La decisione finale su dove investire tra mare e montagna dipende anche dalle preferenze personali e dall'orizzonte temporale dell'investimento.
Investire in una casa in montagna o al mare è una scelta che dipende da diversi fattori, tra cui i costi d'acquisto, i rendimenti degli affitti, la stagionalità e le preferenze personali. Vediamo più nel dettaglio i pro e i contro di ciascuna opzione, tenendo conto delle tendenze del mercato immobiliare italiano per il 2024.
Il mercato delle case al mare è stagionale: i guadagni si concentrano principalmente nei mesi estivi, e l'immobile potrebbe rimanere sfitto o con un rendimento molto basso durante il resto dell'anno. Le proprietà vicino al mare tendono ad avere costi di manutenzione più elevati a causa dell'esposizione all'aria salina e all'umidità.
Le case in montagna sono un'opportunità per chi cerca un investimento a lungo termine con una stagionalità più diversificata. Sebbene le richieste per affitti siano maggiormente concentrate nei mesi invernali per via delle attività sciistiche, molte località montane stanno vedendo un aumento di interesse anche durante l'estate per vacanze all'insegna del trekking, del relax e della natura.
In termini di rendimenti, alcune località montane italiane offrono tassi di rendimento superiori al 5-6% annuo lordo. La Valle d'Aosta, per esempio, è una regione in cui la domanda da parte di acquirenti esteri è in aumento, portando a una rivalutazione delle proprietà immobiliari in zone meno turistiche e più verdi.
In genere il costo d'acquisto di una casa al mare tende a essere superiore rispetto a una in montagna, soprattutto in località molto turistiche. Il mercato immobiliare italiano mostra che alcune aree montane, pur essendo meno costose, richiedono investimenti in ristrutturazioni, soprattutto per proprietà tradizionali che non sono state modernizzate.
Secondo le statistiche aggiornate, le case al mare, soprattutto nelle zone di alta domanda turistica, possono offrire rendimenti lordi annui fino al 9-10%, a patto che la stagione turistica sia sfruttata al massimo. Le case in montagna, invece, offrono rendimenti leggermente inferiori ma più stabili nel tempo, con minori rischi di stagionalità estrema.
Le proprietà sul mare continuano a essere una scelta popolare per gli investitori, in particolare in località turistiche consolidate come la Costa Smeralda in Sardegna, la Costiera Amalfitana e le spiagge della Toscana. Secondo le statistiche più recenti, queste aree offrono rendimenti sugli affitti che possono arrivare fino al 10% annuo lordo durante l'alta stagione estiva, quando la domanda di case vacanza è al massimo.
Il mercato delle case al mare è altamente stagionale, con la maggior parte dei ricavi concentrati nei mesi estivi. Se la stagione turistica è breve o influenzata negativamente (ad esempio, da condizioni meteo sfavorevoli o da cambiamenti nelle abitudini turistiche), i rendimenti potrebbero essere inferiori alle aspettative.
Sul fronte dei prezzi, le località costiere più esclusive hanno visto una moderata crescita del valore delle proprietà, sostenuta dalla domanda sia interna che internazionale. La concorrenza per le migliori posizioni ha anche portato a un aumento dei costi d'acquisto, rendendo necessario un esame attento delle opportunità.
Le case in montagna, specialmente nelle regioni del nord Italia come la Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige e Lombardia, stanno guadagnando popolarità. I rendimenti da affitti in queste aree tendono a essere più stabili, con picchi durante le stagioni sciistiche ma anche una buona domanda durante l'estate per attività come trekking e alpinismo.
Le statistiche del 2024 indicano che i rendimenti sugli affitti per le case in montagna possono oscillare tra il 5% e il 7% annuo lordo, con una stagionalità meno marcata rispetto alle località balneari. Il costo di acquisto di una proprietà in montagna è generalmente inferiore rispetto alle proprietà sul mare, rendendole più accessibili per gli investitori con un budget più limitato.