Permessi Legge 104: come influiscono su tredicesima e quattordicesima, spettano per intero o subiscono riduzioni. Spiegazioni chiare e aggiornate alle norme vigenti
La legge 104 e le sue successive modifiche regolamentano i diritti lavorativi delle persone con disabilità e dei familiari che se ne prendono cura. Data la complessità della normativa italiana, spesso sorgono dubbi su aspetti specifici come l'impatto dei permessi retribuiti sulle mensilità aggiuntive che i lavoratori dipendenti ricevono durante l'anno.
In questo approfondimento analizzeremo come i permessi previsti dalla legge 104 si relazionano con tredicesima e quattordicesima, esaminando le posizioni ufficiali espresse dagli enti competenti come INPS, Ministero del Lavoro e Corte di Cassazione.
I permessi della legge 104 rappresentano una tutela fondamentale per le persone con grave disabilità e per i familiari che li assistono. Questa misura consente di assentarsi temporaneamente dal lavoro senza subire alcuna riduzione della retribuzione, mantenendo inoltre la certezza di conservare il proprio posto.
L'elemento distintivo di questi permessi è proprio la retribuzione garantita delle ore o dei giorni di assenza. Il lavoratore deve naturalmente rispettare le disposizioni vigenti e non può assentarsi arbitrariamente o per periodi indefiniti.
Esistono infatti limiti precisi che si inseriscono nel contesto dell'organizzazione aziendale, con un monte ore mensile specifico che non può essere superato. Quando tutti i requisiti sono soddisfatti, i permessi vengono regolarmente retribuiti, senza penalizzazioni sulla busta paga mensile.
La tredicesima mensilità, corrisposta generalmente alla fine dell'anno insieme allo stipendio di dicembre, rappresenta una delle gratifiche più attese dai lavoratori dipendenti. Molti si domandano se l'utilizzo dei permessi legge 104 possa influire sull'importo di questa mensilità aggiuntiva.
Su questo tema, l'orientamento degli organi competenti è chiaro e univoco: la tredicesima mensilità non può subire riduzioni a causa della fruizione dei permessi legge 104. Tanto l'INPS quanto il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno ribadito questo principio in diverse occasioni.
La Direzione generale della tutela delle condizioni del lavoro del Ministero si è spinta oltre, affermando che eventuali decurtazioni della tredicesima mensilità collegate all'utilizzo dei permessi legge 104 potrebbero configurare un comportamento discriminatorio da parte del datore di lavoro.
Questo orientamento si basa sul principio che i permessi legge 104 sono a tutti gli effetti periodi di lavoro retribuito, seppur con modalità particolari, e come tali non possono comportare penalizzazioni sulle mensilità aggiuntive.
La quattordicesima mensilità, erogata solitamente durante il periodo estivo (tra luglio e agosto), segue lo stesso principio applicato alla tredicesima. Anche in questo caso, l'utilizzo dei permessi legge 104 non determina alcuna riduzione dell'importo.
È importante sottolineare che non tutti i contratti collettivi nazionali prevedono la quattordicesima mensilità. Per sapere se e quando spetta questo beneficio, è necessario consultare il CCNL applicato al proprio rapporto di lavoro.
Nonostante questa variabilità contrattuale, il principio rimane invariato: laddove la quattordicesima è prevista, essa deve essere corrisposta integralmente anche ai lavoratori che hanno usufruito dei permessi legge 104 durante l'anno di riferimento.
Sebbene il principio generale stabilisca che i permessi legge 104 non influiscono sull'importo delle mensilità aggiuntive, esiste un'importante eccezione da considerare.
La decurtazione della tredicesima e della quattordicesima è possibile nel caso specifico di permessi fruiti dai genitori della persona con disabilità quando questi vengono cumulati con:
La Corte di Cassazione è intervenuta più volte sulla questione, confermando l'orientamento favorevole ai lavoratori. Secondo la Suprema Corte, i permessi legge 104 sono equiparabili al servizio effettivamente prestato e, di conseguenza, non possono comportare penalizzazioni economiche di alcun tipo, incluse quelle relative alle mensilità aggiuntive.
Anche l'INPS, attraverso circolari e chiarimenti su permessi legge 104 condivisi tra più persone, ha confermato il diritto dei lavoratori a percepire integralmente queste gratifiche.
Il Ministero del Lavoro, come accennato in precedenza, ha adottato una posizione particolarmente netta, arrivando a configurare come potenzialmente discriminatorie eventuali decurtazioni applicate in relazione all'utilizzo dei permessi.
Per assicurarsi che i propri diritti vengano rispettati, è importante che il lavoratore verifichi attentamente la propria busta paga e il cedolino relativo alle mensilità aggiuntive. In particolare, è consigliabile controllare:
Se la risposta non dovesse risultare soddisfacente, il lavoratore può rivolgersi alle organizzazioni sindacali o a un consulente legale specializzato in diritto del lavoro per valutare a chi denunciare chi abusa della legge 104 e come fare per tutelare i propri interessi.