La Tabella unica risarcitoria prevede due categorie di lesioni: le macro-permanenti e le micro-permanenti.
Il settore delle assicurazioni auto in Italia è interessato da novità normative relative alla liquidazione dei danni non patrimoniali derivanti da lesioni di non lieve entità. Queste modifiche puntano a garantire maggiore equità e trasparenza nel sistema dei risarcimenti per incidenti stradali. Vediamo i dettagli:
Questa standardizzazione garantisce ai cittadini un trattamento più equo e uniforme e consente alle compagnie assicurative di avere maggiore prevedibilità nella gestione dei sinistri. Con la TUN anche il calcolo del danno morale e del danno temporaneo sarà basato su criteri più chiari e meno discrezionali rispetto al passato. La maggiore uniformità consentirà di superare il margine di discrezionalità che, fino ad ora, lasciava ai giudici un range di valutazione piuttosto ampio.
La Tabella unica risarcitoria prevede due categorie di lesioni: le macro-permanenti e le micro-permanenti. Le prime comprendono le lesioni gravi che vanno dai 10 ai 100 punti di invalidità biologica, mentre le seconde riguardano lesioni di lieve entità, fino ai 9 punti di invalidità. In entrambi i casi, il risarcimento viene calcolato in base ai punti di invalidità ottenuti e all'età del soggetto coinvolto nell'incidente.
Il cambiamento più importante riguarda le lesioni macro-permanenti, per le quali il risarcimento potrà essere maggiorato fino al 30% nei casi in cui si riscontrino particolari sofferenze personali o sociali. Questo incremento del risarcimento si applica soprattutto quando il danno compromette la capacità dinamico-relazionale della persona, ossia la possibilità di condurre una vita sociale e lavorativa normale dopo l'incidente.
Per quanto riguarda le lesioni lievi, il nuovo sistema comporta una riduzione degli importi risarcitori rispetto al passato.
Le nuove regole per il risarcimento dei danni non patrimoniali hanno ripercussioni anche dal punto di vista economico. Oggi le compagnie assicurative accantonano circa 6 miliardi di euro all'anno per far fronte ai contenziosi legati ai sinistri stradali. La maggiore certezza fornita dalla Tabella unica consente un calcolo più puntuale del fabbisogno da accantonare.
Nel medio-lungo termine, nell'ambito della Rc auto, questa riduzione delle riserve finanziarie si traduce in un abbassamento dei premi assicurativi per gli automobilisti. In ogni caso l'andamento dei premi dipende anche da altri fattori, come l'inflazione, il costo dei pezzi di ricambio e la frequenza dei sinistri. Gli esperti del settore sono cauti nel prevedere effetti immediati sui costi delle polizze, ma ritengono che l'introduzione della TUN sia un upgrade verso un mercato assicurativo più stabile e prevedibile.