La sicurezza degli apparecchi per il riscaldamento domestico è tornata al centro dell’attenzione dopo l’annuncio di una campagna di richiamo preventiva che coinvolge numerosi scaldabagni Bosch distribuiti sul territorio nazionale. Questa decisione arriva in seguito a un’attenta attività di controllo qualità interna svolta dal produttore, durante la quale sono emerse alcune potenziali criticità legate all’emissione di sostanze nocive. Si tratta di una misura cautelativa di rilievo che, secondo le informazioni ufficiali, interessa circa 14.000 dispositivi a gas presenti nelle abitazioni italiane.
L’azienda tedesca ha scelto la trasparenza e la responsabilità, dimostrandosi pronta ad agire rapidamente a tutela della salute delle famiglie. Il tema della prevenzione dei rischi legati al funzionamento di questi apparecchi pone l’accento sulla necessità di una costante manutenzione ed evidenzia come, anche in presenza di utilizzo intermittente, sia essenziale garantire condizioni ottimali di sicurezza.
In questo contesto, i consumatori italiani coinvolti sono invitati ad approfondire con attenzione le modalità operative previste per mettersi al riparo da qualunque rischio potenziale.
Quali scaldabagni Bosch sono interessati dal richiamo
Secondo le verifiche ufficiali, la procedura di richiamo riguarda specifici modelli di scaldabagni a gas prodotti e commercializzati da Bosch in Italia. Più precisamente, sono coinvolti quelli contraddistinti da determinati codici prodotto e anni di fabbricazione, facilmente individuabili attraverso la targhetta identificativa presente sull’apparecchio.
Gli utenti sono chiamati a prestare particolare attenzione ai seguenti dati riportati sulla targhetta:
- Codice di fabbrica a 4 cifre che inizia con 8370
- Data di fabbricazione a 3 cifre
- Codice prodotto a 10 cifre
I codici prodotto coinvolti nella campagna sono:
| 7736504531 |
7736504532 |
7736504533 |
7736504814 |
| 7736504910 |
7736504911 |
7736504912 |
7736504913 |
La targhetta che consente l’identificazione si trova generalmente:
- nella parte posteriore interna in basso dello scaldabagno,
- oppure sul lato esterno destro,
- o ancora sulla parte anteriore, in base all’anno di produzione.
La verifica della corrispondenza fra i dati del proprio apparecchio e quelli indicati è il primo passo indispensabile per stabilire l’eventuale partecipazione al programma di intervento promosso da Bosch. L’azienda ha messo a disposizione anche una piattaforma digitale ufficiale in cui inserire le informazioni richieste per ottenere rapidamente riscontri sulla posizione del proprio apparecchio rispetto al programma in corso. Questa attività riguarda
solo gli scaldabagni identificati con i codici sopra elencati.
Motivi del richiamo: rischio e pericolosità del monossido di carbonio
L’origine della campagna di richiamo risiede nei possibili rischi derivanti dalla produzione di monossido di carbonio (CO), gas tra i più insidiosi nell’ambiente domestico. Le verifiche di qualità hanno messo in luce come, in determinate condizioni di esercizio, alcuni scaldabagni possano manifestare anomalie correlate alle emissioni dei fumi di scarico.
Il monossido di carbonio, a differenza di molti altri gas, non si lascia percepire dai sensi umani, poiché è completamente inodore, incolore e insapore. Questa caratteristica lo rende particolarmente pericoloso per la salute, in quanto le persone non hanno percezione del rischio fino alla manifestazione dei sintomi.
La criticità nasce dall’unione di due fattori:
- Un bruciatore molto sporco, causato da manutenzione insufficiente o ritardata, può generare fumi con elevate concentrazioni di CO
- Scarso tiraggio della canna fumaria (cioè canalizzazione di espulsione dei residui di combustione) spesso presente in impianti datati o con scarsa ventilazione
In queste circostanze
i gas tossici potrebbero riversarsi accidentalmente nell’ambiente abitato, rappresentando un rischio concreto per gli occupanti. L’esposizione al CO può dare sintomi aspecifici come mal di testa e nausea, ma nei casi più severi è possibile incorrere in
danni neurologici irreversibili o esiti letali. La pericolosità è aggravata dalla difficoltà di individuare tempestivamente la presenza del gas. In assenza di una continua accensione, questi scaldabagni potrebbero far sottovalutare il rischio. Tuttavia, anche un uso intermittente non può escludere del tutto il potenziale danno, specie in spazi chiusi o scarsamente aerati.
Bosch, con senso di responsabilità, ha scelto la massima tempestività nell’informare i clienti e agire per la
tutela della salute pubblica, come previsto anche dai principi di Protezione Civile e dalle normative nazionali sulla sicurezza degli impianti domestici.
Come verificare se il proprio scaldabagno è a rischio
Per chi possiede uno scaldabagno a gas Bosch, la procedura per accertare la presenza del rischio è chiara e accessibile. La targa identificativa rappresenta il primo elemento di verifica. L’utente deve individuare la placca numerica solitamente localizzata:
- nella parte posteriore interna in basso,
- sul lato destro esterno,
- oppure sulla parte anteriore del prodotto.
Sulla targhetta sono riportati:
- Il codice di fabbrica, di 4 cifre, che deve cominciare con 8370
- Il codice prodotto, composto da 10 cifre
- La data di fabbricazione, espressa in 3 cifre
Solo i prodotti con questi dati coincidono con quelli inclusi nella campagna di richiamo. In presenza di dubbi o difficoltà nella lettura dei codici, Bosch ha attivato un servizio clienti dedicato. Questo servizio offre la possibilità di ricevere assistenza telefonica da personale qualificato, disponibile nei giorni feriali e al sabato nelle fasce orarie pubblicate dall’azienda. Per agevolare la verifica, è stato predisposto anche un sito dedicato online dove, inserendo i dati richiesti, si può avere risposta immediata circa l’inclusione o meno del proprio apparecchio tra quelli richiamati.
Nel periodo che precede l’intervento di adeguamento consigliato dal costruttore, è raccomandato:
- Limitare il funzionamento a sessioni di breve durata (massimo 15 minuti consecutivi)
- Mantenere sempre un adeguato ricambio d’aria nel locale durante e dopo l’utilizzo dello scaldabagno
L’attenzione a queste precauzioni aiuterebbe a contenere eventuali rischi fino all’esecuzione degli interventi tecnici richiesti.
Cosa fare se si possiede uno dei modelli richiamati
Chi riscontra la corrispondenza tra i dati del proprio scaldabagno e quelli indicati dalla campagna è invitato a astenersi dall’utilizzo prolungato e a non trascurare la ventilazione negli ambienti. È necessario seguire alcune semplici ma precise indicazioni:
- Contattare tempestivamente l’assistenza clienti Bosch attraverso il numero verde dedicato o la piattaforma web indicata dalla stessa azienda per comunicare la situazione e essere inseriti nel programma di intervento
- Mantenere la produzione di acqua calda su intervalli molto brevi (mai oltre 15 minuti consecutivi)
- Favorire sempre il ricambio d’aria nei locali in cui è installato l’apparecchio
Non è previsto lo smontaggio o la sostituzione completa del dispositivo: il richiamo prevede un intervento tecnico a domicilio, completamente gratuito, finalizzato a correggere la componente responsabile delle emissioni pericolose. Il personale autorizzato Bosch si occuperà delle modifiche necessarie senza recare disagio all’utente e assicurando la piena ripresa del funzionamento in sicurezza.
In caso di difficoltà nell’individuazione dei dati identificativi o per chiarimenti sulle procedure, l’azienda resta a disposizione tramite i propri canali ufficiali. La tempestività, insieme al rispetto delle raccomandazioni,
permette di limitare i rischi fino all’arrivo del tecnico specializzato incaricato di eseguire l’adeguamento previsto dall’operazione di richiamo.
Assistenza, interventi gratuiti e servizi Bosch a tutela della sicurezza
Per garantire la massima tutela dei propri utenti, Bosch ha messo in campo una serie di servizi di supporto e assistenza proattiva.
Nello specifico:
- È stato predisposto un call center dedicato, con personale formato appositamente per fornire istruzioni sia sulla verifica dei codici che sulle modalità di intervento
- L’intervento tecnico di ripristino è completamente gratuito e avviene presso il domicilio senza la necessità di rimozione completa dell’apparecchio
- La piattaforma digitale ufficiale permette un autocontrollo rapido e la prenotazione dell’assistenza da ogni regione d’Italia
Questo modo di procedere è in linea con le
normative nazionali in materia di sicurezza degli impianti domestici e riflette la
scelta etica del costruttore, improntata a eliminare ogni possibile incertezza sul fronte della sicurezza domestica.
Bosch si conferma un
interlocutore autorevole nel settore, offrendo non solo apparecchi tecnologicamente avanzati ma anche processi di assistenza chiari e tempestivi, nel pieno rispetto della cultura della prevenzione e della fiducia dei consumatori.