Affidabilità, problemi e guasti delle auto elettriche vengono analizzati dal Rapporto TUV 2026: metodologie, modelli più e meno affidabili, criticità tecniche e tendenze del mercato dell'usato.
L'affidabilità dei veicoli elettrici è da tempo oggetto di discussione tra automobilisti, esperti e costruttori. Il Rapporto TUV 2026 offre oggi un'analisi fondata su dati estesi, che consente di superare i pregiudizi verso questa tecnologia. Secondo il noto ente di certificazione TUV-SUD, le vetture a zero emissioni sono ormai in grado di eguagliare, e talvolta superare, le auto con motore termico per durabilità e frequenza di guasti.
La presenza di EV nelle ispezioni tecniche europee e il monitoraggio attento di componenti, problemi e affidabilità segnalano una progressiva maturazione del settore. Il rapporto di quest'anno si concentra su una selezione rappresentativa di modelli elettrici per analizzare i difetti tecnici, i punti di forza e le aree da migliorare, fornendo un quadro sui rischi e i vantaggi associati all'acquisto o all'uso quotidiano di questi veicoli.
L'analisi di affidabilità, che riguarda anche le auto usate, è basata su oltre 9,5 milioni di ispezioni tecniche periodiche (PTI) condotte annualmente su veicoli circolanti in Europa. Tali controlli valutano la presenza di guasti significativi (SF - Significant Faults), criteri che includono difetti tecnici ed elementi meccanici o elettronici con impatto sulla sicurezza e sulla funzionalità quotidiana. Nel 2026, la metodologia TUV ha incluso ben 18 modelli di auto elettriche, valutando ogni veicolo attraverso una griglia dettagliata suddivisa per età, percorrenza media, categoria (Mini, compatte, SUV, ecc.) e tipologia di difetto rilevato. L'affidabilità è determinata dal tasso percentuale di guasti riscontrati alle prime e successive verifiche, ponderato in base al chilometraggio e all'età dell'auto.
Le fonti dati provengono da banche dati ufficiali (come KBA - Ufficio federale tedesco per i veicoli a motore) e sono arricchite da report annuali, rafforzando i criteri di esperienza, trasparenza e affidabilità tipici degli standard europei.
Le classifiche risultanti sono state suddivise anche in fasce di età (ad es. due-tre anni), mostrando per ogni categoria i modelli con il minor tasso di guasti e quelli con tasso superiore alla media. Questo approccio consente di evidenziare non solo il progetto ingegneristico, ma anche l'impatto dell'uso reale, delle condizioni di manutenzione e delle evoluzioni tecnologiche.
La selezione dei modelli elettrici che si collocano tra i più affidabili del panorama europeo dimostra importanti progressi per questa tipologia di propulsione. In vetta si trovano nomi noti come Audi Q4 E-Tron, Mini Cooper SE e Renault Twingo Z.E., con tassi di guasti significativi estremamente contenuti già dopo i primi anni di utilizzo. La Fiat 500 E domina all'interno della categoria Mini con un'incidenza del 4,2% di SF dopo 26.000 chilometri, confermando che anche le citycar elettriche possono garantire una gestione affidabile nel tempo.
Il dato più rimarchevole proviene dall'Audi Q4 E-Tron, che nella fascia di età due-tre anni ha ottenuto un tasso di guasti significativi di appena il 4,0% su una percorrenza media di 42.000 km. Subito a ridosso, la Mini Cooper SE si attesta al 3,5% (27.000 km medi). La presenza nelle posizioni di vertice di modelli di fascia e dimensioni diverse, da utilitarie a crossover, riflette come la maturità progettuale e la qualità costruttiva siano ormai un tratto condiviso dagli EV moderni.
Anche la BMW i3 e la Renault Twingo Z.E. si distinguono per performance di alto livello. Risultano competitive anche in confronto ai migliori veicoli ibridi e termici, grazie anche a logiche di gestione della batteria e dei sistemi elettronici sempre più affidabili e testate sulle lunghe percorrenze.
La tabella seguente riassume i modelli EV più affidabili secondo il TUV Report:
|
Modello |
Tasso SF (%) |
Percorrenza Media (km) |
|
Audi Q4 E-Tron |
4,0 |
42.000 |
|
Mini Cooper SE |
3,5 |
27.000 |
|
Fiat 500 E |
4,2 |
26.000 |
|
Renault Twingo Z.E. |
~4,0 |
27.000 |
Questi risultati sottolineano quanto sia ormai possibile affidarsi a una mobilità a basso impatto ambientale, senza penalizzare la sicurezza o la longevità nel tempo.
L'analisi delle auto elettriche meno affidabili nel contesto del Rapporto TUV 2026 evidenzia la presenza di alcuni modelli che registrano tassi di guasti superiori alla media, anche dopo percorrenze elevate. In particolare, spicca la Tesla Model Y, che raggiunge il 17,3% di veicoli con guasti significativi appena dopo i primi due-tre anni di utilizzo - un valore che la posiziona in fondo alla classifica EV. Segue la Tesla Model 3 con il 13,1%. Nonostante entrambe abbiano evidenziato percorrenze medie ben oltre i 50.000 km, i dati confermano la necessità di un'attenta valutazione dei costi e delle implicazioni manutentive per questi veicoli sul mercato dell'usato.
Anche la Ford Mondeo (14,3% di SF) rientra tra i modelli con un'incidenza di difetti superiore, seppur non si tratti di un'elettrica pura ma del peggior risultato assoluto tra le compatte analizzate.
Ulteriori criticità sono state riscontrate su particolari componenti di alcune citycar elettriche e SUV: Peugeot 208 E mostra problemi ricorrenti ai dischi freno (2,7% di SF), mentre l'Opel Mokka raggiunge il 3,5% di guasti alle sospensioni dopo solo pochi anni di circolazione, evidenziando la maggiore sollecitazione strutturale dovuta al peso delle batterie.
L'approfondimento sui guasti ricorrenti mostra che la maggiore incidenza di problemi non interessa tanto il gruppo propulsore quanto le componenti accessorie e strutturali:
L'incremento dell'età e del chilometraggio dei veicoli continua a essere uno degli elementi principali che incidono sulla frequenza dei guasti, come rilevato anche dal Rapporto TUV 2026. Il dato segnalato dall'Ufficio federale tedesco indica che l'età media delle auto circolanti ha raggiunto i 10,6 anni. L'analisi delle ispezioni periodiche evidenzia come il rischio di guasti aumenti con il passare degli anni, ma sottolinea anche che le moderne tecnologie e l'elevato standard qualitativo di modelli recenti stanno limitando il deterioramento. Alcune citycar, come Fiat Panda, Opel Corsa e Toyota Aygo, dimostrano una resistenza notevole anche dopo decenni e percorrenze prossime ai 90.000 km.
Il segmento premium Mercedes evidenzia una particolare longevità: dopo oltre dieci anni e 170.000 km percorsi, i SUV della casa tedesca mantengono un tasso di guasti intorno al 14%. L'aspetto più rilevante è che i veicoli ben progettati e sottoposti a regolare manutenzione