Nonostante l'esistenza di diverse strategie per contenere i costi dell'assicurazione, il risparmio concreto risulta spesso limitato.
Il costo medio dell’assicurazione Rc Auto in Italia continua a crescere,. Secondo i dati aggiornati dell’Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), il premio medio per la Rc Auto ha raggiunto i 416 euro a ottobre 2024 ovvero un aumento del 7,2% rispetto all’anno precedente. Questo trend al rialzo riflette l’inflazione una serie di fattori strutturali che incidono sul sistema assicurativo italiano.
Le compagnie giustificano gli aumenti con l’aumento dei costi dei sinistri, legati sia a una maggiore frequenza di incidenti sia all’aumento dei costi di riparazione. Per molti consumatori, la percezione è che i rincari siano difficilmente giustificabili, soprattutto considerando l’inefficacia del sistema bonus-malus, che dovrebbe premiare i conducenti virtuosi ma che, di fatto, non offre reali vantaggi per chi mantiene un comportamento corretto alla guida. Capiamo meglio:
Un altro ostacolo è il sistema bonus-malus, introdotto per premiare i conducenti che non causano sinistri. Questo sistema, però, è ormai considerato obsoleto e inefficace. L'Ivass stessa ha evidenziato come il bonus-malus non sia più in grado di offrire vantaggi reali poiché molte compagnie applicano auemnti anche a chi mantiene un comportamento virtuoso.
A peggiorare la situazione, le differenze geografiche. In alcune regioni d’Italia, in particolare nel Sud, i premi assicurativi risultano significativamente più alti rispetto al Nord, nonostante i dati sui sinistri siano in calo. Questo squilibrio territoriale penalizza i consumatori, rendendo il sistema poco trasparente e percepito come ingiusto.
L’Ivass ha chiesto una revisione profonda del sistema Rc Auto per la necessità di una riforma strutturale che possa affrontare le criticità attuali. Tra le proposte c'è la revisione del sistema bonus-malus per creare un meccanismo più equo e trasparente. L’introduzione di nuovi parametri, come il comportamento effettivo alla guida o l’utilizzo di tecnologie telematiche per monitorare lo stile di guida è considerata una soluzione per garantire tariffe più giuste.
Un altro punto riguarda l’introduzione di misure per ridurre i costi complessivi del sistema assicurativo. Si tratta di una maggiore digitalizzazione dei processi, la semplificazione burocratica e interventi per combattere le frodi assicurative, che rappresentano ancora un costo per le compagnie e, di conseguenza, per gli assicurati.
L’Ivass ha quindi chiesto al governo di valutare la possibilità di introdurre incentivi per le polizze che utilizzano strumenti tecnologici avanzati, come le scatole nere, già diffuse ma non sufficientemente premiate con sconti adeguati.
Sebbene la riforma del sistema Rc Auto richieda tempo e interventi strutturali, gli automobilisti possono adottare alcune strategie per contenere i costi. La prima è l’utilizzo di comparatori online per confrontare le offerte delle diverse compagnie.
Ma senza un reale cambiamento nel sistema, i margini di risparmio rimangono limitati. Da qui la richiesta di un impegno congiunto da parte di istituzioni, compagnie assicurative e consumatori per costruire un mercato più competitivo e accessibile.