Come sapere quanti giorni di ferie enticipate non ancora maturate si possono prendere con leggi e CCNL in vigore nel 2025. Il calcolo, con esempi, la procedura di richiesta e come cambia lo stipendio
Sono numerosi i dipendenti che, non avendo periodi di riposo da fruire oppure avendo già utilizzato quelli a disposizione, valutano la possibilità di chiedere un'anticipazione dei giorni di vacanza.
Vediamo meglio in questo articolo alcuni aspetti fondamentali e più specificatamente:
In estrema sintesi, al netto di particolarità, a ciascun lavoratore dipendente spettano quattro settimane di astensione retribuita, così suddivise:
In questo contesto ben codificato, i lavoratori possono richiedere un anticipo delle ferie non ancora maturate. È importante sottolineare che non si tratta di un diritto automatico, poiché spetta sempre al datore di lavoro, sulla base delle esigenze organizzative interne, concedere o meno l'autorizzazione.
Nel 2025, sebbene non esista un limite normativo specifico al numero di giorni che si possono anticipare, generalmente il tetto massimo è rappresentato dal totale delle ferie che il lavoratore maturerebbe fino alla fine del rapporto di lavoro previsto. Per i contratti a tempo indeterminato, solitamente le aziende tendono a limitare l'anticipo a quanto il dipendente maturerebbe entro la fine dell'anno solare.
Nella pratica, molte aziende consentono l'anticipo di un massimo di 10-15 giorni di ferie non ancora maturate, ma questa quantità può variare significativamente in base a:
In media, ciascun lavoratore accumula circa 2,5 giorni di ferie al mese (per un totale di 30 giorni annui in un contratto full-time). Dal punto di vista strettamente economico, il lavoratore non subisce alcuna trattenuta immediata in busta paga, ma il debito viene compensato con i ratei ferie che matura successivamente.
Per il 2025, le buste paga elettroniche di molte aziende includeranno una sezione dedicata proprio al monitoraggio del saldo ferie, con chiara indicazione di:
Essendo un diritto irrinunciabile, concepito per il recupero psico-fisico del dipendente e da cui quindi non si può prescindere, le ferie devono essere obbligatoriamente concesse dal datore di lavoro. Tuttavia, questo non significa che il lavoratore possa decidere unilateralmente quando fruirne.
Per il 2025, la procedura standard per richiedere giorni di ferie in anticipo prevede generalmente questi passaggi:
Esistono alcune situazioni specifiche in cui la gestione delle ferie anticipate richiede particolare attenzione:
Un aspetto cruciale da considerare per il 2025 riguarda cosa accade se il rapporto di lavoro termina quando il lavoratore ha un saldo negativo di ferie (ha cioè usufruito di più giorni rispetto a quelli maturati). In questo caso, il datore di lavoro può generalmente trattenere dalle ultime spettanze l'equivalente economico delle ferie godute ma non maturate.
Per esempio, se un dipendente ha utilizzato 10 giorni di ferie in anticipo e lascia l'azienda avendo maturato solo 5 giorni, il valore economico dei 5 giorni "in debito" potrà essere detratto dalla liquidazione finale.
L'alternativa alla maturazione delle ferie non può essere la loro monetizzazione, a meno che non ci siano di mezzo contratti a tempo determinato con durata inferiore a un anno oppure una interruzione definitiva del rapporto di lavoro.
Per il 2025, resta valido il principio per cui le ferie sono un diritto indisponibile finalizzato al recupero psicofisico e non possono essere "vendute" in cambio di compenso economico durante il rapporto di lavoro.
Nel 2025, i diversi Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro presentano variazioni significative nella gestione delle ferie anticipate: