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Le PMI dove si lavora meglio in Italia e all'estero secondo la classifica Great place to work 2025

di Marcello Tansini pubblicato il
Great place to work 2025

Quali sono le PMI dove si lavora meglio nel 2025? Il confronto tra Italia ed Europa secondo Great Place to Work: criteri di valutazione, settori eccellenti, storie di successo, impatto sulla qualità lavorativa e innovazione organizzativa.

Nel panorama europeo del lavoro, la nuova edizione della classifica stilata da Great Place to Work offre un'analisi dettagliata delle piccole e medie imprese (PMI) che si sono distinte per la qualità dell'ambiente lavorativo nel 2025. Questo ranking rappresenta un punto di riferimento per valutare le eccellenze tra le PMI con una forza lavoro compresa tra 50 e 499 dipendenti, premiando le organizzazioni che hanno saputo mettere al centro le persone attraverso politiche innovative e attenzione al benessere.

Il metodo di valutazione: come nasce la classifica delle migliori PMI europee

La classifica europea Great Place to Work per le PMI si fonda su una metodologia rigorosa, basata sull'ascolto attivo dei collaboratori tramite questionari approfonditi e sulla valutazione di parametri oggettivi. Nei processi di analisi vengono coinvolti oltre 1,5 milioni di lavoratori provenienti da 21 paesi europei diversi, i cui feedback rappresentano il riferimento primario per stabilire le posizioni in graduatoria.

I criteri considerati si concentrano su aspetti quali:

  • il livello di fiducia interna fra dipendenti e management, espresso attraverso il Trust Index
  • l'efficacia dei valori aziendali e la capacità di trasmettere una visione condivisa
  • l'inclusività e l'accessibilità dell'ambiente di lavoro, per valorizzare la diversità
  • le azioni di leadership e la responsabilità condivisa
  • l'esperienza di lavoro “For All”, ovvero la percezione di essere accolti e valorizzati indipendentemente da ruolo e identità
Per le imprese che ambiscono alla certificazione “Great Place to Work pmi italia”, è essenziale adottare pratiche che favoriscano la fiducia e la soddisfazione in tutti i livelli organizzativi. L'organismo certificatore conduce inoltre analisi qualitative sulle strategie di sviluppo delle risorse umane, monitorando l'allineamento tra crescita aziendale e soddisfazione dei dipendenti, in linea con le più recenti tendenze di employee experience. In Italia, il campione di valutazione conta l'ascolto diretto di oltre 203.000 collaboratori.

La top ten europea: Castra AB, Willhaben e Bending Spoons sul podio

L'edizione 2025 della classifica premia con il vertice assoluto la svedese Castra AB, seguita dall'austriaca Willhaben internet service GmbH & Co KG e, a completare il podio, l'italiana Bending Spoons. Questa graduatoria riflette la varietà settoriale e geografica del tessuto imprenditoriale europeo, mostrando come l'eccellenza non sia prerogativa esclusiva delle realtà anglosassoni o nordeuropee, ma coinvolga attivamente anche l'Italia:

Posizione

Azienda

Paese

1

Castra AB

Svezia

2

Willhaben internet service GmbH & Co KG

Austria

3

Bending Spoons

Italia

4

mnemonic

Paesi Bassi/Norvegia/Svezia

5

comprei Reinraum-Handel-und Schulungs GesmbH

Austria

6

Blue Bricks

Paesi Bassi

7

Mind Source

Portogallo

8

VELA

Danimarca

9

Redarbor

Spagna

10

Abakion

Danimarca

Tutte le aziende in graduatoria hanno dimostrato di puntare su sistemi di gestione delle risorse umane incentrati sulla fiducia, la responsabilità condivisa e una leadership ispirata. Il podio quest'anno evidenzia la leadership della Svezia nella cultura della workplace experience, la solidità delle best practice austriache e l'affermazione italiana nell'ambito dell'innovazione tecnologica e del clima aziendale. La capacità di creare valore attraverso la partecipazione e l'ascolto emerge come filo conduttore delle prime dieci posizioni.

La presenza italiana nella classifica europea: le tre eccellenze nazionali

Nell'edizione 2025 del ranking europeo, le PMI tricolori hanno saputo distinguersi grazie a tre realtà che rappresentano diversi settori chiave:

  • Bending Spoons (3° posto) – Azienda di sviluppo software basata a Milano, nota per le sue applicazioni mobili di successo e per un clima lavorativo improntato all'innovazione.
  • Alnylam (24° posto) – Società milanese del comparto biotecnologie e farmaceutica, sinonimo di ricerca e sviluppo applicata alla salute.
  • Skylabs (93° posto) – Operatore specializzato nella consulenza digitale in ambito Information Technology.
Queste PMI sono state in grado di emergere in un contesto competitivo, anche se il numero totale delle aziende premiate in Italia è inferiore rispetto a paesi come Olanda, Regno Unito e Spagna. Il risultato dimostra tuttavia che la qualità nella gestione delle persone e l'adozione di un modello di business sostenibile sono elementi premianti.
  • Le imprese italiane stanno superando i limiti di una cultura aziendale ancora orientata al controllo e alla gerarchia, valorizzando invece fiducia, responsabilità e ascolto attivo.
  • I risultati premiano non solo la performance ma anche l'impegno verso una nuova visione di sviluppo organizzativo.
L'analisi dei dati raccolti da Great Place to Work evidenzia una chiara prevalenza del settore Information Technology, a cui appartiene il 37% delle PMI in classifica. Questa tendenza sottolinea l'importanza crescente delle competenze digitali come leva per la creazione di ambienti di lavoro stimolanti e innovativi.

Altri comparti distintisi sono:

  • Servizi professionali (15%)
  • Biotecnologie e farmaceutica
  • Educazione e formazione (6%)
  • Servizi finanziari e assicurativi (4%)
  • Manifattura, produzione e marketing (circa 3% ciascuno)
Questo quadro conferma che la Great Place to Work pmi italia è spesso sinonimo di realtà attive nel digitale e nella ricerca, ma che la cultura della qualità ambientale si sta diffondendo anche in settori più tradizionali. L'investimento in formazione, inclusività digitale e innovazione resta un fattore chiave per accrescere la competitività e attrarre talenti, come dimostrato dalle imprese leader.

La distribuzione geografica delle PMI premiate in Europa

L'indagine condotta ha evidenziato una forte concentrazione di PMI premiate nei Paesi Bassi e nel Regno Unito, entrambi rappresentati da 13 aziende in classifica. Seguono la Spagna (12 aziende), la Germania e la Svezia (10 ciascuna), mentre l'Italia vede la presenza di 3 società tra le prime 100:

Paese

N. aziende premiate

Paesi Bassi

13

Regno Unito

13

Spagna

12

Germania/Svezia

10

Belgio/Francia/Norvegia

7

Cipro/Danimarca/Grecia/Portogallo

5

Austria

4

Finlandia/Irlanda/Italia

3

Lussemburgo/Svizzera

2

Islanda/Polonia/Turchia

1

La mappa europea mostra dunque una distribuzione molto varia, con una spiccata presenza di aziende del Nord e Centro Europa, riflesso di una cultura manageriale aperta all'innovazione e al coinvolgimento. L'analisi delle aziende italiane evidenzia una concentrazione nelle aree metropolitane del centro-nord, in particolare in Lombardia e Lazio, confermando dati già noti sulla distribuzione delle eccellenze in ambito lavorativo e imprenditoriale.

Le best practices delle PMI italiane: ascolto, fiducia e valorizzazione delle persone

Secondo i dati raccolti, le organizzazioni italiane presenti nella classifica si contraddistinguono per la capacità di applicare modelli di ascolto partecipato e per un approccio “people-first”. Invece di basarsi su dinamiche di controllo, queste aziende preferiscono:

  • Promuovere la delega delle responsabilità e il coinvolgimento attivo nelle decisioni
  • Incoraggiare la trasparenza nei processi e nella comunicazione interna
  • Offrire percorsi di crescita e formazione continua
  • Valorizzare il contributo individuale attraverso programmi di riconoscimento
Il riferimento al “Trust Index” e all'Overall Satisfaction, ampiamente sopra la media nazionale, dimostra che nelle realtà “Great Place to Work pmi italia” la cultura del feedback è vissuta in modo strutturato. Nonostante un contesto generale ancora molto legato a modelli gerarchici, le PMI premiate confermano la validità di strategie fondate su fiducia, supporto reciproco e valorizzazione dei risultati collettivi. Questa cultura organizzativa consente di attrarre e trattenere talenti ad alto potenziale anche nel medio-lungo periodo.

L'edizione 2025 della classifica mostra una correlazione diretta tra benessere lavorativo e risultati economici. Le PMI che si collocano ai vertici sono caratterizzate da un clima interno positivo, riscontrato sia attraverso dati quantitativi (come la crescita del fatturato) sia nella qualità della relazione tra management e collaboratori.

  • Il Trust Index medio raggiunge l'84% tra le imprese analizzate, rispetto al 44% della media nazionale.
  • L'Overall Satisfaction degli ambienti di lavoro certificati supera l'87%.
  • Tra le “best workplaces” i ricavi mostrano una crescita del 19,5% su base annua, in netta controtendenza rispetto al calo rilevato dall'ISTAT per il comparto industria e servizi.
I dati raccolti evidenziano inoltre che il senso di appartenenza e l'orgoglio per il proprio impiego aumentano sensibilmente nelle imprese orientate al benessere organizzativo. Il coinvolgimento nelle scelte strategiche rimane però un elemento da rafforzare per mantenere l'equilibrio tra soddisfazione personale e performance aziendali. La diffusione di modelli positivi, come quelli emersi dalle aziende certificate, può fungere da catalizzatore per migliorare la competitività dell'intero tessuto produttivo nazionale.
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