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Partita iva forfettaria, costi medi gestione del commercialista nel 2025

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
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Quanto costa la gestione di una partita iva forfettaria 2025 se affidata a un commercialista?

In questo articolo esploreremo in dettaglio quali sono gli oneri di gestione medi di una partita Iva forfettaria quest'anno nel 2025.

Costi del Commercialista per Partita Iva Forfettaria 2025

Sebbene la nuova Legge di Bilancio abbia deciso per una stretta sulla flat tax al 15% per le partite Iva, per la partita Iva forfettaria non sono previsti rincari e spese più elevate, poiché rimarrà più o meno invariata, mantenendo una imposta sostitutiva del 15% per limite di fatturato entro gli 85mila euro.

Generalmente, per la gestione di chi ha una partita Iva in regime forfettario, l'onere medio di un commercialista si aggira, stando alle ultime informazioni disponibili, tra i 400 e i mille euro all'anno. Queste tariffe sono dovute per assistenza fiscale, compilazione della dichiarazione dei redditi e gestione degli adempimenti fiscali obbligatori.

Si tratta di un importo che può sembrare contenuto a prima vista, ma che in tanti considerano significativo, soprattutto se si parla di liberi professionisti che guadagnano sui 25-30mila euro all'anno. Un commercialista si prende, quindi, circa il 5% del guadagno annuo di un lavoratore autonomo per lo svolgimento di compiti che, sebbene necessari, risultano relativamente semplici nel caso del regime forfettario.

Perché il costo del commercialista varia così tanto?

Il costo del servizio di un commercialista per la gestione di una partita IVA in regime forfettario può variare notevolmente in base a diversi fattori:

  • Tipo di professionista: un commercialista online generalmente applica tariffe inferiori rispetto a uno con studio fisico
  • Tipologia di attività: un libero professionista può avere esigenze diverse rispetto a un artigiano o commerciante
  • Zona geografica: in grandi città come Milano o Roma i costi tendono a essere più elevati
  • Volume di fatture emesse: più documentazione da gestire, maggiore sarà il compenso richiesto
  • Servizi aggiuntivi: consulenze extra o assistenza continua possono incidere sul prezzo finale
È importante verificare sempre quali servizi sono inclusi nel pacchetto base offerto dal commercialista, per evitare costi extra imprevisti durante l'anno.

Alternative Economiche alla Gestione Tradizionale

Per ridurre i costi di gestione della partita IVA in regime forfettario, nel 2025 ci sono diverse alternative al commercialista tradizionale:

  1. Piattaforme online specializzate: servizi come TaxMan o Fiscozen offrono assistenza fiscale a prezzi contenuti (circa 199€ annui)
  2. Software di fatturazione con supporto fiscale integrato: alcuni programmi di fatturazione elettronica includono anche assistenza per gli adempimenti fiscali
  3. Gestione autonoma parziale: occuparsi personalmente della fatturazione e affidare al commercialista solo la dichiarazione dei redditi
Queste soluzioni possono consentire un risparmio significativo, mantenendo al contempo la sicurezza di avere una gestione fiscale corretta. Tuttavia, occorre valutare attentamente il rapporto qualità-prezzo e l'affidabilità del servizio scelto.

Confronto tra Diversi Tipi di Commercialisti e Loro Costi

Quando si deve scegliere a chi affidare la gestione della propria partita IVA in regime forfettario, è importante considerare le differenze tra commercialisti tradizionali e servizi online.

Commercialista tradizionale

Il commercialista con studio fisico offre un servizio più personalizzato e un contatto diretto, ma a costi generalmente più elevati:

  • Costo medio mensile: circa 60€
  • Costo annuale: 400-1.000€
  • Vantaggi: assistenza diretta, consulenza specifica, rapporto di fiducia personale
  • Svantaggi: costi più alti, necessità di appuntamenti, possibili tempi di attesa

Commercialista online

I servizi di consulenza fiscale online rappresentano un'alternativa sempre più diffusa e conveniente:
  • Costo medio mensile: 25-100€
  • Costo annuale: 199-500€
  • Vantaggi: costi ridotti, accessibilità 24/7, digitalizzazione completa delle pratiche
  • Svantaggi: minor personalizzazione, assistenza spesso in chat o email
È fondamentale valutare le proprie esigenze specifiche prima di scegliere: un'attività con poche fatture e scarsa complessità può trarre grande vantaggio economico da un servizio online, mentre attività più complesse potrebbero necessitare della consulenza approfondita di un commercialista tradizionale.

Risposte alle Domande Frequenti sui Costi della Partita IVA Forfettaria

Quanto costa aprire una partita IVA in regime forfettario?

L'apertura di una partita IVA in regime forfettario è gratuita se effettuata direttamente presso l'Agenzia delle Entrate. Se ci si affida a un commercialista o a un servizio online, il costo può variare dai 50€ ai 200€ per la pratica di apertura.

È obbligatorio avere un commercialista con partita IVA forfettaria?

No, non è obbligatorio, ma è fortemente consigliato. Sebbene la contabilità del regime forfettario sia semplificata, la gestione degli adempimenti fiscali richiede competenze specifiche per evitare errori e sanzioni.

Posso gestire da solo la mia partita IVA forfettaria?

Sì, è possibile, soprattutto utilizzando software di fatturazione elettronica e piattaforme online che assistono nella compilazione della dichiarazione dei redditi. Tuttavia, è necessario dedicare tempo all'apprendimento delle normative fiscali e assumersi la responsabilità di eventuali errori.

Quali sono le scadenze fiscali principali per una partita IVA forfettaria?

Le principali scadenze includono: saldo e primo acconto delle imposte (30 giugno), secondo acconto (30 novembre), versamenti dei contributi previdenziali (trimestrale o a scadenze definite dalle casse professionali), e presentazione della dichiarazione dei redditi (generalmente entro il 30 novembre dell'anno successivo).

È possibile passare dal regime forfettario a quello ordinario?

Sì, è possibile optare per il regime ordinario in qualsiasi momento, ma l'opzione vincola per almeno un triennio. Il passaggio inverso, dall'ordinario al forfettario, è possibile solo se si rispettano tutti i requisiti previsti dalla normativa.

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