Quali sono le novità previste dalla delega fiscale per tasse, agevolazioni, sanatorie e rottamazioni comunali e regionali: cosa cambia e chiarimenti
Quali sono nuove tasse, agevolazioni, sanatorie e rottamazioni comunali e regionali che ci saranno con delega fiscale (e modifiche Imu e Tari)? Sono state presentate le bozze degli gli schemi dei decreti legislativi per la riforma del Fisco e sono diverse le novità comunali e regionali che si starebbero preparando ad arrivare in tema di tasse, sanatorie e rottamazioni comunali e regionali.
La delega fiscale prevede la razionalizzazione e il riordino dei tributi locali da parte degli enti locali, come comuni e regioni, dando loro la possibilità di definire le aliquote di tassazione in maniera del tutto libera e autonoma entro però i limiti previsti dalla legge e dà mandato al governo di introdurre forme per spingere i cittadini all'adempimento spontaneo nonché di rivedere il sistema della riscossione delle entrate degli enti locali.
La delega fiscale prevede anche la possibilità per le Regioni di decidere leggi per l’accertamento esecutivo, le sanatorie ed eventuali rottamazioni per multe ricevute per violazione del Codice della Strada e imposte locali, come Imu e Tari, nonché per la trasformazione di alcuni tributi istituiti con una legge dello Stato in tributi previsti da leggi regionali.
Nell’ambito di accertamento esecutivo e riscossione coattiva diventa necessario supportare gli enti, soprattutto i più piccoli, sostenendo l'Agente nazionale nella riscossione delle entrate locali, anche con forme di incentivazione per una riscossione più efficace e rapida, e rivedendo le norme sul discarico nel caso di inesigibilità e sulle responsabilità in caso di mancata riscossione.
La delega fiscale approvata non prevede, in realtà, direttamente, modifiche importanti per Tari sui rifiuti e Imu ma è previsto un riordino delle imposte locali, tra cui potrebbero esserci proprio Imu e Tari, che si vorrebbero spostare da livello statale a livello regionale.
La delega fiscale approvata prevede, infatti, l’attuazione del federalismo fiscale, la semplificazione degli adempimenti tributari e la razionalizzazione dei tributi regionali.
Con la nuova delega fiscale, dunque, gli enti locali avranno una maggiore autonomia finanziaria e la possibilità di gestire in piena libertà le proprie finanze e imposte e ciò significa che regioni e Comuni potranno decidere autonomamente come e quanto far pagare le imposte locali, per cui anche l’Imu diventa un’imposta regionale e non più di competenza statale.
Inoltre, la delega fiscale prevede una semplificazione delle modalità di pagamento da parte dei contribuenti, con possibile estensione del sistema pago Pa anche per l'Imu, puntando sui versamenti diretti multi-ente e permettendo, allo stesso tempo, una eventuale compensazione con i crediti vantati dal contribuente.