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Pimco, i consigli su come investire nel 2026 nei mercati finanziari

di Marcello Tansini pubblicato il
Mercati finanziari Pimco

Strategie, trend macroeconomici e l'impatto delle politiche monetarie guideranno gli investimenti nel 2026: focus su asset allocation, pianificazione patrimoniale, sostenibilit e innovazione.

Le scelte di portafoglio risultano sempre più articolate e richiedono un'elevata attività di analisi e aggiornamento continuo sul fronte delle strategie di investimento. La ricerca di rendimento si affianca alla necessità di preservare il capitale e garantire un'adeguata diversificazione, mentre nuovi strumenti, dall'obbligazionario agli asset alternativi, conquistano spazio nelle scelte degli investitori istituzionali e retail.

La dimensione digitale e la sostenibilità, inoltre, stanno ridisegnando le priorità sia per il private banking sia per la clientela high-net-worth, ponendo crescente attenzione alle esigenze della nuova generazione di investitori e al trasferimento di ricchezza generazionale.

Le tendenze macroeconomiche e la ricchezza globale nel 2025-2026

Il biennio 2025-2026 si caratterizza per una stabilità ritrovata dei mercati finanziari, dopo una fase contrassegnata da volatilità e rialzi dei tassi d'interesse. I dati più recenti, come quelli del World Wealth Report 2025 del Capgemini Research Institute, evidenziano come la ricchezza privata globale abbia raggiunto i massimi storici, trainata in particolare dal Nord America, mentre Europa e Medio Oriente fanno segnare una lieve contrazione. Gli Stati Uniti consolidano la loro leadership, aggiungendo centinaia di migliaia di nuovi milionari e ampliando la platea degli High Net Worth Individual (HNWI), che superano i 23 milioni a livello mondiale, per un patrimonio superiore ai 90 trilioni di dollari.

In Italia, la ricchezza netta delle famiglie ha superato gli 11.000 miliardi di euro, favorita dalla crescita della componente finanziaria, che per la prima volta oltrepassa i 6.000 miliardi. La struttura patrimoniale resta ancorata agli immobili, ma si osserva un rinnovato interesse verso obbligazioni e titoli di Stato, anche grazie alle emissioni rivolte alla clientela retail. Il mercato italiano si distingue per un basso livello di indebitamento, offrendo un cuscinetto di sicurezza e una maggiore resilienza agli shock di mercato.

Un altro elemento di rilievo è lo spostamento generazionale dei patrimoni: si stima che entro il 2048 circa 83,5 trilioni di dollari cambieranno mano a livello globale. Questa dinamica pone nuove sfide per gli operatori del settore, che devono adottare modelli consulenziali in grado di integrare componenti digitali e servizi a maggior valore aggiunto, come la tutela cyber, i viaggi e la salute, sempre più richiesti dalle nuove generazioni di HNWI.

L'asset mix mostra una crescente presenza di alternativi - private equity, private credit, criptovalute, infrastrutture - che oggi incidono per il 15% nei portafogli più sofisticati. La compresenza di politiche monetarie accomodanti, innovazione tecnologica e sostenibilità influisce sulle scelte d'investimento e spinge verso una diversificazione più ampia e strutturata.

Come l'evoluzione dei tassi d'interesse Fed e BCE impatta le strategie

A dicembre 2025, l'attenzione degli operatori si concentra sulle deliberazioni di Federal Reserve e BCE. Dopo otto tagli consecutivi, in Europa i tassi sui depositi sono fermi al 2,00%; la Fed, invece, si trova a un bivio tra continuare l'allentamento monetario o consolidare la pausa, mentre il mercato osserva con attenzione ogni segnale dai vertici delle banche centrali.

Le decisioni sulle politiche dei tassi hanno ripercussioni immediate sulla gestione di portafoglio, incidendo sia sulla componente obbligazionaria sia sull'allocazione nell'azionario e negli alternativi. Un taglio dei tassi, già ampiamente atteso e in parte incorporato nei prezzi delle attività finanziarie, tende a risultare bullish sugli asset rischiosi, incentivando flussi verso titoli di Stato a più lunga scadenza e obbligazioni corporate di qualità.

Nell'ultimo anno, la riduzione degli interessi ha favorito l'ingresso nei mercati di nuove liquidità a supporto di strategie multi-asset, con una rinnovata attenzione al credito e alla duration nei portafogli obbligazionari. Tuttavia, la volatilità resta elevata, specie nei segmenti più sensibili - come i mercati emergenti, i real asset o l'universo crypto - suggerendo la necessità di un approccio attivo e di una diversificazione robusta.

Il ruolo dei titoli di Stato, delle obbligazioni corporate e degli alternativi

L'asset allocation nei portafogli 2026 si fonda su un equilibrio tra rischio e rendimento, in risposta a scenari dinamici e politiche monetarie meno restrittive rispetto al triennio 2022-2024. I titoli di Stato - soprattutto BTP per il mercato italiano - rappresentano una componente core di stabilità e protezione del capitale, forti anche della quota di emissioni retail in crescita e di una rinnovata fiducia degli investitori domestici.

Le obbligazioni corporate, selettivamente inserite in portafoglio, permettono di incrementare il rendimento potenziale mantenendo un livello di rischio gestibile, soprattutto se emesse da società con solidi fondamentali e outlook di settore resilienti. L'attenta analisi di solvibilità e la diversificazione per area geografica e settore sono determinanti per limitare l'esposizione a default e deterioramento del credito.

Gli asset alternativi conquistano spazio - private equity, infrastrutture, real estate illiquido, strumenti digitali e crypto - offrendo una leva aggiuntiva di diversificazione e, in alcuni casi, rendimenti decorrelati rispetto ai mercati tradizionali. I dati suggeriscono che nei portafogli HNWI e istituzionali la componente alternativa può oscillare tra il 10% e il 20%, a seconda dell'orizzonte temporale e della tolleranza al rischio.

La strategia core-satellite prende piede: una parte stabile e redditizia (core), composta da titoli di Stato e obbligazioni di alta qualità, viene affiancata da posizioni più dinamiche e meno liquide (satellite), volte a cogliere opportunità di extra-reso. Il focus si sposta, così, dal puro rendimento alla resilienza, privilegiando strumenti trasparenti, efficienti in termini di costo e integrabili con le esigenze ESG e regolamentari:

Componente

Obiettivo

Peso orientativo

Titoli di Stato

Stabilità, liquidità

40-50%

Obbligazioni corporate

Rendimento addizionale

20-30%

Alternativi

Diversificazione, extra-rendimento

10-20%

Azionario

Crescita di lungo periodo

10-20%

Strategie per la pianificazione patrimoniale e passaggio generazionale

Il great wealth transfer stimato per il prossimo ventennio impone agli operatori di ridefinire modelli di pianificazione patrimoniale, facendo leva su strumenti digitali e nuovi servizi di consulenza. Già ora, l'81% degli eredi HNWI prevede di cambiare consulente entro uno-due anni dall'eredità: la fedeltà si conquista tramite piattaforme digitali complete, soluzioni multi-firmatario, educazione finanziaria e personalizzazione dei servizi.

Si rafforza l'integrazione di copiloti di AI e piattaforme omnichannel che assicurano monitoraggio in tempo reale, analisi predittiva degli andamenti di portafoglio e automazione delle attività amministrative, lasciando più spazio all'ascolto e al valore del rapporto umano. La governance familiare evolve attraverso mandati trasversali, patti di famiglia innovativi e strumenti legali di tutela, consentendo una gestione efficiente dei passaggi generazionali, come previsto anche dal Codice Civile e dalle recenti circolari di riferimento in materia testamentaria:

  • Educazione finanziaria e digitale per Next-gen
  • Mandati multi-firmatario e governance patrimoniale condivisa
  • Focus su servizi oltre il rendimento: protection, sicurezza cyber, gestione degli stili di vita
  • Connettività internazionale e booking cross-border
L'obiettivo è costruire una relazione solida prima dell'evento successorio, abilitando la retention e la continuità dei ricavi, in un contesto in cui le richieste degli investitori si fanno sempre più sofisticate e articolate.

Sostenibilità e nuovi trend: ETF, ESG e prodotti oltre il rendimento nei mercati finanziari per il 2026

L'ultimo biennio ha visto una forte accelerazione della domanda di prodotti sostenibili, in linea con le direttive MiFID sulle preferenze ESG degli investitori e con le misure SFDR. Gli ETF azionari e obbligazionari ESG registrano sottoscrizioni crescenti, trovando spazio sia nella core allocation sia in strategie satellite volte a coniugare efficacia gestionale e trasparenza sui costi.

Il segmento dei prodotti oltre il rendimento si sta sviluppando: concierge, tutela cyber, servizi di viaggio e coperture assicurative personalizzate sono sempre più integrati nell'offerta degli operatori di private banking e wealth management. L'interesse per nuovi hub internazionali e piattaforme di asset allocation digitale introduce ulteriori possibilità di diversificazione, aprendo ai trend globali e ai mercati meno tradizionali.

La sostenibilità non è solo una scelta etica ma una componente strategica, sia per la gestione del rischio reputazionale che per la ricerca di rendimenti stabili e prevedibili, coerenti con le sfide regolamentari e sociali che attendono gli investitori nei prossimi anni.