Parcheggiare sulle strisce blu può risultare costoso ma esistono categorie di cittadini che hanno diritto a esenzioni o riduzioni. Chi può non pagare, quali sono le agevolazioni disponibili e come richiederle
I parcheggi a pagamento contrassegnati dalle strisce blu sono una soluzione adottata da molte città per regolamentare la sosta e ridurre il traffico nei centri urbani. Tuttavia, esistono alcune categorie di cittadini che possono beneficiare di esenzioni o agevolazioni per il pagamento della tariffa.
Il diritto al parcheggio gratuito sulle strisce blu si applica in diversi casi specifici, definiti da normative nazionali e locali. Tra i principali beneficiari vi sono le persone con disabilità, che dal gennaio 2022, grazie al Decreto Infrastrutture n. 127/2021, possono parcheggiare gratuitamente se non vi sono posti riservati disponibili. Il contrassegno di disabilità deve essere esposto in modo visibile sull’auto, e il beneficio è valido solo se la persona disabile è a bordo, sia come conducente sia come passeggero.
In molte città, i residenti delle zone con parcheggi a pagamento possono richiedere un permesso speciale che consente loro di parcheggiare gratuitamente o a una tariffa agevolata.
Le amministrazioni comunali possono inoltre prevedere specifiche esenzioni, come nel caso del pass rosa, destinato a donne in gravidanza o con bambini fino a due anni d’età. Questo pass consente l’utilizzo gratuito di stalli dedicati, seppur non necessariamente ubicati sulle strisce blu. Anche in questo caso, il documento deve essere richiesto e rilasciato dal Comune di residenza.
Esistono agevolazioni anche per:
Esistono diverse circostanze straordinarie in cui è possibile parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu o contestare eventuali sanzioni. Tra le motivazioni più rilevanti rientra il parchimetro non funzionante. In tale situazione, l’automobilista deve fornire prove concrete come foto del dispositivo difettoso e, ove possibile, segnalare l’anormalità alle autorità locali. Bisogna inoltre verificare che non vi siano parchimetri funzionanti nelle immediate vicinanze.
Un’altra casistica riguarda l’impossibilità di effettuare pagamenti elettronici. La Legge di Stabilità 2016 impone che i parchimetri supportino il pagamento con carte di credito o bancomat. Se questa funzionalità non è disponibile, la sanzione per mancato pagamento del ticket può essere contestata, documentando la mancanza con fotografie e controllando l’assenza di dispositivi funzionanti nei paraggi.
L’assenza di parcheggi a strisce bianche nelle vicinanze rappresenta un ulteriore motivo valido per considerare la sosta gratuita sulle strisce blu. La normativa prevede un’alternanza tra parcheggi gratuiti e a pagamento, eccezion fatta per aree quali ZTL, centri storici o zone urbanisticamente rilevanti, designati dai Comuni con apposite ordinanze.
Infine, è possibile contestare la validità delle strisce blu quando queste risultano poco visibili o se manca la segnaletica verticale che ne attesti la presenza. Anche in questo caso, la documentazione fotografica può rivelarsi essenziale per dimostrare la scarsa leggibilità del colore o la mancanza di segnali adeguati.
Oltre alle esenzioni totali, esistono anche delle riduzioni tariffarie per alcune categorie di utenti: