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Per chi e da quando cambieranno davvero fasce di reperibilità in malattia per i dipendenti statali nel 2024

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quali sono le fasce di reperibilità in malattia per lavoratori pubblici e privati, differenze e cosa cambia con la nuova sentenza del Tar

Per chi e da quando cambieranno fasce di reperibilità in malattia tra i dipendenti statali nel 2024? Le fasce orarie di reperibilità durante la malattia dei lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, sono le fasce orarie durante le quali il lavoratore in malattia non può allontanarsi dal proprio domicilio, se non per giustificato motivo, perché si tratta degli orari in cui il datore di lavoro o lo stesso Inps possono sottoporre il lavoratore ad una visita di controllo, per verificare l’effettiva malattia del lavoratore e la durata dell’evento morboso in base al certificato medico rilasciato.

  • Quali sono le fasce di reperibilità per i lavoratori statali e differenze con lavoratori privati
  • Cosa prevede la nuova sentenza su fasce di reperibilità per i lavoratori statali

Quali sono le fasce di reperibilità per i lavoratori statali e differenze con lavoratori privati

Secondo quanto stabilito dalle attuali leggi in vigore, le fasce orarie di reperibilità durante le quali i dipendenti pubblici devono farsi sempre trovare all’indirizzo di residenza indicato al momento di compilazione del certificato di malattia sono dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, compresi i giorni non lavorativi, le domeniche e i festivi.

Cambiano le fasce di reperibilità in malattia per i lavoratori dipendenti privati, per cui la fascia oraria di reperibilità va dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.

Cosa prevede la nuova sentenza su fasce di reperibilità per i lavoratori statali

Sulle diverse fasce orarie di reperibilità in malattia tra lavoratori statali e privati si è recentemente espresso il Tar del Lazio, spiegando la necessità di rivedere le regole sulla differenza delle fasce orarie di reperibilità in malattia per lavoratori pubblici e privati, perché tale differenza, secondo il Tar, rappresenta una disparità di trattamento ingiustificata tra i dipendenti pubblici e privati, violando il principio costituzionale di uguaglianza riportato dalla Costituzione italiana e che afferma che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Il Tar ha sottolineato che mantenere fasce orarie differenziate con una durata complessiva quasi doppia per i dipendenti pubblici rispetto a quelli privati è quasi un abuso di potere e un tentativo di scoraggiare l’uso del congedo per malattia, cosa che si pone in contrasto con la tutela della salute prevista dalla Costituzione.

Per avere effetto e quindi per cambiare effettivamente le fasce di reperibilità per i lavoratori pubblici, la sentenza del Tar del Lazio deve diventare legge e tale conversione potrebbe avvenire o direttamente nella nuova Manovra finanziaria 2023-2024 o, molto più probabilmente, con una legge ad hoc che, però, potrebbe arrivare nei primi mesi del 2024. 

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