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Le migliori cantine e aziende di vini per e-commerce e servizi online nel 2024

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Servizi e-commerce vini

Analizzando l'andamento nel solo 2024 rispetto al 2024, Instagram si conferma come il social più utilizzato, mentre Facebook registra una diminuzione.

Dal 2024, il numero di nuovi follower è aumentato di oltre 3 milioni (2,3 milioni su Facebook e 960.000 su Instagram), con una progressiva selezione dei canali prioritari e dei formati. Durante questo periodo, si è registrato un miglioramento dell'esperienza utente sui siti, un maggior impegno nella cura dei contenuti e una crescente presenza di e-commerce proprietari. I progetti 4.0 e i risultati ottenuti nell'autosufficienza energetica hanno mostrato positivi sviluppi. La comunicazione focalizzata su food pairing (abbinamenti vino-cibo), ESG e territorio ha evidenziato una significativa crescita.

Analizzando l'andamento nel solo 2024 rispetto al 2024, Instagram si conferma come il social più utilizzato, mentre Facebook registra una diminuzione. LinkedIn si distingue come il canale con la maggiore crescita, evidenziando un aumento del 260% dei follower in aggregato. Questi sono i risultati chiave emersi dalla ricerca Il gusto digitale del vino italiano 2024, edizione n. 10, condotta da Omnicom PR Group Italia. L'analisi si è concentrata sulla presenza online e sulle attività delle prime 25 aziende vinicole italiane per fatturato, secondo l'indagine Mediobanca 2024. Omnicom PR Group Italia è una società di consulenza strategica in comunicazione con oltre 80 uffici in 30 Paesi.

  • Migliori vini e cantine per servizi online
  • Servizi e-commerce vini ai raggi X

Migliori vini e cantine per servizi online

La classifica delle aziende vinicole, nel complesso, vede Mezzacorona al primo posto, seguita da Frescobaldi e Ruffino. Al terzo posto si colloca Tenute Piccini, seguita da Villa Sandi, Antinori, Santa Margherita, Terre Cevico e Caviro, formando la top 10.

La classifica continua con Cavit, Cantine Riunite & Civ, Cantina di Soave, Zonin, La Marca Vini e Spumanti, Cantine Ermes, Argea, Fratelli Martini, Schenk Italian Wineries, Collis Veneto Wine Group, Vivo Cantine, il gruppo Lunelli, Santero, Contri Spumanti ed Italian Wine Brands, valutati secondo vari parametri, tra cui canali social, followers, e-commerce, frequenza di aggiornamento, lingue, ecc.

LinkedIn è attualmente rappresentato da 20 cantine su 25, registrando un aumento aggregato dei follower superiore al 260% rispetto al 2024. Il social è utilizzato per presentare aziende e professionisti dietro al prodotto e per illustrare le iniziative avviate. Instagram continua a crescere rispetto agli altri social, con un aumento aggregato dei follower del 28% rispetto al 2024.

Oggi 20 aziende su 25 hanno un account ufficiale . Facebook, al contrario, registra una contrazione del -8% dei follower. YouTube è utilizzato da 19 aziende, mentre X da sole 10. Wikipedia è utilizzata da soli 9 produttori, risultando utile anche dal punto di vista della Serp. TikTok conta solo 5 aziende su 25 (rispetto alle 4 su 25 del 2024).

A dieci anni dalla prima edizion, l'approccio alla comunicazione delle cantine sui canali social è cambiato. Se in passato si privilegiavano contenuti mirati alla vendita del prodotto e con una frequenza di aggiornamento non programmata, ora si passa a una comunicazione che abbraccia tematiche non limitate al solo prodotto finale, ma che coinvolgono anche tutto ciò che lo circonda, come il territorio, i dipendenti e la sostenibilità.

Anche la frequenza di aggiornamento si organizza in modo più strutturato, guidata da rubriche o sezioni del sito specifiche, con contenuti organizzati attraverso piani editoriali.

Servizi e-commerce vini ai raggi X

Nel 2024, dopo l'aumento del numero di e-commerce proprietari nel 2024, si osserva una stabilizzazione con il mantenimento di 13 cantine su 25. L'esperienza utente risulta non particolarmente avanzata, focalizzandosi sulla presentazione dei prodotti e sulla gestione del processo di acquisto.

Emerge l'intenzione delle principali aziende del settore di guidare direttamente i consumatori attraverso tutte le diverse fasi della relazione tra marchio e persona. Nel 2024, solo 2 cantine su 25 disponevano di un e-commerce proprietario. Dopo anni influenzati dalle restrizioni legate alla pandemia, le aziende stanno sempre più preferendo esperienze in presenza, cercando di superare i confini tradizionali delle cantine per raggiungere un pubblico più vasto e diversificato.

In questo contesto, il 60% delle cantine analizzate, ovvero 15 su 25, offre diverse tipologie di esperienze in presenza, e la maggior parte di esse, pari al 56%, ritorna a proporre e prediligere esperienze locali. Oltre a quelle strettamente legate al mondo del vino, si notano iniziative aziendali che includono l'organizzazione di eventi e incontri al di là dell'ambito cantiniero.

Ad esempio, nel settore dell'educazione, si trovano esperienze volte ad avvicinare giovani studenti all'enologia o workshop sulle esperienze sensoriali. Nel campo della salute, si registrano serate di beneficenza a sostegno di ospedali e centri di cura, mentre nel settore dell'intrattenimento si promuovono tour musicali.

In un'ottica di ampliamento dell'audience, cambiano il tono della voce e l'approccio alla comunicazione, anche sui social media. Non si tratta più solo di vendere prodotti, ma di fornire informazioni ed educare la community riguardo al territorio di produzione, alle materie prime, ai valori e alle figure professionali legate al mondo del vino.

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