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Come sapere quando posso andare in pensione e quanto prender tra il 2025-2030? Aggiornato simulatore INPS Pensami

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
aggiornato pensami inps

Cosa prevede il nuovo aggiornamento del simulatore pensionistico online dellInps e quali sono le nuove stime di uscita dal lavoro: spiegazioni e chiarimenti

Per comprendere realmente quando si può andare in pensione e quale sarà l’importo, è indispensabile considerare le ultime modifiche normative, i diversi scenari anagrafici e contributivi, nonché le nuove funzionalità messe a disposizione dal simulatore INPS “Pensami”. I lavoratori italiani si confrontano oggi con un sistema previdenziale caratterizzato da requisiti e finestre di uscita differenti, in base alla storia lavorativa, alla tipologia di contratto e all’adesione a eventuali strumenti integrativi.

Simulazione pensionistica con il servizio INPS Pensami

Il simulatore INPS Pensami rappresenta uno strumento fondamentale per proiettare scenari pensionistici personalizzati, in base alla propria reale posizione assicurativa e contributiva. Il servizio, funziona secondo un percorso articolato in tre livelli, attraverso domande guidate che permettono di:

  • Inserire dati anagrafici e contributivi
  • Considerare periodi quali riscatto laurea, servizio militare e maternità
  • Verificare la possibilità di anticipare la pensione in presenza di condizioni specifiche (lavori usuranti, precoci, ecc.)
  • Ottenere indicazioni preliminari su tutte le tipologie di pensione raggiungibili
È importante sottolineare che i risultati forniti dal simulatore hanno valore indicativo e non sostitutivo alla verifica ufficiale presso INPS, dal momento che non incrociano automaticamente i dati contributivi reali, ma si basano sulle informazioni inserite dall’utente. In parallelo, è possibile ricorrere al simulatore “La mia pensione futura”, disponibile previa autenticazione, per ottenere una stima dell’importo pensionistico e simulare gli effetti di variazioni retributive, percorsi lavorativi discontinui o cambiamenti di normativa.

Per chi si trova in condizioni di ricalcolo della pensione derivanti da situazioni miste o particolari (es. cambio di gestione, periodi esteri o riscatti), la simulazione permette una prima valutazione delle possibilità di uscita anticipata o di miglioramento della posizione previdenziale.

L’aggiornamento riflette gli ultimi adeguamenti alla speranza di vita e integra le novità della Legge di Bilancio 2025, inclusa la possibilità di cumulare rendite di previdenza complementare con la pensione pubblica per soddisfare la soglia minima prevista per l’anticipo pensionistico. Il servizio, accessibile senza autenticazione tramite il sito INPS o l’app INPS Mobile, guida l’utente alla scoperta delle principali vie di accesso al pensionamento ordinario, anticipato e strumenti specifici come Opzione Donna e Ape Sociale.

Requisiti per la pensione di vecchiaia nel 2025 e scenari futuri

La pensione di vecchiaia rappresenta il trattamento standard garantito a tutti i lavoratori iscritti alla previdenza obbligatoria. Dal 2025, i requisiti restano fissati a 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. Tali criteri sono confermati almeno fino a tutto il 2026, secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale del 18 luglio 2023 e dalle revisioni ISTAT sulla speranza di vita. Un’ulteriore soglia si applica per chi ha contributi accreditati solo dopo il 1995: in questi casi, oltre al requisito anagrafico e contributivo, è necessario che l’importo della prima rata di pensione sia almeno pari all’assegno sociale, che per il 2025 ammonta a 538,68 euro mensili.

  • Coloro che, invece, possono vantare almeno 5 anni di contribuzione dopo il 1996 ma non raggiungono i 20 anni, potranno accedere alla pensione a 71 anni.
  • Per casi particolari, restano valide le deroghe come la “legge Amato”, che consente il pensionamento con almeno 15 anni di contributi in presenza di condizioni specifiche.
Le future evoluzioni legislative prevedono verifiche biennali sui requisiti anagrafici e un possibile graduale innalzamento dell’età di pensionamento, in funzione dell’andamento demografico e dell’aspettativa di vita.

Pensionamento anticipato, modalità attuali e novità del 2025

Il sistema previdenziale italiano offre diverse opzioni per anticipare il pensionamento rispetto all’età legale. Queste possibilità sono soggette a criteri stringenti e, spesso, variano in base all’anzianità contributiva, al genere o alla tipologia di occupazione svolta.

Pensione anticipata ordinaria

I lavoratori iscritti alle diverse gestioni previdenziali INPS possono andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafica raggiunta con:

  • 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini
  • 41 anni e 10 mesi per le donne
Dal 2025, tali requisiti sono invariati fino a tutto il 2026. La prestazione decorre dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti (cd. “finestra mobile”). Il computo è consentito anche attraverso il cumulo contributivo gratuito fra più gestioni INPS, aumentando le opportunità di accesso per chi ha avuto carriere discontinue o multiprofessionali.

Pensione anticipata contributiva

Dal 2025, il pensionamento anticipato contributivo è riservato a chi non possiede anzianità contributiva precedente al 1996:

  • 64 anni di età
  • Almeno 20 anni di contributi (che salgono a 25 anni se si calcola anche la rendita di previdenza integrativa e diventeranno 30 anni dal 2030)
  • Importo pensionistico pari ad almeno 3 volte l’assegno sociale (2,8 volte per le donne con un figlio, 2,6 per due o più figli)
La novità 2025 consiste nell’estensione della possibilità di sommare la rendita maturata in fondi pensione per raggiungere la soglia necessaria.

Quota 103

Finché attiva, l’opzione Quota 103 consente l’uscita dal lavoro con almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi, purché i requisiti vengano maturati entro il 31 dicembre 2025. L’assegno viene calcolato interamente secondo il sistema contributivo e non può eccedere 4 volte il trattamento minimo fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia.

Opzione Donna

Permanendo anche per il 2025, Opzione Donna offre alle lavoratrici la facoltà di andare in pensione a condizioni più favorevoli se rientrano in specifiche categorie (caregiver, lavoratrici invalide al 74% o disoccupate). I requisiti sono:

  • 61 anni di età (con riduzioni per chi ha figli: 60 anni con uno, 59 con due o più figli)
  • Almeno 35 anni di contributi
Per lavoratrici dipendenti, si applica una finestra mobile di 12 mesi, che sale a 18 mesi per le autonome.

Ape Sociale

L’Ape Sociale resta accessibile fino al 31 dicembre 2025 per:

  • Lavoratori disoccupati
  • Caregiver
  • Lavoratori con invalidità almeno al 74%
  • Addetti a mansioni gravose
I requisiti sono almeno 63 anni e 5 mesi di età e un’anzianità contributiva compresa fra i 30 e i 36 anni, in base alla categoria di riferimento. Gli importi sono limitati a tre volte il trattamento minimo, con eventuali riduzioni del requisito contributivo per le donne con figli.
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