Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Bonus casa 50% per il 2026 potrebbe rimanere ma con regole modificate insieme alla proroga di altre agevolazioni edilizie

di Marianna Quatraro pubblicato il
Bonus casa 50 percento 2026 rimanere

Proposta la proroga dei bonus edilizi per la casa con detrazione ancora al 50% anche nel 2026 senza tagli e riduzioni

L’evoluzione delle agevolazioni nel settore edilizio rappresenta uno dei temi di maggiore rilevanza per contribuenti, professionisti e imprese del comparto casa. Negli ultimi anni, la disciplina relativa ai cosiddetti bonus edilizi per lavori di recupero, riqualificazione energetica e messa in sicurezza antisismica ha subito cambiamenti sostanziali, suscitando interesse e interrogativi sulle prospettive per gli anni a venire.

Ora si parla della possibilità che i benefici fiscali, tradizionalmente fissati al 50% per la prima casa, possano essere mantenuti anche nel 2026, senza alcuna riduzione già annunciata al 36%.

Scenario attuale dei bonus edilizi: aliquote e scadenze 2025-2027

L’impianto normativo sui bonus edilizi prevede al momento:

  • Abitazione principale: detrazione al 50% sulle spese sostenute nel 2025 per ristrutturazioni ed efficientamento energetico, con tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
  • Altri immobili: detrazione al 36% sulle stesse tipologie di lavori e spesa massima identica.
Dal 1° gennaio 2026, salvo modifiche, scatterà una riduzione delle aliquote:
  • Abitazione principale: passaggio al 36% per il biennio 2026-2027.
  • Altri immobili: aliquota fissata al 30%.
Analoga struttura riguarda l' Ecobonus e il Sismabonus, mentre il Superbonus, già ridotto progressivamente nel corso degli ultimi anni,  viene definitivamente eliminato per le nuove domande dal 2026. Tale scenario comporta, per i soggetti interessati, una significativa diminuzione del vantaggio fiscale, sollecitando un’attenta valutazione sulle tempistiche d’avvio dei lavori. La tabella sottostante riassume le principali aliquote e scadenze attuali:
Bonus 2025 (Prima casa) 2025 (Altri immobili) 2026-2027 (Prima casa) 2026-2027 (Altri immobili)
Ristrutturazione 50% 36% 36% 30%
Ecobonus 50% 36% 36% 30%
Sismabonus 50% 36% 36% 30%

Bonus casa 50% nel 2026: modifiche previste e nuove modalità di detrazione

Il dibattito politico attuale rilancia la possibilità di una proroga dei bonus edilizi al 50% anche nel 2026, senza alcuna riduzione ma con alcune modifiche sostanziali. Tra le proposte più innovative emerge la riduzione del periodo di detrazione fiscale: secondo le ultime indiscrezioni, si valuta di rendere fruibili i benefici in 5 anni, anziché nei tradizionali 10. Questa novità mira a rendere le agevolazioni più immediate, accelerando il recupero fiscale e rendendo gli incentivi più attrattivi per famiglie e contribuenti, in particolare in un contesto economico in cui la liquidità riveste un fattore rilevante.

Inoltre, si discute sulla possibilità di:

  • Mantenere l’aliquota al 50% almeno per la durata di un ulteriore anno (2026), per poi ridurre progressivamente il beneficio fiscale negli anni successivi.
  • Estendere la platea dei beneficiari, valutando l’inclusione di interventi oggi esclusi dalle maggiorazioni (ad esempio, spese per eliminazione di barriere architettoniche dopo il 2025, che rientrerebbero nel bonus ristrutturazione ordinario).
  • Snellire le procedure operative e uniformare i requisiti tecnici ed amministrativi, per garantire maggiore certezza a contribuenti e imprese.
Resta ferma, tuttavia, la necessità di un intervento legislativo per scongiurare la riduzione automatica delle aliquote dal 2026. La proposta, sostenuta a livello governativo, sarà oggetto di discussione durante l’iter della prossima Manovra Finanziaria.

Proroghe e prospettive future per i bonus edilizi: proposte normative e ipotesi di riforma

La proroga dei bonus edilizi al 50% nel 2026 dipende dall’esigenza di contenimento della spesa pubblica: bisognerà individuare soluzioni equilibrate tra sostenibilità fiscale e necessità di promuovere la riqualificazione immobiliare. Tra le principali ipotesi in discussione si segnalano:

  • Mantenimento per il 2026 delle aliquote maggiorate almeno per la prima casa, con eventuale taglio graduale negli anni successivi.
  • Ridefinizione delle modalità di erogazione delle detrazioni, prevedendo tempistiche più brevi per il recupero fiscale (cinque anni).
  • Possibilità di veicolare parte degli incentivi sotto forma di contributi a fondo perduto, con importi parametrati all’ISEE del nucleo familiare, come anticipato dal Ministero dell’Ambiente.
  • Semplificazione delle procedure e consolidamento dei requisiti per evitare interpretazioni difformi e garantire certezza normativa agli operatori del settore.
Si parla anche della proroga di altre agevolazioni, per esempio sismabonus (già prorogato in realtà fino al 2027), bonus barriere architettoniche, bonus mobili e superbonus 110% già depotenziato al 65%, ma si spera che nel 2026, recependo la direttiva Casa green Ue, arrivino eventuali aiuti e bonus dall'Europa, da definire e riconoscere, ai diversi Stati Membri per l'attuazione di lavori per rendere più efficienti e 'nuove' le case italiane più vecchie. 

Tra le ulteriori innovazioni allo studio: tra queste, l’ecobonus sociale fino al 100% per interventi su soggetti economicamente svantaggiati o immobili in ambito di edilizia residenziale pubblica.

Leggi anche