Quali sono i bonus edilizia ancora disponibili nel 2024: cosa prevedono, per quali lavori e quali convengono maggiormente in base a interventi da realizzare
Quali bonus edilizi convengono di più e per quali lavori tra le 8 agevolazioni disponibili nel 2024? Ancora per tutto il 2024 sono disponibili diversi bonus edilizi che agevolano e sostengono chiunque voglia effettuare specifiche tipologie di lavori in casa, soprattutto volti ad un maggior efficientamento energetico. Vediamo allora quali sono le agevolazioni edilizi disponibili ancora quest’anno e quali convengono di più in base a lavori da effettuare.
Il bonus ristrutturazioni edilizie conviene certamente se i lavori da fare in casa sono solo di ristrutturazione, e non anche di efficientamento energetico perché in tal caso converrebbero altre agevolazioni, anche perché se si usufruisce del bonus ristrutturazioni edilizie si può usufruire anche del bonus mobili.
Il bonus ristrutturazioni anche nel 2024 può essere richiesto da tutti coloro che hanno intenzione di ristrutturare casa, contribuenti che pagano imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia, proprietari o altri soggetti che sostengono le spese come locatari o comodatari, titolari di un diritto reale di godimento, soci di cooperative divise e indivise.
Al bonus ristrutturazioni è collegato il bonus mobili, che spetta a coloro che effettuano lavori di ristrutturazione edilizia ordinaria della propria casa e permette di avere una detrazione Irpef al 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) per l’arredamento di un immobile oggetto di ristrutturazione.
La novità 2024 del bonus mobili è la riduzione del tetto di spesa massimo previsto, passato da 8mila a 5mila euro. Il bonus mobili 2024 con un tetto di spesa ridotto a 5mila euro vale per l’acquisto di mobili e complementi di arredo, come cucine, tavoli, sedie, credenze, divani, letti, armadi, cassettiere, poltrone, ecc, ma anche per lampade e altri apparecchi di illuminazione complementi d’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Si può usufruire del bonus mobili anche per l’acquisto di grandi elettrodomestici, purchè dotati di etichetta energetica di classe A+ o superiore, A o superiore per i forni. Rientrano nei grandi elettrodomestici, come frigoriferi, lavatrici e asciugatrici, lavastoviglie, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, ventilatori elettrici.
Anche il sismabonbus resta tra i bonus per la casa disponibili nel 2024 e valido per la realizzazione di interventi nelle aree colpite da eventi sismici e per lavori riqualificazione antisismica su parti degli edifici o singole unità immobiliari e per l’acquisto di immobili antisismici.
Si tratta di un bonus decisamente vantaggioso, considerando che prevede detrazioni dal 50% all’85% in base al tipo di lavoro da effettuare, permettendo, dunque, l’acquisto di case anche a prezzi molto ridotti.
Tra i bonus edilizi ancora disponibili nel 2024 c’è anche l’ecobonus con due detrazioni, al 65% e al 50%. E’ possibile usufruire dell’ecobonus solo se si effettuano determinati tipi di lavori che migliorano l’efficientamento energetico di una casa.
Anche per quest’anno 2023, la detrazione al 65% dell’ecobonus vale per lavori come:
Possono usufruire dell’ecobonus per lavori di efficientamento energetico, beneficiando così di importanti detrazioni, ma solo per interventi di riqualificazione energetica effettuati su unità immobiliari ed edifici residenziali preesistenti, sia persone fisiche, società di persone, società di capitali, associazioni tra professionisti.
Vale ancora per il 2024 e fino anche a tutto il 2025 il bonus barriere architettoniche, decisamente molto vantaggioso e conveniente per chi deve effettuare lavori di eliminazione delle barriere architettoniche rispetto ad altri bonus edilizi disponibili, e che prevede importanti incentivi appunto per l’eliminazione di barriere architettoniche e l’istallazione degli impianti di automazione, come ascensori o montascale, necessari per eliminare i limiti per chi ha problemi deambulatori.
Il bonus barriere architettoniche 2024 prevede, infatti, una detrazione Irpef del 75% per lavori volti alla eliminazione di barriere architettoniche su diversi limiti di spesa previsti che sono di:
Dal primo gennaio 2024, il bonus barriere architettoniche vale solo per interventi specifici, come installazione e modifica di scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici e per interventi diversi da questi appena riportati non sussistono le agevolazioni previste dal bonus barriere architettoniche.
L’Agenzia delle Entrate ha sottolineato come l’agevolazione valga solo per lavori direttamente collegati all’abbattimento delle barriere architettoniche, per assicurare l’uso mirato delle risorse, senza sprechi e sperperi.
Sono stati esclusi dal bonus anche alcuni lavori prima previsti come installa di sistemi di automatismi per tapparelle, porte, persiane automatiche, imposte. Inoltre, la stessa Agenzia delle Entrate ha anche chiarito che i lavori sono agevolabili, quando eseguiti in condomini, anche se nell’edificio non sono presenti persone disabili o over 65.
La grande convenienza del bonus barriere architettoniche 2024 rispetto ad altre agevolazioni edilizie è che ancora per quest’anno valgono sconto in fattura e cessione del credito, cancellata per tutti gli altri bonus edilizi.
Altro bonus per la casa confermato per il 2024 e decisamente vantaggioso per la realizzazione di specifici lavori in casa è il bonus giardini: prevede una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per lavori di sistemazione e miglioramento di spazi verdi e giardini, viene ripartito in dieci quote annuali di pari importo, su un importo massimo di 5.000 euro per lavori su unità immobiliare a uso abitativo, per cui che la detrazione massima che si può ottenere è di 1.800 euro (36% di 5.000) per immobile e vale per lavori come realizzazione di coperture a verde e giardini pensili, realizzazione di impianti di irrigazione e di pozzi, sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi, grandi potature, riqualificazione di prati, spese di progettazione e manutenzione relative all'esecuzione dei precedenti interventi e fornitura di pianti e arbusti.
Cambia, diventando meno conveniente decisamente, il superbonus 110% quest’anno 2024 ridotto ancora dal 90% al 70%. In realtà, il superbonus 100%-70% è stato del tutto cancellato per villette e unità autonome e al 70% vale solo per i condomini.
L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n.13/E/2023, ha spiegato che, esauritosi il superbonus al 110%, i contribuenti possono passare ad altri bonus edilizi, come ecobonus, o sismabonus, secondo le norme previste.
Stando a quanto approvato dal governo, chi ha iniziato o inizia i lavori relativi al superbonus edilizio dal primo gennaio 2024 può usufruire, invece, della detrazione ridotta al 70% solo per i condomini, perché per case singole e villette non c’è più possibilità di usufruire del superbonus al 70%.
Dunque, da gennaio 2024, per case singole e villette non vale più il superbonus 110%-70% anche se è stato realizzato almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022, per cui il bonus 110% valeva per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 e anche se si erano iniziati i lavori dal primo luglio 2023 o erano stati presentati i titoli abilitativi a partire da questa data anche se ha completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre. Anche in questo caso il diritto al superbonus 110% valeva fino a fine dicembre 2023.
Dal primo gennaio 2024, per lavori di efficientamento energetico su case singole e villette non sussiste più, dunque, la possibilità di usufruire del superbonus 110% e si può avere accesso esclusivamente all’ecobonus per lavori di efficientamento energetico.
Eco-sismabonus 2024
Altro bonus edilizio disponibile nel 2024 e decisamente più conveniente di ecobonus e bonus ristrutturazioni per la realizzazione di specifici interventi in casa è l’eco-sismabonus. Si tratta di una agevolazione edilizia che prevede una detrazione variabile tra 80% e 85% da ripartire in dieci anni a seconda del miglioramento delle classi di rischio sismico entro un tetto massimo di spesa di 136mila euro.
Anche in questo caso non vale più la cessione del credito ma sfruttabile solo in detrazione. Con l’eco-sismabonus, che combinazione ecobonus e sismabonus, i vantaggi derivano dal fatto che si può arrivare ad una detrazione fino all’85% su un massimo di 136mila euro.
Considerando, per esempio, un eventuale caso di lavori da effettuare per una spesa complessiva di 80mila euro, bisognerebbe sottrarre 40mila euro per il bonus ristrutturazione (50% dell’importo), fino a 60mila euro se si tratta di ecobonus e fino a 68mila se i lavori combinano interventi di risparmio energetico e di consolidamento sismico, è chiaro che l’eco-sismabonus risulta più conveniente.