichetta energetica.
Anche per usufruire del bonus mobili bisogna sempre pagare con strumenti tracciabili e conservare tutti i documenti che attestino l’avvenuto pagamento, come ricevuta del bonifico, o di avvenuta transazione, o di addebito sul conto corrente, o le fatture. Inoltre, bisogna effettuare apposita comunicazione di conclusione dei lavori all’Enea.
Se i lavori che si effettuano nel sottotetto sono prettamente di risparmio energetico, allora tra i diversi bonus edilizi disponibili si può richiedere anche l’ecobonus, che prevede sempre una detrazione al 50% se gli interventi sono realizzati sull’abitazione principale e al 36% sulle seconde.
Rientrano tra i lavori che permettono di avere l’agevolazione l’acquisto e la posa in opera di:
Inoltre, deve essere compilata la scheda informativa relativa ai lavori realizzati. Entro 90 giorni dalla fine dei lavori, bisogna poi trasmettere in via telematica all’Enea la copia dell’attestato di certificazione e la scheda informativa degli interventi realizzati.