La Legge stabilisce l’obbligo di effettuare lavori di manutenzione straordinarie o ordinaria sulle parti comuni condominiali: come farli e i rischi previsti
La manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni in condominio è obbligatoria? Per definizione, le parti comuni di un condominio sono tutte quelle dello stabile che possono essere di uso comune per tutti i condomini, come il suolo su cui sorge l'edificio, le fondamenta, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale, il giardino condominiale, i portoni d'ingresso, i portici, la portineria e l’alloggio del portiere, a condizione, in quest’ultimo caso, che all’atto della costituzione del condominio sia di fatto assegnata al loca la specifica destinazione al servizio comune.
Vediamo di seguito quali sono le precisazioni della legge sulla manutenzione che deve essere prestata a tali parti.
La sentenza del Tribunale di Napoli segue del resto quanto stabilito dal Codice Civile, che obbliga l’amministratore di condominio a conservare bene le parti comuni dell’edificio che sono soggette alla proprietà in comunione di tutti i condomini.
In caso di inadempimento, è lo stesso amministratore che rispondere dei danni verso il condominio, essendo considerato custode dei beni comuni.
L’amministratore può anche decidere in piena autonomia come agire per effettuare i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni in condominio perché sia sempre in sicurezza e a posto e a meno che il regolamento condominiale o l’assemblea non ne limitino tale potere.
Può accadere, infatti, che venga stabilito che spetti esclusivamente all’assemblea deliberare ogni genere di lavoro da effettuare, anche se si tratta di interventi urgenti.
Il Codice Civile prevede, dunque, che l’amministratore di condominio possa prendere decisioni sulle parti comuni in senso conservativo e di messa in sicurezza.
Se non viene effettuata l’apposita manutenzione alle parti comuni di un condominio, si rischia di creare danni ingenti ai singoli appartamenti e di dover poi provvedere sia al pagamento di multe e sanzioni previste e sia al risarcimento del condomino o dei condomini che hanno subito gravi problemi a causa dei mancati lavori di manutenzione.