Dal blocco del turn over, alla riduzione delle assunzioni nella P.A. confermata nella nuova circolare della Ragioneria di Stato: cosa cambia
Cosa cambia con il blocco del turn over degli statali e delle forze armate? Negli ultimi anni, il blocco del turn over ha rappresentato un importante freno per molti enti pubblici, imponendo limiti rigidi alle nuove assunzioni per garantire, d’altro canto, la sostenibilità dei conti pubblici.
Con la nuova Manovra Finanziaria, il governo ha, però, annunciato lo sblocco del turn over per alcuni settori strategici, come gli enti locali. Ma una recente circolare della Ragioneria di Stato taglia di nuovo le assunzioni nella P.A. riducendo l’occupazione pubblica. Vediamo nel dettaglio cosa si prevede.
La misura sarà in vigore solo per quest’anno ma rappresenta un rischio per la gestione organizzativa delle pubbliche amministrazioni dove, secondo gli ultimi Piao, i piani integrati di attività e organizzazione, manca già un dipendente su tre, con scoperture di organico che arrivano anche al 50%.
Volendo fare una stima concreta di perdite, la riduzione del turn over si dovrebbe tradurre in un taglio di 15-20 mila posti pubblici e riguarderà i ministeri, le Agenzie dello Stato, le autorità indipendenti, come l’Antitrust o l’Authority per le comunicazioni (l’Agcom) e gli enti pubblici inclusi nel cosiddetto perimetro della P.A. stilato dall’Istat ad eccezione delle Spa.
Per la Polizia, i Vigili del fuoco, i ricercatori universitari e gli enti di ricerca la restrizione si applicherà nel 2026, mentre per il personale Ata della scuola nell’anno scolastico 2026-2027. Viene imposto anche alle istituzioni Afam per l’anno scolastico 2025-2026 un taglio del 25% del budget assunzionale calcolato sui risparmi derivanti dalle cessazioni dal servizio dell’anno accademico precedente.
Il documento modifica, infine, il contributo richiesto alle Forze armate e alza dal 12% al 15,6% il risparmio previsto. La riduzione si applica solo rispetto alle assunzioni calcolate per il 2025, e non si estende a periodi più lunghi. Sono esclusi dai tagli assunzionali i Carabinieri, i militari dell’Esercito, della Marina e dell’Aereonautica.
Il turn over pieno, al 100%, sarà ripristinato dal prossimo anno.
I risparmi realizzati grazie al blocco del turnover saranno, invece, impiegati per pagare i premi dei dipendenti.
La circolare della Ragioneria di Stato riporta, infatti, che i risparmi a regime conseguiti dalla riduzione delle assunzioni andranno a incrementare i fondi del 2025 per il trattamento economico accessorio da pagare alle varie categorie di personale e le misure del welfare.