Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2022-2024 per gli enti locali segna un significativo punto di svolta nell’organizzazione del lavoro per il settore pubblico. Oltre agli attesi aumenti retributivi e alle innovazioni sull’orario, particolare attenzione è stata dedicata al tema delle ferie dei dipendenti statali. Il quadro normativo, ridefinito dall’accordo siglato all’ARAN dopo un intenso confronto con le organizzazioni sindacali, incide sia sulle modalità di fruizione che sulle tutele annesse al diritto al riposo annuale. In particolare, emergono misure mirate a migliorare l’equilibrio tra vita personale e professionale, nonché strumenti flessibili e innovativi come la fruizione a ore e la cessione solidale dei giorni non goduti.
Cosa prevede la normativa generale sulle ferie nel pubblico impiego
La disciplina delle ferie a lavoro per i dipendenti pubblici, tra cui il personale degli enti locali, trova fondamento nel Testo Unico sul pubblico impiego e nelle disposizioni contrattuali. Ogni lavoratore ha diritto annualmente a un periodo di riposo retribuito che, secondo la normativa, non può essere sostituito da indennità per mancata fruizione se non nei casi tassativamente previsti.
La durata delle ferie varia in base all’anzianità di servizio e all’inquadramento. Generalmente, si riconoscono almeno 28 giorni lavorativi di ferie all’anno, ai quali si aggiungono eventualmente ulteriori giorni per anzianità superiore a tre anni, tipicamente portando a 32 giorni per i dipendenti con maggiore esperienza. Inoltre:
- Non è consentito il godimento frazionato inferiore a una giornata (salvo diversa previsione contrattuale), salvo nei casi di fruizione a ore previsti dalla contrattazione.
- Le ferie devono essere normalmente fruite nel corso dell’anno di maturazione, con possibilità di differimento al primo semestre dell’anno successivo solo per motivate esigenze di servizio o personali debitamente autorizzate.
- L’amministrazione è tenuta a programmare le assenze per ferie compatibilmente con le esigenze organizzative, garantendo comunque il rispetto delle esigenze personali dei lavoratori laddove possibile.
- La monetizzazione delle ferie non godute è ammessa esclusivamente alla cessazione del rapporto di lavoro ed entro limiti ben precisi, vietata in caso di trasferimento, mobilità interna o altri eventi che non comportino l’estinzione definitiva del rapporto.
| Periodo di diritto alle ferie |
Dipendenti con meno di 3 anni di anzianità |
30 giorni |
| |
Dipendenti con oltre 3 anni di anzianità |
32 giorni |
Completano la tutela normativa diverse disposizioni di legge e prassi amministrative: la sospensione delle ferie per malattia superiore a tre giorni, le modalità per la fruizione differita e le regole sull’interruzione del periodo di riposo per particolari esigenze sopravvenute.
Le principali novità sulle ferie introdotte dal rinnovo del CCNL Enti Locali 2022-2024
L’ultimo rinnovo del CCNL Enti Locali ha introdotto rilevanti modifiche che rispondono sia alla necessità di maggiore flessibilità sia alla gestione dei nuovi scenari socio-professionali. Una delle principali innovazioni riguarda la possibilità di fruizione delle ferie a ore, sperimentale e improntata alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che permette ai dipendenti di gestire il proprio riposo annuale in modo più aderente alle esigenze individuali e familiari. Le modifiche previste riguardano soprattutto:
- Introduzione delle ferie a ore: la possibilità di utilizzare parte delle ferie maturate anche in blocchi orari, non più solo in giornate intere, consente una gestione più flessibile dell’orario di lavoro, particolarmente utile in presenza di esigenze di cura, visite mediche o situazioni familiari complesse.
- Ferie solidali: il nuovo contratto recepisce la disciplina della cessione volontaria delle ferie tra colleghi, per sostenere lavoratori che affrontano gravi difficoltà personali o familiari, nel rispetto delle disposizioni nazionali ed europee.
- Aumento del monte ore per permessi retribuiti: in particolare per i lavoratori over 60, l’accordo prevede due ore annue aggiuntive per l’espletamento di visite, terapie o prestazioni specialistiche, rispondendo così alle esigenze di una forza lavoro sempre più senior.
- Nuove tutele in caso di assenze prolungate o patologie: viene ribadito che nei casi di malattia di lunga durata, il periodo di ferie non si riduce e la sospensione automatica avviene per periodi di malattia superiori a tre giorni consecutivi.
Il rinnovo, inoltre, rafforza il principio della volontarietà nella programmazione delle ferie, con particolare riguardo ai lavoratori impegnati in turni o con responsabilità familiari, e indica la strada per una transizione verso modelli di pubblica amministrazione più attenti alle esigenze personali e al benessere del personale.
Gestione delle ferie: pianificazione, monetizzazione e sospensione per malattia
La gestione delle ferie nei nuovi assetti contrattuali è orientata alla massima trasparenza e responsabilità condivisa. Gli uffici preposti sono chiamati a predisporre piani annuali che facilitino la fruizione dei periodi di riposo, sentendo le esigenze operative ma senza sacrificare i diritti dei lavoratori. Si devono, dunque, prevedere:
- Pianificazione: la programmazione avviene di regola all’inizio dell’anno, con la possibilità di variazioni in presenza di motivazioni personali documentate; le ferie vanno generalmente godute nell’anno di maturazione, ma è consentito il rinvio con un limite massimo al primo semestre successivo.
- Monetizzazione delle ferie: le ferie non fruite possono essere monetizzate solo in caso di cessazione definitiva del rapporto di lavoro, secondo quanto previsto dalla normativa e limitatamente ai giorni non goduti per cause indipendenti dalla volontà del lavoratore.
- Sospensione per malattia: in caso di sopravvenienza di malattia superiore a tre giorni, il periodo di assenza viene sottratto dalle ferie e riprogrammato. Non sono conteggiati come ferie i giorni di assenza per patologie gravi che necessitino terapie salvavita, secondo la disciplina vigente.
Ferie e tutela dei lavoratori senior dopo il rinnovo contrattuale
L’attenzione per i
lavoratori con maggiore anzianità di servizio è una delle caratteristiche più distintive dell’ultima tornata contrattuale. L’age management viene rafforzato con la previsione di iniziative specifiche che facilitano sia la permanenza dei lavoratori senior nel settore pubblico sia la trasmissione delle competenze.
- Permessi aggiuntivi per visite mediche: per gli over 60 l’accordo garantisce la possibilità di usufruire di due ore in più per esigenze sanitarie e diagnostiche, senza decurtazioni e con pieno riconoscimento retributivo.
- Valorizzazione delle esperienze: le amministrazioni sono chiamate a promuovere programmi di mentoring tra personale esperto e nuovi assunti, sostenendo l’interscambio generazionale e favorendo l’aggiornamento continuo anche su temi digitali e innovativi.
- Flessibilità organizzativa: vengono introdotti strumenti per rendere meno gravosi i turni e le modalità di lavoro per i senior, prevenendo rischi di stress e favorendo una più lunga e soddisfacente permanenza in servizio.
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