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Quali lavori e interventi rientrano nell'ecobonus 2025

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Ecobonus 2024 come funziona

Ecobonus 2025: tutto ciņ che bisogna sapere sull'innovativo programma di agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli immobili in Italia

L’Ecobonus 2025 rappresenta, per proprietari di immobili e condomini, un’opportunità determinante per accedere a forme di detrazione fiscale sugli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici esistenti. Le norme introdotte dalla legge di Bilancio hanno inciso profondamente su aliquote, soggetti beneficiari, massimali e modalità di fruizione delle agevolazioni, privilegiando la prima casa e sistemi con basso impatto ambientale. 

Le principali novità dell’Ecobonus 202, aliquote, requisiti e durata

Nel 2025, il regime dell’Ecobonus è stato rimodulato sia per la tipologia di lavori agevolabili sia per le aliquote di detrazione fiscali. Secondo la circolare 8/E 2025 dell’Agenzia delle Entrate, la detrazione massima raggiunge il 50% per interventi eseguiti sull’abitazione principale, come previsto dall’art. 14 del D.L. 63/2013. Per tutte le altre unità immobiliari la percentuale è fissata al 36%.

  • La detrazione vale per lavori effettuati su edifici già esistenti, residenziali e relative pertinenze, inclusi interventi sulle parti comuni condominiali. Sono esclusi gli immobili in costruzione e quelli a destinazione commerciale.
  • La detrazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo.
  • Dal 2026, l’aliquota scenderà al 36% per la prima casa e al 30% per gli altri immobili. Restano esclusi gli impianti di climatizzazione invernale alimentati esclusivamente a combustibili fossili, come disposto dalla nuova direttiva europea Case Green.
Le regole per l’accesso all’Ecobonus sono state aggiornate per recepire le nuove soglie di detrazione legate al reddito: per contribuenti con reddito superiore a 75.000 euro la spesa detraibile subisce limitazioni secondo coefficienti legati ai carichi familiari, prevedendo, ad esempio, un tetto massimo di 14.000 euro annui per nuclei con reddito tra 75.000 e 100.000 euro.

Interventi e lavori agevolabili nell’Ecobonus 2025

Possono accedere all’Ecobonus 2025 tutte le soluzioni volte a incidere concretamente sulla riduzione dei consumi energetici e la riduzione delle emissioni. Rientrano tra gli interventi incentivati:

  • Isolamento termico: cappotti termici su superfici opache, isolamento di solai, pavimenti e sottotetti; insufflaggio delle intercapedini; interventi sulle coperture per contenere le dispersioni di calore.
  • Sostituzione infissi e schermature solari: installazione o sostituzione di finestre, serramenti a bassa trasmittanza e persiane, tende da sole certificate e sistemi oscuranti innovativi.
  • Impianti tecnologici efficienti: installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda, pompe di calore aria-acqua e aria-aria, impianti geotermici; sono ricompresi anche i sistemi di domotica dedicati al controllo intelligente dei consumi energetici.
  • Riqualificazione globale: insieme coordinato di lavori che porta l’edificio a una notevole riduzione del fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento e la climatizzazione (con requisiti identificati dal D.M. 26/06/2015 e APE ante/post intervento).
  • Sostituzione impianti con generatori a biomasse, micro-cogeneratori e sistemi ibridi composti da pompe di calore integrate a caldaie a condensazione (purché montati in fabbrica come sistema unico, secondo D.M. 6/8/2020).
  • L’installazione di dispositivi di building automation e impianti avanzati di controllo da remoto per ridurre e monitorare i consumi energetici.
Restano invece esclusi tutti gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione alimentati con caldaie uniche a combustibili fossili. Fanno eccezione specifici sistemi ibridi e microcogeneratori, come chiarito anche dall’Agenzia delle Entrate nella circolare 8/2025.

Limiti di spesa, plafond e modalità di fruizione del beneficio

Le detrazioni sono concesse entro precise soglie di spesa, variabili in funzione della categoria di intervento. Ad esempio:

  • Isolamento termico e coibentazione: fino a 60.000 euro per unità immobiliare
  • Sostituzione infissi/serramenti: fino a 60.000 euro, con limiti differenziati a seconda delle zone climatiche
  • Impianti di climatizzazione con pompe di calore, generatori a biomassa o sistemi ibridi: tetto massimo di 30.000 euro
  • Riqualificazione energetica globale: il massimale detraibile raggiunge i 100.000 euro
  • Acquisto e posa di dispositivi per domotica: fino a 15.000 euro
Il pagamento delle spese deve avvenire sempre tramite bonifico “parlante” bancario o postale, con specifica causale, codice fiscale del beneficiario e partita IVA dell’esecutore dei lavori. Occorre conservare tutte le fatture e le ricevute dei pagamenti, oltre all’attestazione del tecnico abilitato (APE) per gli interventi ove richiesto dalla normativa.

Chi può accedere all’Ecobonus e quali immobili sono ammessi

L’Ecobonus 2025 è destinato a:

  • Persone fisiche (sia residenti che non residenti, inclusi commercianti e artigiani)
  • Società di persone e di capitali
  • Associazioni tra professionisti
  • Enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale
  • Condomini, relativamente agli interventi sulle parti comuni
  • Detentori dell’immobile (locatari, comodatari) ed eventuali familiari conviventi
L’agevolazione riguarda esclusivamente gli edifici già esistenti risultanti a Catasto (comprese le pertinenze con vincolo di destinazione), sia abitazioni principali che secondarie. Anche immobili aziendali, industriali e strumentali possono essere candidati se oggetto di lavori di efficientamento (criterio ribadito in Risoluzione Agenzia Entrate 34/2020).

Documentazione obbligatoria, comunicazione ENEA e requisiti tecnici

Per ottenere le detrazioni occorre fornire:

  • Asseverazione tecnica di un professionista abilitato, che certifichi il rispetto dei valori di trasmittanza termica e i requisiti di efficienza energetica secondo le soglie individuate dal decreto requisiti minimi (D.M. 26/06/2015) e dal D.M. 11/03/2008.
  • Attestato di prestazione energetica (APE) post intervento, salvo le deroghe previste per la sostituzione infissi, installazione di schermature solari, pompa di calore, caldaie a biomassa e domotica.
  • Comunicazione all’ENEA da inoltrare telematicamente entro 90 giorni dalla data di collaudo dei lavori, obbligatoria per tutti gli interventi di efficientamento energetico.

Superbonus, novità sulla cessione del credito e sconto in fattura

Le nuove disposizioni della Legge di Bilancio 2025 e del D.L. 39/2024 prevedono la possibilità di ricorrere alla cessione del credito e allo sconto in fattura esclusivamente per interventi avviati entro il 16 febbraio 2023 (CILA-S presentata e delibera lavori già depositata). Per tutte le nuove pratiche dal 30 marzo 2024 non è più possibile sfruttare queste opzioni: le spese potranno essere detratte esclusivamente con il modello fiscale in dieci rate annuali di pari importo.

Per i progetti avviati in passato ma conclusi dopo il 2024, restano valide le regole in vigore all’epoca di inizio lavori. Il Superbonus 2025 rimane attivo solo per lavori con CILA-S protocollata entro il 15 ottobre 2024 e consente detrazioni fino al 65% per condomìni, mini-condomini, Onlus, ODV e APS (attenzione alla documentazione richiesta e alle diverse aliquote previste).

Nuovi massimali di detrazione, restrizioni e tetto di spesa

Gli ultimi aggiornamenti impongono, dal 2025, limiti stringenti per i contribuenti con elevato reddito, secondo quanto previsto dall’art. 16-ter TUIR:

  • 14.000 euro per redditi tra 75.000 e 100.000 euro
  • 8.000 euro per redditi oltre 100.000 euro
  • Coefficienti maggiori per famiglie con figli fiscalmente a carico e per chi ha almeno un figlio con disabilità certificata
Superare tali limiti comporta l’obbligo di selezionare quali detrazioni fruire in dichiarazione dei redditi, privilegiando gli incentivi con aliquota maggiore. Gli oneri esclusi dal massimale restano solo spese sanitarie, investimenti in start-up/PMI innovative e interessi sui mutui preesistenti.
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