In Italia, l'implementazione della settimana corta ancora in fase sperimentale e prevalentemente associata a iniziative aziendali o a clausole specifiche nei contratti aziendali.
La settimana corta lavorativa di quattro giorni sta prendendo piede anche nel contesto italiano. Un numero crescente di imprese sta adottando questa modalità di lavoro flessibile per accrescere la propria attrattività come datore di lavoro. Questo approccio innovativo mira a facilitare un work-life balance più efficace tra gli impegni professionali e la sfera personale, mentre ottimizza l'utilizzo degli spazi aziendali in periodi specifici.
Sono soprattutto le imprese di dimensioni considerevoli, talvolta multinazionali, a essere propense a introdurre questa trasformazione nel modello lavorativo. La tendenza è spesso catalizzata dal confronto con modelli adottati all'estero. In nazioni come Belgio, Spagna, Islanda e Regno Unito, la settimana lavorativa ridotta è già ampiamente implementata e, in alcuni casi, agevolata dalla normativa vigente.
In Italia, l'implementazione della settimana corta lavorativa nel 2025 è ancora in fase di espansione e prevalentemente associata a iniziative aziendali o a clausole specifiche nei contratti collettivi.
Nel panorama lavorativo italiano del 2025, diverse aziende hanno deciso di implementare modelli di settimana lavorativa di 4 giorni. Ciascuna ha sviluppato un proprio approccio, adattando il concetto alle proprie esigenze organizzative. Ecco un elenco dettagliato delle principali realtà che offrono questa opportunità ai propri dipendenti:
Awin Italia, la divisione nazionale di un network globale nel settore del marketing affiliato, ha implementato un approccio consolidato a livello mondiale a partire dal 2025. La politica aziendale concede una giornata libera o due mezze giornate ogni settimana ai dipendenti. Questa regolamentazione, combinata con la pratica del lavoro agile, ha consentito alla divisione italiana di ottimizzare le proprie attività nei mesi estivi, con il personale che continua a lavorare in modalità remota.
L'adozione della settimana lavorativa ridotta in Awin Italia rappresenta un caso di studio interessante poiché mantiene invariata la retribuzione. Emergono tuttavia alcune sfide organizzative, tra cui:
Questo modello rappresenta un'innovazione significativa nel settore bancario italiano, tradizionalmente più conservatore nell'adozione di nuove pratiche lavorative. Per il 2025, Banca Intesa ha ulteriormente ampliato questa opportunità, permettendo ai dipendenti di scegliere quali giorni dedicare al riposo, creando così un sistema personalizzabile che si adatta alle esigenze individuali.
Lamborghini ha implementato con successo la sperimentazione della settimana lavorativa di quattro giorni, rappresentando un caso emblematico nel settore manifatturiero di lusso. Le principali disposizioni dell'accordo prevedono:
Per 20 settimane all'anno, i dipendenti degli stabilimenti Luxottica sono impegnati in un regime lavorativo di quattro giorni, mantenendo al contempo un salario invariato. Questo accordo coinvolge tutti i lavoratori presenti negli stabilimenti di Agordo, Sedico, Cencenighe Agordino, Pederobba, Lauriano (Torino) e Rovereto (Trento), complessivamente circa 20.000 dipendenti.
Il modello Luxottica è particolarmente interessante perché adotta un approccio stagionale alla settimana corta, permettendo all'azienda di adattare la forza lavoro alle variazioni della domanda durante l'anno. Nel 2025, Luxottica ha esteso questo programma, includendo un sistema di rotazione che garantisce equità tra i dipendenti e continuità operativa.
Toyota Material Handling, con una forza lavoro di 700 dipendenti nella regione bolognese, ha adottato un regime di turni di sette ore compensati come se fossero di otto. Questa iniziativa è stata attuata attraverso un accordo di secondo livello, mirato a conciliare l'aumento della produzione con l'utilizzo efficiente delle risorse nello stesso impianto aziendale.
L'approccio di Toyota dimostra come sia possibile implementare forme di riduzione dell'orario lavorativo anche senza necessariamente ridurre i giorni lavorativi, ma comprimendo le ore giornaliere. Questo modello si è rivelato particolarmente efficace per il 2025, con l'azienda che ha registrato un incremento della produttività del 15% rispetto agli anni precedenti.
Tria, azienda italiana operante nel settore tecnologico, ha introdotto nel 2025 un modello di settimana lavorativa compressa. I dipendenti lavorano 36 ore settimanali distribuite su quattro giorni, con la possibilità di scegliere il venerdì o il lunedì come giorno libero.
Questo approccio dimostra come anche le PMI italiane stiano abbracciando il cambiamento, adattando i modelli di lavoro flessibile alle proprie dimensioni e necessità. Il caso Tria è significativo poiché dimostra che non solo le grandi multinazionali possono implementare con successo la settimana corta.
L'implementazione della settimana lavorativa di quattro giorni nelle aziende italiane ha portato numerosi benefici documentati nel 2025:
Le aziende che hanno adottato la settimana corta hanno registrato significativi miglioramenti nel benessere psicofisico dei dipendenti. Secondo uno studio condotto dall'Università Bocconi nel 2025, le aziende con settimana di quattro giorni hanno riportato:
Nel competitivo mercato del lavoro del 2025, offrire una settimana lavorativa ridotta si è rivelato un potente strumento di attrazione dei talenti. Le aziende che hanno implementato questo modello hanno riscontrato:
Un aspetto spesso sottovalutato della settimana lavorativa di quattro giorni riguarda i benefici ambientali e la riduzione dei costi operativi:
Nonostante i numerosi vantaggi, l'implementazione della settimana lavorativa ridotta presenta alcune sfide significative per le aziende italiane nel 2025:
Il passaggio a un modello di lavoro compresso in quattro giorni richiede un profondo ripensamento dei processi organizzativi e un cambiamento culturale:
Nel contesto italiano, l'implementazione della settimana di quattro giorni deve confrontarsi con un quadro normativo e contrattuale complesso:
Guardando oltre il 2025, le prospettive per l'adozione della settimana lavorativa di quattro giorni in Italia appaiono promettenti, seppur con alcune specificità:
Se inizialmente la settimana corta è stata adottata principalmente da aziende tecnologiche e manifatturiere avanzate, si prevede un'espansione a nuovi settori:
L'esperienza delle aziende pioniere ha portato all'emergere di diversi modelli di settimana lavorativa ridotta, ciascuno adattato a specifiche esigenze: