Cos'č e come funziona l'Ires premiale 2025 per le imprese e quando se ne puņ usufruire: i vantaggi previsti
L’IRES premiale 2025 rappresenta una novità di rilievo nel panorama delle agevolazioni fiscali in Italia, introdotta dalla Manovra Finanziaria 2025 per stimolare investimenti e incremento occupazionale nelle imprese.
La misura dispone per il solo periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2024 una riduzione dell’aliquota ordinaria dal 24% al 20% a condizione, però, di rispettare specifiche condizioni e requisiti.
L’IRES premiale consiste nella riduzione temporanea dell’aliquota sull’imposta sui redditi delle società, destinata alle aziende che si vincolano a una serie di condizioni strategiche, per favorire investimenti in tecnologie avanzate e nel capitale umano, rafforzando la struttura patrimoniale delle imprese che lasciano una significativa quota di utili in azienda. Beneficiarie della misura sono:
Per usufruire dell’aliquota ridotta, devono essere soddisfatte specifiche condizioni, che sono:
È fondamentale, secondo quanto previsto, destinare almeno l’80% dell’utile di esercizio 2024 ad una riserva appositamente costituita e dedicata (spesso denominata "Riserva IRES premiale"). La quota accantonata deve rimanere iscritta a patrimonio netto fino al 31 dicembre 2026, senza possibilità di distribuzione (tranne per coperture di perdite o aumento di capitale sociale).
Con particolare attenzione alla destinazione della riserva, un eventuale utilizzo per finalità diverse dalla patrimonializzazione, come la distribuzione ai soci entro i termini vincolati, determina la perdita dell’agevolazione. L’importo minimo della riserva, per accedere allo sconto d’imposta, non può essere inferiore a 20.000 euro e, normalmente, solo il 20% dell’utile potrà essere distribuito liberamente.
Una condizione centrale per accedere all’IRES premiale consiste nella destinazione di parte dei fondi accantonati a investimenti in beni strumentali innovativi. Tali investimenti, effettuati tra il primo gennaio 2025 e il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa allo stesso anno (tipicamente entro il 31 ottobre 2026), devono rispettare una delle seguenti soglie:
Gli investimenti devono essere indirizzati a strutture produttive italiane, anche tramite locazione finanziaria. È richiesto che i beni acquisiti non siano ceduti, dismessi o delocalizzati per almeno cinque anni dall’acquisto, pena la decadenza dai benefici fiscali. L’inserimento di tecnologie all’avanguardia costituisce un vantaggio competitivo per le aziende orientate all’innovazione e alla sostenibilità.
Il rafforzamento occupazionale è un altro punto fondamentale da rispettare. Le imprese beneficiarie devono, infatti, garantire nel 2025 un incremento della forza lavoro a tempo indeterminato pari ad almeno l’1% rispetto al valore medio registrato nel 2024 (in ogni caso, almeno un nuovo assunto). Il rispetto di tale impegno va calcolato considerando il numero di dipendenti a tempo indeterminato a fine 2025 e raffrontando il dato con le medie antecedenti, includendo variazioni dovute a nuove assunzioni, stabilizzazioni contrattuali e/o decrementi interni di gruppo.
I Criteri specifici prevedono:
Reddito imponibile 2025 | IRES ordinaria (24%) | IRES premiale (20%) | Risparmio fiscale |
2.000.000 € | 480.000 € | 400.000 € | 80.000 € |