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Incentivi biogas 2024, chi e come può fare domanda in agricoltura? Requisiti, importi, per cosa si possono usare, tempistiche

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Domanda per incentivi biogas

Le disposizioni adottate convergono verso un unico fine: potenziare l'economia circolare orientata al riutilizzo al fine di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.

Dopo l'annuncio recente del ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica sull'approvazione di un intervento di quasi 200 milioni di euro per la modernizzazione e l'efficientamento del sistema agricolo, è stato emanato un decreto a sostegno delle pratiche ecologiche nella produzione di biogas.

Il decreto prevede uno stanziamento di 193 milioni di euro, il quale implementa una delle linee di investimento delineate nella Missione 2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza,"Sviluppo del biometano secondo criteri per promuovere l'economia circolare". Ecco i dettagli:

  • Chi e come può fare domanda per incentivi biogas 2024
  • Incentivi biogas 2024: requisiti, importi e tempistiche

Chi e come può fare domanda per incentivi biogas 2024

Le disposizioni adottate convergono verso un unico fine: potenziare l'economia circolare orientata al riutilizzo al fine di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti a livello europeo. Il Governo, mediante il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, mira ad aumentare la capacità di produzione di biometano da fonti rinnovabili destinate alla rete del gas naturale, stimando un incremento di circa 2,3-2,5 miliardi di metri cubi.

Il decreto punta a finanziare gli interventi di economia circolare condotti dalle imprese agricole al fine di promuovere pratiche ecologiche durante la produzione di biogas. Questi interventi comprendono la sostituzione di trattori agricoli obsoleti e altamente inquinanti con mezzi più efficienti, equipaggiati con strumenti per l'agricoltura di precisione e alimentati esclusivamente a biometano. Inoltre, il decreto supporta gli investimenti diretti a migliorare l'efficienza energetica degli impianti per la produzione di biogas, per i quali le aziende agricole proprietarie non hanno usufruito di incentivi per la conversione alla produzione di biometano.

Il nuovo decreto sulle Pratiche Agricole disciplina diverse misure definite dalla linea di intervento 1.4 della Missione M2C2 del Piano di Ripresa. Gli obiettivi includono l'ottimizzazione degli impianti esistenti per la produzione di biogas agricolo, la promozione di pratiche ecologiche durante la fase di produzione del biogas per ridurre l'uso di fertilizzanti sintetici e la sostituzione di veicoli meccanici obsoleti ed inefficienti con veicoli alimentati a biometano.

Il decreto prevede un contributo in conto capitale, pari al massimo del 65% delle spese di investimento e fino a un limite di seicento mila euro. Questa misura è destinata alle imprese e ai progetti, con particolare attenzione a quelli situati nel Mezzogiorno, ai quali è riservato il 40% delle risorse disponibili, corrispondenti a 77,2 milioni di euro.

Incentivi biogas 2024: requisiti, importi e tempistiche

La maggior parte dei finanziamenti, pari a 124 milioni di euro, sarà destinata all'ottimizzazione dell'efficienza degli impianti di biogas preesistenti che non possono essere convertiti in impianti di produzione di biometano. Allo stesso modo, 54 milioni di euro saranno assegnati per sostenere interventi finalizzati all'acquisizione di macchinari per una distribuzione efficiente del fertilizzante organico. Queste risorse potranno anche essere impiegate per la creazione di consorzi finalizzati al trattamento centralizzato del digestato.

Un'altra parte del finanziamento, pari a 15 milioni di euro, sarà destinata alla sostituzione di vecchi trattori con mezzi più efficienti, dotati di attrezzature per l'agricoltura di precisione e alimentati esclusivamente a biometano. Gli imprenditori agricoli con sede principale in Italia o prevalentemente attivi sul territorio italiano avranno accesso agli incentivi. Gli investimenti dovranno essere effettuati entro il 30 giugno 2026, partendo dalla data di presentazione della domanda di accesso ai finanziamenti.

Questo incentivo prevede un contributo in conto capitale, fino al 65% delle spese ammissibili, con un limite massimo di 600 mila euro per impresa e per singolo progetto di investimento. Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha stanziato complessivamente 193 milioni di euro, di cui il 40% destinato al Sud, corrispondente a 77,2 milioni di euro, mentre il restante 60% sarà destinato alle regioni del centro-nord.

La selezione degli interventi avverrà attraverso procedure competitive pubbliche, con almeno una procedura all'anno tra il 2024 e il 2026. Successivamente, un decreto del Mase, su proposta del Gestore dei servizi energetici stabilirà le regole operative per l'accesso ai finanziamenti entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto.

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