Il Decreto economia 2025 rappresenta una delle principali leve legislative adottate dal Governo italiano per stimolare la crescita e rispondere alle nuove esigenze di competitività, inclusione sociale e resilienza infrastrutturale.
Promulgato attraverso il Decreto-Legge n. 95/2025, convertito poi nella Legge 118 dell’8 agosto 2025, e successivamente integrato dal Decreto-Legge 156/2025, questo insieme di disposizioni mira a iniettare risorse e introdurre strumenti normativi in settori chiave dell’economia nazionale.
Il provvedimento ha assunto vigenza immediata a seguito della pubblicazione ora in Gazzetta Ufficiale
Struttura e obiettivi principali del Decreto Economia 2025
L’articolato, presentato come un provvedimento omnibus, si compone di 21 articoli suddivisi in tre capi principali, ciascuno orientato a specifiche esigenze strategiche.
Il Capo I è dedicato alle infrastrutture e all’ambito sociale, prevedendo rifinanziamenti per opere strutturali, edilizia penitenziaria, protezione civile regionale e interventi di assistenza alle fasce più vulnerabili.
Il Capo II focalizza l’attenzione su misure di sostegno al sistema produttivo, riservando incentivi fiscali, agevolazioni per le imprese localizzate in aree svantaggiate e meccanismi di rafforzamento della competitività delle PMI.
Nel Capo III sono raccolte norme di rilievo finanziario per gli enti territoriali, tra cui l’utilizzo del Fondo Opere Indifferibili su progetti non coperti dal PNRR.
Le finalità sottese coprono la modernizzazione dell’apparato infrastrutturale, il rafforzamento dei settori culturali e turistici, la semplificazione fiscale, il sostegno all’innovazione e agli investimenti, nonché un rinnovato slancio verso la sostenibilità.
Misure per il rilancio economico delle imprese e degli imprenditori
Nell’ottica di stimolo all’economia, il decreto prevede uno stanziamento complessivo superiore ai 2 miliardi di euro nel 2025, suddiviso tra:
- rifinanziamento di Rete Ferroviaria Italiana con oltre 1,8 miliardi di euro destinati alla manutenzione straordinaria e al rafforzamento dell’efficienza della rete;
- investimenti in infrastrutture per sostenere eventi di rilievo internazionale come le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 e la resilienza delle grandi opere pubbliche;
- incremento dei fondi per innovazione tecnologica, digitalizzazione e formazione universitaria, a vantaggio delle nuove generazioni e delle imprese orientate al futuro.
Particolare attenzione è riservata alla liquidità delle
PMI, con nuove misure volte a favorire l’accesso ai finanziamenti, sostenute anche da garanzie pubbliche che facilitano la ripresa imprenditoriale. Sono previsti inoltre strumenti di affrancamento straordinario delle riserve in sospensione d’imposta e incentivi alla deduzione fiscale per le nuove assunzioni, con l’obiettivo di stimolare l’occupazione duratura.
Ulteriori risorse vengono alloccate all’internazionalizzazione, favorendo l’espansione delle aziende verso nuovi mercati, anche attraverso linee di credito dedicate a investimenti in paesi come l’India e a supporto della ripresa del settore privato ucraino.
Superbonus e agevolazioni fiscali per territori colpiti dal sisma
Le nuove disposizioni ampliano il perimetro delle agevolazioni a favore delle aree colpite da eventi sismici, con particolare riguardo ai comuni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Viene disposta la proroga al 2026 del Superbonus 110% per interventi di ricostruzione e riqualificazione edilizia nelle zone interessate dai terremoti del 2009 e dal 2016. La detrazione potrà essere riconosciuta anche per le spese sostenute in eccedenza rispetto ai contributi per la ricostruzione, a condizione che venga esercitata l’opzione per la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Parallelamente, si confermano e prorogano al 2025 le esenzioni fiscali nella Zona Franca Urbana Sisma per soggetti con significative perdite di fatturato, includendo imposte sui redditi, IRAP, IMU ed esoneri contributivi.
Queste misure contribuiscono a garantire la continuità economica e sociale delle popolazioni e delle imprese localizzate nelle zone di crisi, offrendo solidi strumenti per la ripresa e la resilienza dei territori maggiormente provati dagli eventi naturali.
Semplificazioni fiscali e novità tributarie per aziende e contribuenti
Tra le principali novità su base tributaria, il provvedimento introduce una serie di interventi di semplificazione e ammodernamento fiscale. In evidenza si collocano:
- modifiche al regime della flat tax per i nuovi residenti con grandi patrimoni, che ora consente modalità di pagamento più flessibili, inclusa la rateizzazione e l’utilizzo del ravvedimento operoso;
- tolleranza di cinque giorni sul concordato preventivo biennale (CPB) per imprese e professionisti rispetto alle scadenze fiscali, a tutela della regolarità delle adesioni senza penalizzare per ritardi minimi;
- semplificazioni nei criteri di coordinamento tra principi contabili e fiscalità, anche alla luce dell’adozione dei nuovi standard OIC;
- affrancamento straordinario tramite imposta sostitutiva di saldi e riserve esistenti, con l’intento di facilitare la gestione patrimoniale delle imprese.
Innovazione, start-up e investimenti per PMI e imprese emergenti
In ottica di rinnovamento tecnologico e di sostegno alle realtà imprenditoriali innovative, viene sancito che a partire dal 2025 almeno il 3% degli investimenti dei fondi dovrà essere destinato a
start-up e PMI ad alta vocazione innovativa. Tale quota diverrà obbligatoria dal 2027, con l’ampliamento della definizione di "investimento qualificato" per includere anche gli impegni vincolanti. Ulteriori risorse sono allocate:
- all’innovazione digitale e a progetti per la transizione tecnologica delle piccole e medie imprese;
- al rafforzamento dei percorsi di formazione universitaria e professionalizzante;
- a fondi specifici che incentivano la nascita, lo sviluppo e la capitalizzazione di imprese emergenti, con attenzione particolare alle regioni svantaggiate e alle filiere innovative.
Incentivi, bonus sociali e misure per lavoro e famiglia
Il quadro delle misure sociali è arricchito da una pluralità di incentivi diretti al sostegno di lavoratori, famiglie e persone in condizione di fragilità economica. Tra le principali novità spiccano:
- il Bonus mamme 2025, destinato alle lavoratrici con almeno due figli: un’integrazione annuale di 480 euro, esente da imposizione fiscale, a beneficio sia delle dipendenti che delle autonome con redditi inferiori a 40.000 euro;
- il bonus nido per supportare le famiglie con figli piccoli attraverso il rimborso parziale delle rette per la prima infanzia;
- la prosecuzione di ammortizzatori sociali per contenere gli effetti di shock economici e garantire coperture temporanee in caso di disoccupazione o riduzione di attività;
- agevolazioni fiscali e sostegni aggiuntivi per famiglie numerose e nuclei residenti nelle zone colpite da calamità naturali.
Nuove regole su cripto-attività e contrasto al riciclaggio
L’evoluzione del quadro normativo in materia di
cripto-attività e antiriciclaggio si traduce nell’introduzione di nuove regole che recepiscono standard europei e anticipano l’attuazione del regolamento MiCAR.
I fornitori di servizi crypto attivi in Italia dovranno ora richiedere autorizzazione entro il 30 dicembre 2025 per poter operare nel regime transitorio fino a giugno 2026. Sono rafforzati i poteri del Comitato di sicurezza finanziaria e ampliata la lista dei Paesi terzi ad alto rischio, con particolare attenzione a operazioni sospette e flussi finanziari transfrontalieri. I
l legislatore ha inoltre posto il rischio di finanziamento della proliferazione di armi di distruzione di massa tra le priorità dei presìdi organizzativi, affidando ai professionisti obblighi informativi e di valutazione rafforzata del rischio. Queste misure elevano il livello di sicurezza del sistema finanziario nazionale.
Ulteriori interventi: agricoltura, cultura, turismo e sostenibilità
La portata trasversale delle misure si riflette anche in altri comparti:
- per l’agricoltura, vengono stanziati 47 milioni di euro in favore di progetti di innovazione e digitalizzazione delle imprese primarie, con sostegni mirati alla filiera suinicola e iniziative contro le calamitȧ naturali;
- sul piano culturale, si prevede un raddoppio del fondo per biblioteche ed editoria, con particolare attenzione alle librerie indipendenti e alla promozione della lettura nelle aree periferiche;
- nel settore turistico, sono introdotti incentivi per la realizzazione di alloggi destinati ai lavoratori stagionali (staff housing) e proroghe amministrative che favoriscono l’adeguamento delle strutture ricettive;
- il decreto recepisce la direttiva europea sui bilanci di sostenibilità, prorogando per le PMI quotate gli obblighi di rendicontazione fino al 2028 e sostenendo la transizione ecologica delle imprese.
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