La decisione dell'Italia di abbandonare le monete da 1 e 2 centesimi si basa su una pluralitŕ di motivazioni.
Il nostro Paese si unisce ad altre nazioni dell'Unione europea che hanno già abbandonato l'uso delle monete da 1 e 2 centesimi . Il provvedimento coinvolge sia il settore commerciale sia i cittadini con una nuova abitudine di arrotondamento nei pagamenti in contanti. Le monete continueranno a circolare ancora per un periodo limitato, ma non verranno più coniate né distribuite. Il cambiamento non ha effetto sugli acquisti con carta, per i quali il prezzo continuerà ad essere addebitato al centesimo esatto. Ma per chi paga in contanti, il prezzo verrà arrotondato per eccesso o per difetto ai 5 centesimi più vicini. Vogliamo capire:
Dal punto di vista ambientale, la produzione di rame, la logistica e l'uso delle risorse energetiche per la coniazione sono un impatto non trascurabile. La loro eliminazione contribuisce a ridurre l'impronta ecologica del sistema monetario. Ma anche la praticità ha il suo peso: molti cittadini trovano scomodo portare con sé una grande quantità di monete inutilizzate che finiscono dimenticate nei cassetti o nei salvadanai. Secondo una stima della Banca d'Italia, ogni anno oltre 80 milioni di euro in monetine da 1 e 2 centesimi non tornano in circolo, restando di fatto sommersi.
Con l'introduzione del nuovo sistema, i pagamenti in contanti subiranno un arrotondamento al multiplo di 5 centesimi più vicino. Se l'importo finale dello scontrino termina con 1 o 2 centesimi, si arrotonderà per difetto allo zero, mentre se termina con 3 o 4 si arrotonderà per eccesso a 5. Lo stesso meccanismo si applicherà ai finali di 6 o 7 centesimi, che scenderanno a 5, e a quelli di 8 o 9, che saliranno a 10 centesimi. Vale solo per il totale dello scontrino, e non per ogni singolo prodotto.
Per i pagamenti elettronici - carta di credito, bancomat, app e wallet digitali - nessun cambiamento: gli importi verranno addebitati con precisione centesimale, come avviene ora.
Nonostante alcune critiche iniziali, secondo le rilevazioni effettuate nei Paesi dove l'arrotondamento è già in vigore (come Finlandia, Irlanda, Belgio e Paesi Bassi), non si sono verificate impennate inflattive. Il sistema si è rivelato generalmente neutro e accettato dalla popolazione, che ha beneficiato di transazioni più snelle e tempi ridotti alle casse.
Un fronte interessante è quello del marketing e dei prezzi psicologici. Per decenni, i prodotti sono stati proposti a 0,99 euro o 1,49 euro per indurre una percezione di convenienza. Con l'arrotondamento finale, queste strategie potrebbero perdere efficacia nel pagamento cash, anche se continueranno a funzionare per le transazioni digitali. Esperti suggeriscono che i retailer rivedranno i propri listini per adattarsi alla nuova dinamica, magari standardizzando alcuni prezzi o utilizzando promozioni basate su multipli di 5.