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Pignoramento presso terzi, più veloci i tempi riscossione crediti con nuovo decreto PNRR Febbraio 2024

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
pignoramenti presso terzi

Cosa cambia per il pignoramento presso terzi con il nuovo decreto Pnrr di febbraio 2024, una maggiore efficienza e velocità in primo luogo

Il pignoramento presso terzi acquisisce maggiore efficienza grazie al decreto PNRR di Febbraio 2024. Questo provvedimento normativo introduce modifiche sostanziali alla procedura esecutiva, rendendo più rapidi ed efficaci i meccanismi di recupero crediti. Le novità introdotte mirano a ottimizzare i tempi della riscossione e a semplificare l'iter procedurale, garantendo maggiori tutele sia per i creditori che per i debitori.

Il pignoramento presso terzi rappresenta una procedura esecutiva mediante la quale il creditore, per ottenere quanto gli spetta, richiede al giudice l'assegnazione delle somme dovute da un soggetto terzo al proprio debitore. In questo meccanismo, il terzo, anziché corrispondere il pagamento al debitore originario, versa direttamente l'importo al creditore procedente.

Le novità introdotte dal decreto PNRR

Il decreto PNRR approvato in Consiglio dei Ministri introduce diverse innovazioni per accelerare la riscossione dei crediti. Tra le principali modifiche alla procedura di pignoramento presso terzi troviamo:

  • Obbligo di indicazione IBAN: nella notifica dell'ordinanza di assegnazione trasmessa al terzo diventa obbligatorio indicare le coordinate bancarie (IBAN) per il versamento delle somme dovute
  • Decorrenza immediata: il termine per il pagamento inizia a decorrere dal momento della ricezione della notifica
  • Contenuto dettagliato della dichiarazione: la comunicazione inviata dal creditore al terzo pignorato dovrà contenere informazioni precise sulla procedura, i dati del creditore, il dettaglio degli importi dovuti e la specifica indicazione di interessi, spese e oneri accessori

Limitazioni agli interessi e modalità di notifica

Il decreto introduce anche importanti tutele per evitare abusi da parte dei creditori. In particolare, è stabilito che se la notifica dell'ordinanza di assegnazione viene inviata in ritardo al debitore, specificamente dopo 90 giorni, i crediti non matureranno interessi. Questa disposizione impedisce al creditore di lucrare indebitamente sui ritardi procedurali.

Per quanto riguarda le modalità di notifica, il decreto specifica che questa deve avvenire tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) qualora il terzo pignorato disponga di un indirizzo di posta elettronica certificata risultante dai pubblici elenchi o abbia eletto un domicilio digitale speciale. Questa disposizione si inserisce nel più ampio processo di digitalizzazione delle procedure giudiziarie, contribuendo a ridurre i tempi e aumentare l'efficienza.

Durata e termini di prescrizione del pignoramento

Un'altra novità rilevante introdotta dal decreto PNRR riguarda la validità temporale del pignoramento presso terzi. Il provvedimento stabilisce che questa procedura esecutiva sarà valida per un periodo massimo di 10 anni dalla notifica.

Questo limite temporale rappresenta un importante punto di equilibrio tra la necessità di garantire al creditore un tempo ragionevole per recuperare quanto dovuto e l'esigenza di non gravare indefinitamente sulla situazione patrimoniale del debitore.

Vantaggi per creditori

Le modifiche apportate alla procedura di pignoramento presso terzi portano significativi benefici al sistema di recupero crediti in Italia:

  • Maggiore rapidità nelle procedure di riscossione, con conseguente riduzione dei tempi di attesa per i creditori
  • Certezza dei termini di pagamento, grazie alla decorrenza immediata dal momento della notifica
  • Digitalizzazione del processo, con l'utilizzo obbligatorio della PEC quando possibile
  • Riduzione del contenzioso grazie alla maggiore chiarezza sulle somme dovute e sui termini di pagamento
Queste innovazioni si inseriscono nel contesto delle riforme strutturali previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che mirano a rendere più efficiente il sistema giudiziario italiano, con particolare attenzione alla risoluzione delle problematiche legate ai tempi della giustizia civile.
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