Raggiunge la 60esima edizione, Car of The Year 2026, una delle manifestazioni per le auto più importanti a livello mondiale, se non la più importante. Vediamo le 30 auto finaliste nominate con relative caratteristiche e prezzi e le prossime tappe verso la proclamazione dell'auto vincitrice assoluta.
Car of the Year 2026, giunta al settantesimo anno, rappresenta uno degli eventi di maggiore prestigio nel panorama automotive del continente, coinvolgendo costruttori, appassionati e addetti ai lavori in una competizione che da decenni sancisce quale nuova vettura meglio incarna le evoluzioni del settore.
Questa celebrazione dell’innovazione tecnologica si conferma, ancora una volta, come cartina di tornasole delle tendenze in atto: dalla transizione elettrica ai nuovi sistemi di sicurezza.
I modelli candidati devono essere veicoli del tutto nuovi e lanciati sul mercato europeo entro il 2025. Restyling, semplici aggiornamenti di motorizzazione, oppure varianti di carrozzeria di modelli preesistenti non saranno ammessi alla selezione.
La procedura prevede tappe ben definite:
La presenza di brand cinesi è ormai evidente: otto rappresentanti, cifra superiore sia a quella dei giapponesi sia dei coreani.
Stellantis spicca con ben sette candidature, mentre il gruppo Volkswagen piazza quattro modelli, quasi tutta la gamma Audi di ultima generazione.
L’equilibrio tra consolidamento dei conglomerati storici e ascesa di nuovi player internazionali si declina in termini precisi: Stellantis guida la graduatoria con la più alta rappresentanza, confermando il presidio nei diversi segmenti urbani e famigliari.
Il gruppo Volkswagen mantiene una posizione competitiva, mentre BMW punta su una sola proposta della gamma Mini, evidenziando una strategia selettiva.
Marchi emergenti, in particolare dalla Cina, stanno ampliando la propria influenza: le vetture BYD e Zeekr indicano l’intenzione di accrescere la quota di mercato europea, specialmente nell’ambito elettrico e ibrido plug-in.
In estrema sintesi emergono 3 dinamiche di mercato significative:
Modello | Tipologia | Alimentazione | Prezzo base indicativo (€) | Innovazioni |
Audi A6 e-tron | Berlina | Elettrica | da 65.000 | Piattaforma PPE, autonomia 700 km |
BYD Atto 2 | SUV urbano | Elettrica | da 29.990 | Batteria Blade LFP, cell-to-body |
Fiat Grande Panda | Citycar | Full electric / Mild hybrid | da 19.500 | Piattaforma STLA City, infotainment avanzato |
Hyundai Ioniq 9 | SUV | Full electric | da 56.000 | Ricarica ultraveloce 800V, ADAS avanzati |
Lancia Ypsilon | Compatta premium | Elettrica / ibrida | da 24.000 | Design heritage, sostenibilità materiali |
Renault 4 | Compatta/Crossover | Elettrica | da 28.500 | Tecnologie eco, infotainment OpenR Link |
L’incremento delle auto elettrificate evidenzia il nuovo orientamento degli investimenti. I modelli full electric e plug-in hybrid sono ormai maggioranza nelle nomination, favoriti sia dalle normative europee in materia di emissioni sia dalle politiche di incentivazione. Il notevole progresso delle batterie, come la Blade di BYD o l’adozione generalizzata delle soluzioni nickel-manganese-cobalto-free, rappresenta una discontinuità tecnologica rispetto alle generazioni precedenti.
Gli ultimi riconoscimenti hanno visto il gruppo Renault protagonista, con il successo della Scenic E-Tech Electric nel 2024 e la doppietta Renault 5/Alpine A290 nel 2025.
Questo dato riflette la capacità del costruttore francese di tracciare strade innovative, soprattutto nella mobilità elettrica.
Contestualmente, brand emergenti come BYD e MG hanno gradualmente conquistato un ruolo di rilievo nella selezione, dimostrando che l’autorevolezza non è più dominio esclusivo di marchi storici.