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Investimenti e patrimonio: come viene gestito dai 20enni e dai 40enni italiani e le principali differenze

di Marcello Tansini pubblicato il
gestione investimenti e patrimonio 20enn

L’articolo esamina come i 20enni e i 40enni italiani affrontano la gestione di investimenti e patrimonio, tra passaggi generazionali, nuove strategie, impatti fiscali e opportunitŕ di formazione e innovazione.

In Italia, la gestione della ricchezza personale sta evolvendo rapidamente, riflettendo le profonde differenze culturali e socioeconomiche tra fasce d’età. Le abitudini di investimento dei ventenni e dei quarantenni sono plasmate da background formativi, digitalizzazione e scenari economici differenti. La transizione verso una società più digitale, l’accesso alle informazioni finanziarie e l’influenza dei nuovi strumenti tecnologici hanno portato Millennial e Gen Z a distinguersi per approcci, priorità e aspettative rispetto ai loro "colleghi" più adulti. Analizzare come cambia la gestione della ricchezza per Millennial e Gen Z in confronto agli over 40, consente di comprendere non solo i trend emergenti, ma anche le implicazioni per la crescita e la sostenibilità patrimoniale delle famiglie italiane. 

Strategie di investimento e gestione patrimoniale: differenze tra giovani e over 40

Le strategie di gestione degli asset finanziari presentano marcate differenze tra i ventenni, generalmente identificati con la Gen Z, e i quarantenni, rappresentativi dei Millennial o della generazione precedente. I più giovani dimostrano una forte propensione verso la diversificazione degli investimenti e una maggiore apertura verso asset class innovative, come start-up, fondi di venture capital e strumenti ESG (Environmental, Social and Governance).

Caratteristiche Under 30 Over 40
Propensione al rischio Alta Moderata
Tipologia di investimenti Titoli digitali, startup, ESG Immobili, obbligazioni, fondi comuni
Orizzonte temporale Lungo termine Medio-lungo termine
Coinvolgimento familiare Collaborativo Tradizionale
Formazione finanziaria Digitale, autodidatta Esperienziale, consulenziale

Il ricorso a piattaforme digitali per la gestione diretta degli investimenti, l’attenzione alla sostenibilità e l’importanza attribuita all’aggiornamento costante sono dietro l’approccio dinamico delle nuove generazioni. I quarantenni e oltre, invece, conservano una preferenza per asset più stabili e una gestione patrimoniale più prudente, privilegiando strumenti tradizionali, consulenze professionali e scelte orientate alla tutela del capitale.

Altro elemento distintivo è il livello di consapevolezza: oggi, circa il 70% dei giovani coinvolti nelle aziende familiari possiede una conoscenza approfondita del valore e dell’approccio agli investimenti del proprio nucleo, dimostrando un coinvolgimento crescente sia nelle decisioni operative sia nelle strategie a lungo termine, condizionando così anche le scelte degli over 40.

Il passaggio generazionale nelle aziende familiari: nuovi ruoli e prospettive dei giovani

Il progressivo trasferimento di responsabilità e ricchezza dalle generazioni più mature a quelle più giovani nelle aziende familiari rappresenta un processo strategico che sta riscontrando maggiore attenzione negli ultimi anni. Nonostante la presenza degli under 40 nei consigli di amministrazione sia ancora contenuta, con una media del 5%, i segnali di crescita sono evidenti. Le imprese a carattere familiare in Italia, che rappresentano oltre un quinto del PIL nazionale e coinvolgono più di 2 milioni di occupati, stanno evolvendo nella governance, favorendo l'integrazione di giovani con elevati livelli di istruzione e spesso esperienze maturate anche all’estero.

  • La quota di capitale controllata dalla NextGen si attesta attorno all’11%, un dato in miglioramento, seppur con ampi margini di crescita.
  • Nel percorso di transizione, le famiglie stanno avviando piani formali e informali per favorire la presenza dei giovani nei board e nella proprietà.
  • I percorsi di formazione imprenditoriale, la revisione degli accordi di successione e una maggiore apertura a consulenti esterni rappresentano strategie che stanno favorendo il ricambio generazionale.
L’inserimento di figure con visione internazionale e digitale è percepito sempre più come leva di competitività e continuità aziendale. La fiducia riposta nella NextGen si concretizza nella prospettiva, condivisa dall’80% delle famiglie imprenditoriali, di affidare la proprietà, la governance e la gestione ai giovani, che si preparano a svolgere un ruolo attivo nell’innovazione e nella tutela del patrimonio di famiglia. Questa evoluzione segnala un cambiamento culturale, in cui l’esperienza dei senior si coniuga con le competenze e le nuove idee delle nuove generazioni.

Innovazione, formazione e coinvolgimento nelle decisioni finanziarie: le opportunità per la NextGen

L’evoluzione digitale e la crescente complessità dei mercati impongono un’attenzione specifica alla formazione finanziaria e all’innovazione nei processi decisionali, soprattutto per la NextGen. Le imprese familiari stanno rafforzando il coinvolgimento dei giovani attraverso percorsi educativi, esperienze in contesti internazionali e progetti formativi molto specializzati.

  • Molte aziende hanno introdotto regole strutturate per l’accesso dei giovani ai ruoli di governance.
  • È in aumento il ricorso a board misti, con presenze di figure esterne e di esperti di digital transformation, per favorire la diversità di vedute e la capacità di risposta alle sfide del mercato.
  • L’attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale influenza le decisioni d’investimento e le strategie imprenditoriali messe in campo dalle nuove generazioni.
La diffusione di una cultura della formazione continua non solo accresce la preparazione dei giovani, ma fornisce anche strumenti concreti per affrontare la crescente volatilità e la necessità di decisioni tempestive. L’approccio più partecipativo alla gestione della ricchezza si traduce in una maggiore trasparenza e nella condivisione delle informazioni con tutte le generazioni coinvolte, accelerando così il passaggio di competenze e rafforzando la fiducia nell’operato della NextGen.