Il Ritiro Dedicato rappresenta la nuova frontiera per chi produce energia fotovoltaica. Dalla normativa alle modalit pratiche, passando per regimi economici, vantaggi e implicazioni fiscali: tutto quello da sapere sul sistema che ha sostituito lo Scambio sul Posto.
Negli ultimi anni, il settore energetico italiano ha assistito a una profonda trasformazione nelle modalità di valorizzazione dell'energia prodotta dagli impianti fotovoltaici. L'abbandono progressivo del meccanismo di Scambio sul Posto e l'introduzione del Ritiro Dedicato rappresentano le tappe principali di questo percorso. Il nuovo sistema si propone di semplificare la vendita dell'elettricità non autoconsumata e di fornire una soluzione chiara e trasparente ai produttori, garantendo lo smaltimento dell'energia in eccesso attraverso un meccanismo organizzato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Si tratta di un cambiamento che coinvolge sia le nuove installazioni sia le realtà fotovoltaiche già esistenti, richiedendo un adeguamento sia sul piano amministrativo che gestionale. Ritiro Dedicato consente ai produttori di monetizzare l'energia non consumata, integrando così le politiche di autoconsumo e incentivando una gestione più consapevole delle risorse energetiche.
La transizione normativa dal regime di Scambio sul Posto (SSP) al meccanismo del Ritiro Dedicato si inserisce in un contesto regolamentare guidato da direttive europee e disposizioni nazionali. Il D.lgs. 199/2021, integrando la direttiva RED II, ha sancito la progressiva soppressione dello SSP, indicando come termine per la richiesta di accesso il 26 settembre 2025 per gli impianti già in esercizio al 29 maggio. Nuovi impianti attivi dopo questa data possono aderire soltanto alla nuova disciplina. Il processo di superamento è stato dettagliato anche dal Decreto ministeriale 30 dicembre 2024 e dalla delibera ARERA 78/2025, che ne definiscono scadenze e modalità operative. Per gli impianti SSP attivi, il passaggio avviene al termine dei 15 anni contrattuali dal primo allaccio.
Questa mutazione riflette una volontà di uniformare le regole del mercato elettrico e di rendere i compensi più aderenti ai valori effettivi di mercato, eliminando meccanismi di compensazione e introducendo pagamenti diretti per l'energia resa disponibile. Le disposizioni regolano anche la gestione transitoria e prevedono semplificazioni nei processi di adesione al nuovo sistema, segno di un approccio orientato alla trasparenza amministrativa e all'efficienza.
Il Ritiro Dedicato è un meccanismo di valorizzazione gestito dal GSE che permette di vendere al Gestore l'energia elettrica prodotta e non autoconsumata. A differenza della remunerazione in regime di compensazione, questo sistema si basa sulla vendita diretta di energia in rete, destinata a tutte le tipologie di produttori: privati, aziende e società del settore agricolo o industriale. I requisiti per l'accesso differiscono a seconda della tipologia e della potenza dell'impianto:
Il processo di adesione prevede due modalità principali. L'iter semplificato, tramite Modello Unico, è riservato agli impianti di dimensioni contenute (fino a 200 kW) installati su edifici e gestiti in bassa o media tensione: il produttore si interfaccia solo con il gestore di rete, che si occupa della trasmissione dei dati al GSE. In alternativa, l'iter standard è applicabile a impianti che non ricadono nel modello semplificato: va inoltrata richiesta al GSE attraverso il portale online, fornendo dati tecnici e amministrativi dell'impianto entro 60 giorni dall'attivazione.
Il contratto ha durata annuale solare e viene rinnovato tacitamente se non interviene disdetta. È data facoltà di recesso al produttore in ogni momento, con un preavviso minimo di 60 giorni. L'energia ceduta viene misurata tramite contatore, con reportistica disponibile nell'area clienti del GSE. In termini burocratici, la semplificazione delle procedure risponde alle linee guida sulla trasparenza amministrativa e alla necessità di ridurre i tempi per accedere al sistema e ricevere i compensi dovuti.
I flussi di remunerazione si articolano su due regimi. Il Prezzo Zonale Orario (PZO) segue l'andamento del mercato all'ingrosso dell'energia, essendo la quotazione per kWh determinata in base alla zona geografica e alla fascia oraria di immissione in rete. Il PZO è indicato per impianti con significativa produzione nelle ore di alta domanda. Il Prezzo Minimo Garantito (PMG), fissato annualmente da ARERA, è pensato a tutela dei piccoli produttori con potenza fino a 1 MW (non incentivati), fino a 100 kW per impianti incentivati o fino a 500 kW per idroelettrico incentivato.
Il PMG assicura un importo minimo per kWh anche in caso di fluttuazioni di mercato negative: se la remunerazione da PZO risultasse inferiore, a fine anno il GSE riconosce un conguaglio a favore del produttore. Entrambi i regimi prevedono pagamenti mensili o semestrali a seconda della potenza dell'impianto, con oneri di gestione annuali variabili in funzione della taglia:
Regime tariffario |
Destinatari |
Caratteristiche principali |
Prezzo Zonale Orario |
Impianti fino a 1 MW, grandi impianti |
Remunerazione fluttuante secondo il valore orario e zona mercato |
Prezzo Minimo Garantito |
Piccoli impianti, non incentivati / fino a 100 kW incentivati |
Tariffa annua fissa; conguaglio se PZO supera PMG |
Rispetto ai meccanismi precedenti come lo Scambio sul Posto e alla vendita diretta sul mercato, il Ritiro Dedicato offre vantaggi gestionali significativi. Permette una relazione diretta con il GSE senza la necessità di accedere alla borsa elettrica o avviare procedure complesse di cessione. Si tratta di una soluzione particolarmente efficace per gli impianti di grande taglia o per coloro che intendono massimizzare la vendita di energia. Contrariamente allo SSP, che prevedeva un rimborso parziale legato a una compensazione tra energia immessa e consumata, nel RID il pagamento avviene in funzione della quantità effettivamente resa disponibile in rete. Un punto di forza è la certezza delle modalità di pagamento e la compatibilità con altri regimi incentivanti, come nel caso delle Comunità Energetiche Rinnovabili.
Per il 2025, le quotazioni oscillano da circa 4,68 centesimi di euro/kWh (PMG per impianti fotovoltaici fino a 1 MW) fino a valori superiori per il prezzo zonale medio. Il GSE applica una tariffa annuale per la gestione del servizio, correlata alla potenza dell'impianto installato, mentre sono previste esenzioni per impianti di piccola taglia (sotto 3 kW). Si segnala che è sempre necessario conservare la documentazione contabile in caso di verifiche fiscali.