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Per aderire al concordato preventivo biennale fiscale, la pagella fiscale (ISA) dovrà essere di 10 (ed ecco come si raggiungerà il

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Pagella fiscale Isa

Le partite Iva avranno un periodo di due anni per adeguarsi alle aspettative dell'autorità fiscale. Durante questo intervallo temporale dovranno raggiungere un punteggio di 10.

Uno dei requisiti per accedere al concordato preventivo biennale fiscale e pagare le tasse fisse è l'ottenimento della valutazione di 10 nella pagella fiscale. Arrivano le prime simulazioni del concordato biennale preventivo 2024-2025, un accordo proposto a 2,7 milioni di partite Iva e imprese con redditi fino a 5 milioni di euro.

Entro il 15 ottobre dovranno valutare e decidere se accettare o rifiutare l'offerta. In caso di rifiuto, rischiano di essere inserite in una lista di controllo più rigorosi da parte dell'autorità fiscale. Coloro che accetteranno il concordato godranno di diversi vantaggi, tra cui una sospensione degli accertamenti fiscali e una procedura accelerata per i rimborsi d'imposta. Ecco i dettagli:

  • Pagella fiscale e concordato preventivo biennale: le novità
  • Esempi su come raggiungere il 10 nella pagella fiscale Isa

Pagella fiscale e concordato preventivo biennale: le novità

Le partite Iva avranno un periodo di due anni per adeguarsi alle aspettative dell'autorità fiscale. Durante questo intervallo temporale, tutte le partite Iva dovranno raggiungere un punteggio di 10, il massimo, negli Isa (Indicatori sintetici di affidabilità), ossia le valutazioni fiscali attribuite alle partite Iva. Anche coloro che ora hanno un punteggio massimo dovranno fornire informazioni aggiuntive al Fisco nel 2025 e nel 2026.

Questa richiesta è motivata dall'esigenza di considerare l'andamento economico: se il Paese registra una crescita, è naturale che i ricavi aumentino. L'incremento è stato provvisoriamente fissato allo 0,6% per il 2024 ovvero la dichiarazione dei redditi del 2025 e all'1,1% nel 2025 per la dichiarazione dei redditi del 2026.

Ad esempio, un negozio di abbigliamento con ricavi di 444.000 euro e un punteggio massimo nella valutazione fiscale, nel prossimo anno dovrebbe dichiarare 57.124 euro, mentre il Fisco, tramite il concordato biennale preventivo, richiederà 58.157 euro, circa mille euro in più da distribuire su due anni.

La proposta del Fisco dovrà essere accettata o respinta entro il 15 ottobre, una data che non è stata scelta a caso: pochi giorni dopo, il governo presenterà la sua manovra di Bilancio. Le risorse provenienti dal concordato saranno destinate al fondo taglia-tasse, creato per finanziare le misure della delega fiscale, inclusa la riduzione dell'Irpef.

Mantenere le tre aliquote l'anno prossimo comporta un costo di 4 miliardi di euro. Il governo intende anche introdurre un nuovo modulo, una riduzione dell'imposizione fiscale per la classe media, che dichiara redditi fino a 55.000 euro. Di conseguenza, il successo del concordato influenzerà anche la prossima riduzione delle imposte.

Esempi su come raggiungere il 10 nella pagella fiscale Isa

Sono interessanti le proiezioni finanziarie di un ristorante anonimo, da cui emerge un reddito stimato di 15.400 euro da dichiarare nella prossima dichiarazione fiscale. Secondo le stime dell'Agenzia delle entrate, per adeguarsi alle normative fiscali, il ristoratore dovrebbe dichiarare un reddito di 39.365 euro. Questo scenario rappresenta una delle prime simulazioni del concordato biennale preventivo, un accordo proposto a 2,7 milioni di partite Iva e imprese con redditi fino a 5 milioni di euro, che dovranno prendere una decisione entro il 15 ottobre di quest'anno.

La seconda novità riguarda il raggiungimento del punteggio massimo, ovvero il voto 10 negli Isa, che dovrà avvenire in due tranche uguali: metà nel 2025 e l'altra metà nel 2026. Ad esempio, nel caso del ristoratore, per essere in regola, dovrà incrementare il suo reddito da dichiarare da 15.400 a 39.400 euro in due anni. Questo significa dichiarare un reddito aggiuntivo di 24.000 euro, suddiviso in 12.000 euro da dichiarare nel 2025 e altri 12.000 euro nel 2026.

Un altro esempio riportato è quello di un ragioniere, perito o consulente del lavoro con un giro d'affari di circa 70.000 euro, e un punteggio Isa di 7,75. In questo caso, il reddito dichiarato sarebbe di 34.595 euro, ma la proposta fiscale richiede 41.103 euro, affinché l'indice di affidabilità salga da 7,75 a 10 nel medesimo periodo di due anni. Al momento, non sono state fornite simulazioni per coloro che hanno punteggi inferiori, ma è evidente che sarà necessario uno sforzo maggiore per adeguarsi alle normative fiscali.